Tesi etd-10172025-205906 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
DAL PORTO, TANIA
URN
etd-10172025-205906
Titolo
ELEMENTI PREDITTIVI DI INFEZIONI CORRELATE ALL'ASSISTENZA E DI OUTCOME FUNZIONALE NEI PAZIENTI CON GRAVE CEREBROLESIONE ACQUISITA
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
Relatori
relatore Prof. Chisari, Carmelo
relatore Dott. Posteraro, Federico
relatore Dott. Posteraro, Federico
Parole chiave
- assistenza
- cerebrolesioni
- Healtcare
- infections
- infezioni
- outcome
Data inizio appello
05/11/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presa in carico riabilitativa del paziente con grave cerebrolesione acquisita (GCA) prevede un approccio multiprofessionale e multidisciplinare in considerazione della complessità clinico-gestionale che lo caratterizza. Tra i vari aspetti da considerare si annoverano le complicanze infettive, le quali possono rappresentare un possibile ostacolo al recupero funzionale determinando un prolungamento dei tempi di ricovero.
Lo scopo dello studio è di valutare la presenza di elementi predittivi di infezioni correlate all'assistenza (ICA) e di outcome funzionale in pazienti con GCA.
È stata esaminata una coorte di 173 pazienti (115 M e 58 F) ricoverati presso l'Unità Gravi Cerebrolesioni Acquisite dell'ospedale Versilia nel periodo compreso tra Gennaio 2023 e Agosto 2025.
Di ciascun paziente sono state valutate le seguenti variabili: età, comorbidità pre-morbosa, eziologia della menomazione, complicanze nel reparto per acuti, tempo di presa in carico riabilitativa (Onset Admission Interval, OAI), lunghezza della degenza riabilitativa (lenght of Stay, LOS), dispositivi in uso al paziente (CET, CV, SNG o PEG), scale di valutazione funzionali (LCF, GOS/E, DRS, ERBI), parametri nutrizionali ematochimici all'ammissione, colonizzazione rettale per enterobatteri, setting alla dimissione, exitus.
Le infezioni durante la degenza risultano essere predette da un più alto livello di disabilità all'ingresso misurato dalla scala DRS (b= 0.20, beta=0.39, p<0.005) R2= 0.14.
Una presa in carico più precoce (F(4,156)=3.87, p<0.01) e un buon assetto nutrizionale in ingresso (Albumina (F(4,133)=3.79, p<0.01) risultano essere predittivi per un miglior recupero funzionale.
Differentemente la polmonite insorta durante la degenza comporta un peggioramento degli outcomes funzionali nel loro insieme ( F(4,160)=3.35, p<0.05).
L'eziologia di tipo post-anossico (OR=3.75), il numero di infezioni vescicali catetere relate (CAUTI) (b=0.71, p<0.05) nonché il numero di pazienti che sviluppano sepsi (b=1.02, p<0.05) risultano predire la mortalità (Classification Accuracy >80%).
Un'età del paziente più alta (B=0.024, p<0.05) e un più alto punteggio alla scala DRS in ingresso (b=0.26, p<0.[SOH]) risultano predire una maggior frequenza di colonizzazione rettale da enterobatteri multiresistenti alla dimissione. Tale colonizzazione risulta presente nel 58% dei casi.
Una importante correlazione è stata trovata tra la presenza della CET (cannula endotracheale) e il tempo di permanenza totale del CV (catetere vescicale) e le infezioni correlate (polmoniti e infezioni urinarie) a questi stessi devices. (r=0.35 p<0.[SOH] e r=0.51 p<0.[SOH]).
L'analisi degli elementi predittivi permette di ottimizzare il percorso riabilitativo e il raggiungimento degli obiettivi del Progetto Riabilitativo Individuale limitando i costi di gestione.
Una corretta gestione dei devices verosimilmente potrebbe essere utile nella riduzione delle infezioni correlate all'assistenza con impatto sul recupero funzionale, sull'ottimizzazione della lunghezza di degenza e sulla riduzione della mortalità.
Tuttavia, i presenti risultati necessitano di ulteriore approfondimento possibilmente da realizzare attraverso indagini statistiche di secondo livello.
Lo scopo dello studio è di valutare la presenza di elementi predittivi di infezioni correlate all'assistenza (ICA) e di outcome funzionale in pazienti con GCA.
È stata esaminata una coorte di 173 pazienti (115 M e 58 F) ricoverati presso l'Unità Gravi Cerebrolesioni Acquisite dell'ospedale Versilia nel periodo compreso tra Gennaio 2023 e Agosto 2025.
Di ciascun paziente sono state valutate le seguenti variabili: età, comorbidità pre-morbosa, eziologia della menomazione, complicanze nel reparto per acuti, tempo di presa in carico riabilitativa (Onset Admission Interval, OAI), lunghezza della degenza riabilitativa (lenght of Stay, LOS), dispositivi in uso al paziente (CET, CV, SNG o PEG), scale di valutazione funzionali (LCF, GOS/E, DRS, ERBI), parametri nutrizionali ematochimici all'ammissione, colonizzazione rettale per enterobatteri, setting alla dimissione, exitus.
Le infezioni durante la degenza risultano essere predette da un più alto livello di disabilità all'ingresso misurato dalla scala DRS (b= 0.20, beta=0.39, p<0.005) R2= 0.14.
Una presa in carico più precoce (F(4,156)=3.87, p<0.01) e un buon assetto nutrizionale in ingresso (Albumina (F(4,133)=3.79, p<0.01) risultano essere predittivi per un miglior recupero funzionale.
Differentemente la polmonite insorta durante la degenza comporta un peggioramento degli outcomes funzionali nel loro insieme ( F(4,160)=3.35, p<0.05).
L'eziologia di tipo post-anossico (OR=3.75), il numero di infezioni vescicali catetere relate (CAUTI) (b=0.71, p<0.05) nonché il numero di pazienti che sviluppano sepsi (b=1.02, p<0.05) risultano predire la mortalità (Classification Accuracy >80%).
Un'età del paziente più alta (B=0.024, p<0.05) e un più alto punteggio alla scala DRS in ingresso (b=0.26, p<0.[SOH]) risultano predire una maggior frequenza di colonizzazione rettale da enterobatteri multiresistenti alla dimissione. Tale colonizzazione risulta presente nel 58% dei casi.
Una importante correlazione è stata trovata tra la presenza della CET (cannula endotracheale) e il tempo di permanenza totale del CV (catetere vescicale) e le infezioni correlate (polmoniti e infezioni urinarie) a questi stessi devices. (r=0.35 p<0.[SOH] e r=0.51 p<0.[SOH]).
L'analisi degli elementi predittivi permette di ottimizzare il percorso riabilitativo e il raggiungimento degli obiettivi del Progetto Riabilitativo Individuale limitando i costi di gestione.
Una corretta gestione dei devices verosimilmente potrebbe essere utile nella riduzione delle infezioni correlate all'assistenza con impatto sul recupero funzionale, sull'ottimizzazione della lunghezza di degenza e sulla riduzione della mortalità.
Tuttavia, i presenti risultati necessitano di ulteriore approfondimento possibilmente da realizzare attraverso indagini statistiche di secondo livello.
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