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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10192017-120354


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
WANG, CHENYU
URN
etd-10192017-120354
Titolo
La grande rivoluzione culturale e la "guerra popolare" di Mao Zedong
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Prof. Baldissara, Luca
Parole chiave
  • partito comunista cinese
  • la rivoluzione culturale
  • la guerra popolare
  • pensiero di Mao Zedong
  • movimento politico
Data inizio appello
06/11/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
1) La “rivoluzione culturale” era un movimento politico, è stato avviato da Mao Zedong, il leader supremo del partito comunista cinese. La “rivoluzione culturale” ha coinvolto tutti i cinesi e ha lasciato un impronta profonda nella storia della Cina;
2) Il motivo della “rivoluzione culturale” di Mao era quel di combattere i burocrati e i cosiddetti “capitalisti” e “revisionisti”, e di pulire l’ambiente politico. Attraverso questa “rivoluzione”, Mao Zedong voleva realizzare l’ideale del comunismo in Cina;
3) La “guerra popolare” era un’arma potente di Mao, con cui è riuscito ad eliminare i suoi nemici politici. Mao credeva alla forza dei contadini poveri e ha sviluppato il pensiero di massa. Secondo il suo pensiero, il partito comunista cinese ha riorganizzato le zone rurali per favorire a mobilitare tutti i contadini a partecipare al movimento politico e alla “guerra popolare”;
4) L’influenza della “rivoluzione culturale” esiste ancora in Cina di oggi. Ci sono ancora tanti sostenitori del pensiero di Mao Zedong. Il governo attuale non voleva criticare completamente la “rivoluzione culturale”, e insiste ancora l’idea della “guerra popolare”. La strada della democratizzazione della Cina è molto faticosa.
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