Tesi etd-10192024-175921 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
FISSI, ALBA
URN
etd-10192024-175921
Titolo
LARGE FOR GESTATIONAL AGE E PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA: risultati di uno studio monocentrico.
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
GINECOLOGIA ED OSTETRICIA
Relatori
relatore Prof. Simoncini, Tommaso
relatore Dott.ssa Monacci, Francesca
relatore Dott.ssa Monacci, Francesca
Parole chiave
- ART
- embrione congelato
- large for gestational age
- LGA
- PMA
Data inizio appello
05/11/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/11/2094
Riassunto
I neonati grandi per epoca gestazionale (large for gestational age, LGA) sono dei neonati che presentano un peso alla nascita superiore al 90° percentile o superiore a due deviazioni standard rispetto all’epoca gestazionale, secondo le curve di riferimento. È compito del ginecologo durante la gravidanza effettuare una stima del peso fetale attraverso l’ausilio dell’ecografia ma questa valutazione presenta molteplici limiti. Tali limiti derivano da bias operatore-dipendenti durante la raccolta delle immagini ecografiche, dall’esistenza di numerose formule per il calcolo della stima del peso fetale e dalla presenza di molteplici curve di riferimento con cui confrontare la stima effettuata. Questi neonati presentano inoltre un aumentato rischio di complicanze materno-fetali in corrispondenza del parto.
Nel corso della pratica clinica ci troviamo spesso davanti al problema della gestione del timing e della modalità del parto di una paziente con sospetto feto LGA. Le linee guida di riferimento italiane, ma anche quelle degli altri paesi, non forniscono indicazioni precise e lasciano al ginecologo ed alla coppia ampio margine decisionale, eccetto per i feti con stima del peso > 4500g se madre diabetica o > 5000g se madre non diabetica, per cui danno indicazione a taglio cesareo in elezione.
Abbiamo perciò deciso di osservare più attentamente i neonati LGA ed abbiamo notato una maggiore incidenza di questi neonati in gravidanze insorte con Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Questa osservazione ha guidato lo sviluppo di questo lavoro. Il nostro studio prende in esame i parti avvenuti presso il nostro presidio ospedaliero (Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana) nel corso di due anni, tra il 01 luglio 2022 e il 01 luglio 2024.
Sono stati analizzati 2991 parti dai quali sono stati esclusi quelli provenienti da gravidanze gemellari, da pazienti con diabete mellito o diabete gestazionale, dai casi con preeclampsia e con inserzione velamentosa del funicolo perché rappresentano alcune delle principali condizioni che influenzano la crescita fetale.
Escludendo le sopra menzionate pazienti (477 pazienti escluse), sono stati valutati 2424 parti ed i relativi neonati.
Sono stati identificati i neonati LGA utilizzando come cut off il 90° percentile e come parametro di riferimento le curve INeS, che sono sviluppate sulla popolazione italiana e tengono conto del sesso fetale e della parità materna.
Confrontando tra loro questi gruppi di neonati e le caratteristiche materne abbiamo osservato che è presente una correlazione statisticamente significativa tra neonati LGA e le gravidanze insorte con PMA derivanti da embrione congelato, anche considerando possibili variabili confondenti quali l’età materna al parto. È noto, infatti, che le gravidanze insorte da PMA presentano età materne mediamente superiori rispetto alle gravidanze spontanee. L’osservazione di questa correlazione è concorde con quanto descritto da una grande metanalisi del 2018 che cerca di riunire i risultati discordanti presenti in letteratura su questo argomento.
Analizzando la nostra casistica è stata inoltre confermata un’aumentata incidenza di complicanze materno-fetali sia in corrispondenza del parto (tagli cesarei in elezione ed in urgenza, distocia di spalla), che nel periodo immediatamente seguente (necessità di rianimazione neonatale, ipoglicemia, durata del ricovero).
