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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10202025-124256


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
FORNARO, ANTONIO
URN
etd-10202025-124256
Titolo
MRI Surveillance of Intraductal Papillary Mucinous Neoplasms (IPMN): Clinical Application of the Kyoto 2024 Guidelines in a Real-World Cohort of 115 Patients
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
RADIODIAGNOSTICA
Relatori
relatore Prof. Neri, Emanuele
correlatore Dott.ssa Donati, Francescamaria
Parole chiave
  • intraductal papillary mucinous neoplasms
  • Kyoto 2024 guidelines
  • linee guida Kyoto 2024
  • MRI
  • neoplasie mucinose papillari intraduttali
  • risonanza magnetica
Data inizio appello
08/11/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
La risonanza magnetica colangiopancreatografica (MRCP) è la modalità di imaging preferita per la sorveglianza a lungo termine delle neoplasie mucinose papillari intraduttali (IPMN). Le linee guida Kyoto 2024 hanno perfezionato stratificazione del rischio e introdotto possibilità di interrompere il follow-up in pazienti a basso rischio. Analisi retrospettiva su 115 pazienti con diagnosi radiologica di IPMN e almeno 5 anni di follow-up RM. I dati includevano informazioni demografiche, dimensioni e crescita della cisti, diametro del dotto pancreatico principale, presenza noduli murali, sintomi, risultati EUS/citologia e istologia postoperatoria. Le caratteristiche di rischio sono state definite secondo i criteri di Kyoto 2024. Età media di 63,4 anni. La dimensione media delle cisti è aumentata da 14,0 mm al baseline a 17,9 mm all'ultimo follow-up, con tasso di crescita di 0,72-1,01 mm/anno. Worrisome Feature (WF) riscontrate nel 14,6% dei casi e High-Risk Stigmata (HRS) nel 6,9%. Intervento chirurgico nel 10,3% dei pazienti, con istologia finale di carcinoma invasivo nel 25%. Questi risultati supportano l'applicabilità delle linee guida Kyoto 2024 in contesti reali. La sorveglianza basata sulla RM identifica le caratteristiche di rischio e guida il ricorso all'EUS o all'intervento chirurgico. I risultati istologici confermano che la stratificazione mediante RM garantisce una gestione tempestiva delle IPMN ad alto rischio, evitando trattamento eccessivo nei casi a basso rischio.

Magnetic resonance imaging with cholangiopancreatography (MRCP) is the preferred imaging modality for long-term surveillance of intraductal papillary mucinous neoplasms (IPMN). The Kyoto 2024 guidelines refined risk stratification and introduced the possibility of discontinuing follow-up in low-risk patients. Retrospective analysis of 115 patients with radiological diagnosis of IPMN and at least 5 years of MR follow-up. The data included demographic information, cyst size and growth, main pancreatic duct diameter, presence of mural nodules, symptoms, EUS/cytology results, and postoperative histology. Risk characteristics were defined according to the Kyoto 2024 criteria. The mean age was 63.4 years. The mean cyst size increased from 14.0 mm at baseline to 17.9 mm at the last follow-up, with a growth rate of 0.72-1.01 mm/year. Worrisome Features (WF) were found in 14.6% of cases and High-Risk Stigmata (HRS) in 6.9%. Surgery was performed in 10.3% of patients, with a final histology of invasive carcinoma in 25%. These results support the applicability of the Kyoto 2024 guidelines in real-world settings. MRI-based surveillance identifies risk characteristics and guides the use of EUS or surgery. Histological results confirm that MRI stratification ensures timely management of high-risk IPMNs, avoiding overtreatment in low-risk cases.
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