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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10202025-200600


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
SOLINAS, IRENE
URN
etd-10202025-200600
Titolo
Ruolo degli eosinofili periferici come biomarcatore non invasivo nella diagnosi e nella gestione dell'Esofagite Eosinofila: uno studio prospettico multicentrico
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MALATTIE DELL'APPARATO DIGERENTE
Relatori
relatore Prof. de Bortoli, Nicola
Parole chiave
  • eosinophilic esophagitis
Data inizio appello
10/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
10/11/2065
Riassunto
L’esofagite eosinofila (EoE) è una malattia infiammatoria cronica dell’esofago, la cui diagnosi e gestione si basa sulla conta dell'infiltrato eosinofilico alle biopsie esofagee (PEC: Peak Eosinophil Count). Ciò rende necessaria l'esecuzione di endoscopie multiple nel corso della storia di malattia. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare il ruolo della conta assoluta degli eosinofili periferici (Absolute Eosinophil Count, AEC) come biomarcatori non invasivi nella gestione dell’EoE.
209 pazienti adulti (123 affetti da EoE e 86 con disfagia non eosinofila, NED) son stati sottoposti a emocromo e EGDS per EoE nota o sospetta; in base al PEC e alla storia clinica, i pazienti sono stati suddivisi in pazienti con EoE istologicamente attiva (PEC>15 eosinofili/HPF), EoE in remissione (PEC<15 eosinofili/HPF) e NED.
Un AEC≥155 eosinofili/mm³ ha mostrato una AUC dell’85% nel distinguere correttamente i casi di EoE istologicamente attiva dai casi di NED. Nei pazienti con diagnosi di EoE nota, un AEC≥325 eosinofili/mm³ ha mostrato una AUC del 70,5% nel discriminare tra malattia attiva e in remissione. L’AEC ha mostrato inoltre una correlazione statisticamente significativa con il PEC e con l'EREFS, con un p-value < 0,0001.
In conclusione, l’AEC rappresenta un biomarcatore facilmente fruibile, utile in pratica clinica per ridurre il numero di endoscopie necessarie nella storia di malattia, ridurre i costi e l'impatto ambientale.
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