Alla luce di queste osservazioni, proponiamo al ginecologo di utilizzare queste informazioni per riflettere e personalizzare la gestione di queste pazienti in termini di monitoraggio ecografico nel corso della gravidanza, di timing e modalità del parto, al fine di ridurre i possibili eventi avversi correlati.
Large for gestational age (LGA) newborns are those with a birth weight above the 90th percentile or more than two standard deviations above the gestational age, according to reference curves. It is the obstetrician’s role during pregnancy to estimate fetal weight using ultrasound, though this assessment has various limitations. These limitations stem from operator-dependent biases during ultrasound imaging, the existence of multiple formulas for calculating estimated fetal weight, and the presence of numerous reference curves against which to compare the estimate. Additionally, these newborns have an increased risk of maternal and fetal complications at birth.
In clinical practice, managing the timing and mode of delivery for a patient with a suspected LGA fetus is often challenging. Italian guidelines, similar to those in other countries, do not provide precise directives, leaving substantial decision-making discretion to the obstetrician and the couple, except in cases where the estimated fetal weight exceeds 4500g for diabetic mothers or 5000g for non-diabetic mothers, in which case elective cesarean delivery is recommended.
We decided to observe LGA newborns more closely and noted a higher incidence of LGA in pregnancies conceived through Assisted Reproductive Technology (ART). This observation guided the development of this study. Our research examined births at our hospital (Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana) over a two-year period, from July 1, 2022, to July 1, 2024.
We analyzed 2,991 births, excluding those from twin pregnancies, patients with diabetes mellitus or gestational diabetes, cases with preeclampsia, and velamentous cord insertion, as these are major conditions that impact fetal growth.
After excluding the aforementioned patients (477 excluded), we evaluated 2,424 births and their corresponding newborns. LGA newborns were identified using the 90th percentile cut-off and the INeS growth curves, developed for the Italian population and adjusted for fetal sex and maternal parity.
When comparing these groups of newborns and maternal characteristics, we observed a statistically significant correlation between LGA newborns and pregnancies resulting from ART using frozen embryos, even when accounting for possible confounding variables such as maternal age at delivery. It is well-known that ART pregnancies typically involve older maternal ages compared to spontaneous pregnancies. This correlation aligns with findings from a large 2018 meta-analysis that aimed to synthesize the conflicting results in literature on this topic.
In our case series, we also confirmed an increased incidence of maternal-fetal complications at delivery (elective and emergency cesareans, shoulder dystocia) and in the immediate postpartum period (need for neonatal resuscitation, hypoglycemia, length of hospital stay).
In light of these observations, we propose that obstetricians use this information to reflect and personalize the management of these patients in terms of ultrasound monitoring during pregnancy, timing, and mode of delivery, in order to reduce the potential for related adverse events.
Nel corso della pratica clinica ci troviamo spesso davanti al problema della gestione del timing e della modalità del parto di una paziente con sospetto feto LGA. Le linee guida di riferimento italiane, ma anche quelle degli altri paesi, non forniscono indicazioni precise e lasciano al ginecologo ed alla coppia ampio margine decisionale, eccetto per i feti con stima del peso > 4500g se madre diabetica o > 5000g se madre non diabetica, per cui danno indicazione a taglio cesareo in elezione.
Abbiamo perciò deciso di osservare più attentamente i neonati LGA ed abbiamo notato una maggiore incidenza di questi neonati in gravidanze insorte con Procreazione Medicalmente Assistita (PMA). Questa osservazione ha guidato lo sviluppo di questo lavoro. Il nostro studio prende in esame i parti avvenuti presso il nostro presidio ospedaliero (Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana) nel corso di due anni, tra il 01 luglio 2022 e il 01 luglio 2024.
Sono stati analizzati 2991 parti dai quali sono stati esclusi quelli provenienti da gravidanze gemellari, da pazienti con diabete mellito o diabete gestazionale, dai casi con preeclampsia e con inserzione velamentosa del funicolo perché rappresentano alcune delle principali condizioni che influenzano la crescita fetale.
Escludendo le sopra menzionate pazienti (477 pazienti escluse), sono stati valutati 2424 parti ed i relativi neonati.
