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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10182025-104902


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
ROCCHI, DAVID
URN
etd-10182025-104902
Titolo
Sviluppo e applicazione di un metodo di Risk Management per l’attivazione delle Case e degli Ospedali di Comunità (DM 77/2022): l’esperienza dell’AUSL Toscana Nord-Ovest
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA
Relatori
relatore Prof. Baggiani, Angelo
correlatore Dott. Sergi, Alessandro
Parole chiave
  • casa della comunità
  • dm77
  • ospedale
  • ospedale di comunità
  • riforma
  • territorio
Data inizio appello
06/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/11/2028
Riassunto
L’evoluzione del sistema sanitario territoriale italiano, ridefinito dal DM 77/2022 e sostenuto dal PNRR Missione 6, ha reso prioritaria la realizzazione delle Case della Comunità (CdC) e degli Ospedali di Comunità (OdC). La loro implementazione coinvolge contemporaneamente dimensioni edilizie, organizzative e gestionali, rendendo necessaria una valutazione sistematica delle criticità e dei rischi.
La presente tesi applica un approccio integrato di Risk Management e Project Management per analizzare la rete territoriale dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest (ATNO), nel periodo di riferimeno Gennaio-Giugno 2025. La metodologia ha previsto l’integrazione di due basi informative distinte (criticità edilizie e criticità organizzative) in un unico dataset e la successiva applicazione di più strumenti:
• la matrice P×I (probabilità × impatto) per la quantificazione del rischio;
• i framework di project management PMBOK (Project Management Body of Knowledge, PMI, 2017) e PRINCE2 (Projects IN Controlled Environments, AXELOS, 2017) come riferimento per l’identificazione, la categorizzazione e il monitoraggio dei rischi, coerenti con le fasi di pianificazione, esecuzione e controllo dei progetti PNRR;
• strumenti di sintesi e rappresentazione (heatmap, tabelle aziendali aggregate, grafici comparativi) per restituire i risultati in forma utilizzabile dalla governance.
L’analisi ha coinvolto le 53 Case della Comunità e i 15 moduli di Ospedali di Comunità. Sono stati individuati 5 criteri edilizi per ogni casa di Comunità, oltre che 13 criteri obbligatori per ogni Casa di Comunità HUB e 11 Per ogni Casa di Comunità SPOKE. Per le sole CdC sono state rilevate 616 aree di ntervento: il 70,1% si colloca in fascia media, il 23,7% in fascia bassa e il 6,2% in fascia alta/critica. Le aree a maggior rischio includono la disponibilità infermieristica h24 negli hub (score medio 21,5), la diagnostica di base (score 16,0) e la presenza medica continuativa (score 9,5). Sul piano edilizio, i ritardi nei cantieri di nuova costruzione rappresentano il fattore di rischio più rilevante, in particolare rispetto alla milestone PNRR del 30 giugno 2026.
Il valore aggiunto di questo lavoro risiede nell’approccio multidimensionale: l’integrazione tra strumenti di risk assessment (P×I) e framework di project management (PMBOK e PRINCE2) ha permesso di oggettivare le criticità, individuare priorità di intervento e fornire alla Direzione Aziendale uno strumento operativo per il monitoraggio.
Le implicazioni sono rilevanti sia sul piano operativo, perché orientano la programmazione aziendale verso le aree ad alto impatto (infermieri h24, diagnostica, cronoprogrammi edilizi), sia sul piano metodologico, perché dimostrano la possibilità di applicare strumenti consolidati di risk e project management alla sanità territoriale, in linea con le raccomandazioni della WHO (2017), dell’ISO 31000:2018 e delle esperienze internazionali sulle primary care networks
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