Tesi etd-10202025-122311 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
D'ALESSANDRO, SARA
URN
etd-10202025-122311
Titolo
Studi per l'edizione critica delle "Vitae pontificum maximorum" di Alessandro Geraldini
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof. Pontari, Paolo
Parole chiave
- Alessandro Geraldini
- Vitae pontificum maximorum
Data inizio appello
07/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/11/2095
Riassunto
Gli studi per l’edizione critica delle Vitae pontificum maximorum che si presentano in questa sede nascono dall’intento di restituire per la prima volta un testo sino ad oggi inedito e di particolare rilievo per la conoscenza della storiografia pontificia del Quattrocento. Si tratta di un’opera pressoché ignota, sulla quale gli studi moderni sono ancora scarsi e frammentari: la ricerca eseguita intende colmare, almeno in parte, tale lacuna, offrendo un contributo sia sul piano storico-letterario sia su quello filologico.
Dopo un’analisi preliminare relativa alle circostanze di composizione, alla struttura dell’opera e alle sue principali fonti- in particolare il Liber de vita Christi ac omnium pontificum di Bartolomeo Sacchi, detto il Platina-, il cui obbiettivo è quello di offrire al lettore una base filologica necessaria alla comprensione e alla valutazione dell’opera geraldiniana, il presente lavoro prende in esame la biografia di Giovanni XIV (in realtà, come vedremo, Giovanni XIII), preceduta a sua volta da una Nota al testo all’interno della quale vengono illustrati la collazione dei manoscritti, le caratteristiche dei testimoni oggi noti e le loro relazioni reciproche e i principali criteri editoriali seguiti. La scelta di questa vita è motivata dal fatto che essa è tramandata da tutti e tre i manoscritti conosciuti dell’opera, circostanza che ha consentito di effettuare una collazione completa e di definire con maggior precisione i rapporti tra i testimoni.
Come manoscritto di riferimento è stato adottato il codice Ambrosiano, la cui autografia è stata ampiamente attestata; gli altri due testimoni, ovvero il codice Barberiniano e il codice oggi conservato nei fondi della Beinecke Library di Yale, sono stati utilizzati per la costituzione dell’apparato critico e per la ricostruzione della tradizione testuale.
In appendice sono inoltre presentate le vite di alcuni pontefici quattrocenteschi- Eugenio IV, Felice V, Niccolò V, Pio II e Paolo II- tradite dal solo manoscritto Ambrosiano, che contribuiscono a delineare in modo più ampio il profilo culturale e storiografico dell’autore.
Il lavoro proposto intende fornire un contributo concreto alla valorizzazione di un autore e di un testo finora trascurati, oltre che offrire, senza pretese di esaustività, una solida base filologica e metodologica per futuri studi sull’intero corpus delle Vitae pontificum maximorum e per una miglior comprensione del ruolo di Alessandro Geraldini all’interno della storiografia pontificia del Quattrocento.
Dopo un’analisi preliminare relativa alle circostanze di composizione, alla struttura dell’opera e alle sue principali fonti- in particolare il Liber de vita Christi ac omnium pontificum di Bartolomeo Sacchi, detto il Platina-, il cui obbiettivo è quello di offrire al lettore una base filologica necessaria alla comprensione e alla valutazione dell’opera geraldiniana, il presente lavoro prende in esame la biografia di Giovanni XIV (in realtà, come vedremo, Giovanni XIII), preceduta a sua volta da una Nota al testo all’interno della quale vengono illustrati la collazione dei manoscritti, le caratteristiche dei testimoni oggi noti e le loro relazioni reciproche e i principali criteri editoriali seguiti. La scelta di questa vita è motivata dal fatto che essa è tramandata da tutti e tre i manoscritti conosciuti dell’opera, circostanza che ha consentito di effettuare una collazione completa e di definire con maggior precisione i rapporti tra i testimoni.
Come manoscritto di riferimento è stato adottato il codice Ambrosiano, la cui autografia è stata ampiamente attestata; gli altri due testimoni, ovvero il codice Barberiniano e il codice oggi conservato nei fondi della Beinecke Library di Yale, sono stati utilizzati per la costituzione dell’apparato critico e per la ricostruzione della tradizione testuale.
In appendice sono inoltre presentate le vite di alcuni pontefici quattrocenteschi- Eugenio IV, Felice V, Niccolò V, Pio II e Paolo II- tradite dal solo manoscritto Ambrosiano, che contribuiscono a delineare in modo più ampio il profilo culturale e storiografico dell’autore.
Il lavoro proposto intende fornire un contributo concreto alla valorizzazione di un autore e di un testo finora trascurati, oltre che offrire, senza pretese di esaustività, una solida base filologica e metodologica per futuri studi sull’intero corpus delle Vitae pontificum maximorum e per una miglior comprensione del ruolo di Alessandro Geraldini all’interno della storiografia pontificia del Quattrocento.
File
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Tesi non consultabile. |
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