Sono stati identificati i neonati LGA utilizzando come cut off il 90° percentile e come parametro di riferimento le curve INeS, che sono sviluppate sulla popolazione italiana e tengono conto del sesso fetale e della parità materna.
Confrontando tra loro questi gruppi di neonati e le caratteristiche materne abbiamo osservato che è presente una correlazione statisticamente significativa tra neonati LGA e le gravidanze insorte con PMA derivanti da embrione congelato, anche considerando possibili variabili confondenti quali l’età materna al parto. È noto, infatti, che le gravidanze insorte da PMA presentano età materne mediamente superiori rispetto alle gravidanze spontanee. L’osservazione di questa correlazione è concorde con quanto descritto da una grande metanalisi del 2018 che cerca di riunire i risultati discordanti presenti in letteratura su questo argomento.
Analizzando la nostra casistica è stata inoltre confermata un’aumentata incidenza di complicanze materno-fetali sia in corrispondenza del parto (tagli cesarei in elezione ed in urgenza, distocia di spalla), che nel periodo immediatamente seguente (necessità di rianimazione neonatale, ipoglicemia, durata del ricovero).
Alla luce di queste osservazioni, proponiamo al ginecologo di utilizzare queste informazioni per riflettere e personalizzare la gestione di queste pazienti in termini di monitoraggio ecografico nel corso della gravidanza, di timing e modalità del parto, al fine di ridurre i possibili eventi avversi correlati.
Large for gestational age (LGA) newborns are those with a birth weight above the 90th percentile or more than two standard deviations above the gestational age, according to reference curves. It is the obstetrician’s role during pregnancy to estimate fetal weight using ultrasound, though this assessment has various limitations. These limitations stem from operator-dependent biases during ultrasound imaging, the existence of multiple formulas for calculating estimated fetal weight, and the presence of numerous reference curves against which to compare the estimate. Additionally, these newborns have an increased risk of maternal and fetal complications at birth.
In clinical practice, managing the timing and mode of delivery for a patient with a suspected LGA fetus is often challenging. Italian guidelines, similar to those in other countries, do not provide precise directives, leaving substantial decision-making discretion to the obstetrician and the couple, except in cases where the estimated fetal weight exceeds 4500g for diabetic mothers or 5000g for non-diabetic mothers, in which case elective cesarean delivery is recommended.
We decided to observe LGA newborns more closely and noted a higher incidence of LGA in pregnancies conceived through Assisted Reproductive Technology (ART). This observation guided the development of this study. Our research examined births at our hospital (Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana) over a two-year period, from July 1, 2022, to July 1, 2024.
We analyzed 2,991 births, excluding those from twin pregnancies, patients with diabetes mellitus or gestational diabetes, cases with preeclampsia, and velamentous cord insertion, as these are major conditions that impact fetal growth.
After excluding the aforementioned patients (477 excluded), we evaluated 2,424 births and their corresponding newborns. LGA newborns were identified using the 90th percentile cut-off and the INeS growth curves, developed for the Italian population and adjusted for fetal sex and maternal parity.
When comparing these groups of newborns and maternal characteristics, we observed a statistically significant correlation between LGA newborns and pregnancies resulting from ART using frozen embryos, even when accounting for possible confounding variables such as maternal age at delivery. It is well-known that ART pregnancies typically involve older maternal ages compared to spontaneous pregnancies. This correlation aligns with findings from a large 2018 meta-analysis that aimed to synthesize the conflicting results in literature on this topic.
In our case series, we also confirmed an increased incidence of maternal-fetal complications at delivery (elective and emergency cesareans, shoulder dystocia) and in the immediate postpartum period (need for neonatal resuscitation, hypoglycemia, length of hospital stay).
In light of these observations, we propose that obstetricians use this information to reflect and personalize the management of these patients in terms of ultrasound monitoring during pregnancy, timing, and mode of delivery, in order to reduce the potential for related adverse events.
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