• colonizzazione
• genocidio
• Joseph Ndwaniye
• letteratura negro-africana di espressione francese
• négritude
• razzismo
• Ruanda
• testimonianza

Il presente lavoro si basa sulla traduzione del romanzo La promesse faite à ma sœur di Joseph Ndwaniye. La traduzione è accompagnata dal commento, nel quale vengono messi in evidenza i diversi problemi,riscontrati durante il processo traduttivo, con le relative strategie e traduzioni. Nella prima parte del lavoro, si parlerà di letteratura negro-africana di espressione francese dal 1920 al 1960, periodo in cui assistiamo alla nascita di diversi tipi di letteratura. In Africa, si parlerà di letteratura coloniale, assimilata al modello occidentale; al contrario, in Europa ci sarà una letteratura volta a testimoniare contro il sistema coloniale e le forme di razzismo col fine di ottenere la libertà. In seguito, si farà un quadro della letteratura negro-africana dal 1960 fino al 1994, anno dei massacri dei Tutsi in Ruanda, che porta alla nascita della letteratura posteriore al genocidio. Vedremo la proliferazione di varie opere volte a testimoniare contro i governi dittatoriali, la corruzione, il fallimento delle indipendenze e l’indicibile delle guerre. Si parlerà, in particolare, del genocidio in Ruanda e della posizione che assume la letteratura di fronte a tale crimine umano. Verranno analizzate le tecniche adottate da vari autori per raccontare l’indicibile, per poi analizzare il genocidio in La promesse faite à ma sœur.