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La mia tesi studia il valore storico e letterario della copiosa produzione di tragedie a soggetto mitologico della seconda metà del Settecento. Ancora oggi considerate come una semplice imitazione delle tragedie classiche greche e francesi, le tragedie a soggetto mitologico non sono solamente numerose nel XVIII secolo, ma ottengono un autentico successo, mostrandosi capaci d'interessare e commuovere gli spettatori. Attraverso un'analisi delle caratteristiche della scrittura tragica del XVIII secolo, una riflessione sulla ricezione della mitologia greca a partire dalla Querelles des Anciens et des Modernes e la ricostruzione degli orizzonti d'attesa del pubblico dell'epoca, ho mostrato come le fables antiche fossero esposte a un processo di risemantizzazione che le rende funzionali all'espressione degli interrogativi ideologici più pressanti dell'Illuminismo, quali l'affermazione di una nuova retorica familiare, i rapporto con il potere monarchico o la religione. Piuttosto che una tribuna propagandistica per gli ideali éclairés, la tragedia a soggetto mitologico coniuga le sue regole poetiche e di messa in scena all'immaginario collettivo intorno agli eroi e alle divinità greche, al fine di diventare uno spazio di rimessa in discussione costante delle posizioni culturali dell'epoca. In costante evoluzione, la tragedia mitologica segue dunque le correnti estetiche e ideologiche del Settecento, mostrandoci la vitalità del genere e la sua capacità d'accordarsi ai gusti e ai presupposti teorici dell'epoca.

My thesis aims to study the historical and literary value of mythological tragedies during the second half of the 18th century. Though today these tragedies are considered outmoded or a poor imitation of classical Greek and French tragedy, they were very appreciated in the 18th century. This thesis analyzes tragic writing in the 18th century, the reception of Greek mythology (e.g. la Querelle des Anciens et des Modernes) and the reconstruction of the expectations of the audience. In doing so, I demonstrate how these tragedies reflect the most pressing ideological issues of the Age of Enlightenment, such as the affirmation of a new family rhetoric, the relationship with monarchical power and religion. Rather than merely deriving enlightened principles, mythological tragedy becomes a space for questioning the cultural positions of the time combining the poetic principles of the dramatic form with a new interpretation of Greek heroes and gods. Constantly evolving, the mythological tragedy ultimately follows the aesthetic and ideological currents of the 18th century, showing us the vitality of the genre and its ability to match the ideas and the tastes of the period.