Tesi etd-10172025-131717 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
RUBINO, AMEDEO
URN
etd-10172025-131717
Titolo
Definizione di un percorso di presa in carico riabilitativa precoce e postoperatoria del paziente sottoposto a intervento di PTG per gonartrosi con protocollo ERAS "Fast Track": uno studio pilota caso controllo.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
Relatori
relatore Prof. Chisari, Carmelo
correlatore Dott. Crapanzano, Fausto
correlatore Dott. Crapanzano, Fausto
Parole chiave
- ERAS
- fast track
- PTG
Data inizio appello
05/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/11/2065
Riassunto
Lo studio pilota ha valutato i pazienti affetti da osteoartrosi di ginocchio di grado IV di Kellgren Lawrence, candidati a intervento chirurgico impianto di protesi totale di ginocchio (PTG) in elezione.
All’interno dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento sono stati arruolati, nel giro di 3 mesi, 14 pazienti, di cui 7 maschi e 7 femmine, di età compresa tra i 65 ed i 73 anni e suddivisi in un gruppo caso e un gruppo controllo.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad una valutazione Medica Fisiatrica.
Sono state somministrate delle scale cliniche specifiche quali WOMAC, Barthel Index, SF-12, 6 Minute Walking Test, Timed Up and Go, 10 Meters Walking Test, per la valutazione delle componenti funzionali, sintomatiche e psicologiche associate alla disabilità derivata dalla patologia.
I pazienti appartenenti al gruppo sperimentale hanno ricevuto un trattamento riabilitativo pre-operatorio, per un ciclo di 10 sedute, mirato al rinforzo muscolare mirato a livello dell’arto inferiore affetto da gonartrosi.
L’analgesia ha previsto un blocco anestesiologico del canale degli adduttori, allo scopo di risparmiare la componente motoria quadricipitale e permettere una mobilizzazione e verticalizzazione nelle prime ore successive all'impianto.
L’intervento chirurgico ha previsto l’utilizzo di una tecnica computer-assistita (CAOS) mediante il sistema CORI (Smith and Nephew) che si avvale di marker apposti sui capi articolari tracciati via wireless da un tracker. Questo sistema permette di avere una misura oggettiva dei piani di movimento articolari e di abbattere la possibilità di malallieamento intraoperatorio.
I pazienti del gruppo controllo hanno seguito il tradizionale percorso clinico caratterizzato da una presa in carico riabilitativa esclusivamente post-chirurgica, un’analgesia spinale comune e il medesimo trattamento chirurgico del gruppo caso.
Tutti i pazienti arruolati nello studio sono stati successivamente rivalutati a 10(t1) e a 30(t2) giorni dall'intervento. In t2 è stato somministrato un questionario relativo al gradimento del servizio sanitario ricevuto.
I pazienti rientranti nella categoria dei casi hanno riportato un miglioramento maggiore degli indici funzionali (ROM, punteggi al 6MWT, 10MWT, TUG, BI) rispetto ai controlli, ma soprattutto hanno riportato un maggiore incremento degli indici della salute percepita (SF-12) con una riduzione dei tempi di degenza post-chirurgica e riduzione delle complicanze.
L'adozione del protocollo ERAS ha portato a notevoli benefici per i pazienti nel gruppo sperimentale, che hanno mostrato un recupero funzionale sia più rapido che più significativo rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, si è registrata una riduzione della durata media della degenza e un calo sostanziale delle complicanze ospedaliere. Infine, l'applicazione del protocollo ha migliorato gli indici di qualità di vita e la percezione della qualità del Servizio Sanitario Nazionale .
Lo studio eseguito è meritevole di un ampliamento di coorte, in modo da poter dare seguito al progetto pilota e garantire una maggiore affidabilità dei risultati.
I promettenti risultati ottenuti possono essere da stimolo alla programmazione ed estensione del protocollo ERAS a pazienti affetti da artrosi di anca o di spalla, candidati a intervento di protesi in elezione, in modo da ottimizzare i percorsi clinici e assicurare un trattamento più accurato e aumentando la qualità del servizio sanitario percepito dal paziente.
All’interno dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento sono stati arruolati, nel giro di 3 mesi, 14 pazienti, di cui 7 maschi e 7 femmine, di età compresa tra i 65 ed i 73 anni e suddivisi in un gruppo caso e un gruppo controllo.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad una valutazione Medica Fisiatrica.
Sono state somministrate delle scale cliniche specifiche quali WOMAC, Barthel Index, SF-12, 6 Minute Walking Test, Timed Up and Go, 10 Meters Walking Test, per la valutazione delle componenti funzionali, sintomatiche e psicologiche associate alla disabilità derivata dalla patologia.
I pazienti appartenenti al gruppo sperimentale hanno ricevuto un trattamento riabilitativo pre-operatorio, per un ciclo di 10 sedute, mirato al rinforzo muscolare mirato a livello dell’arto inferiore affetto da gonartrosi.
L’analgesia ha previsto un blocco anestesiologico del canale degli adduttori, allo scopo di risparmiare la componente motoria quadricipitale e permettere una mobilizzazione e verticalizzazione nelle prime ore successive all'impianto.
L’intervento chirurgico ha previsto l’utilizzo di una tecnica computer-assistita (CAOS) mediante il sistema CORI (Smith and Nephew) che si avvale di marker apposti sui capi articolari tracciati via wireless da un tracker. Questo sistema permette di avere una misura oggettiva dei piani di movimento articolari e di abbattere la possibilità di malallieamento intraoperatorio.
I pazienti del gruppo controllo hanno seguito il tradizionale percorso clinico caratterizzato da una presa in carico riabilitativa esclusivamente post-chirurgica, un’analgesia spinale comune e il medesimo trattamento chirurgico del gruppo caso.
Tutti i pazienti arruolati nello studio sono stati successivamente rivalutati a 10(t1) e a 30(t2) giorni dall'intervento. In t2 è stato somministrato un questionario relativo al gradimento del servizio sanitario ricevuto.
I pazienti rientranti nella categoria dei casi hanno riportato un miglioramento maggiore degli indici funzionali (ROM, punteggi al 6MWT, 10MWT, TUG, BI) rispetto ai controlli, ma soprattutto hanno riportato un maggiore incremento degli indici della salute percepita (SF-12) con una riduzione dei tempi di degenza post-chirurgica e riduzione delle complicanze.
L'adozione del protocollo ERAS ha portato a notevoli benefici per i pazienti nel gruppo sperimentale, che hanno mostrato un recupero funzionale sia più rapido che più significativo rispetto al gruppo di controllo. Inoltre, si è registrata una riduzione della durata media della degenza e un calo sostanziale delle complicanze ospedaliere. Infine, l'applicazione del protocollo ha migliorato gli indici di qualità di vita e la percezione della qualità del Servizio Sanitario Nazionale .
Lo studio eseguito è meritevole di un ampliamento di coorte, in modo da poter dare seguito al progetto pilota e garantire una maggiore affidabilità dei risultati.
I promettenti risultati ottenuti possono essere da stimolo alla programmazione ed estensione del protocollo ERAS a pazienti affetti da artrosi di anca o di spalla, candidati a intervento di protesi in elezione, in modo da ottimizzare i percorsi clinici e assicurare un trattamento più accurato e aumentando la qualità del servizio sanitario percepito dal paziente.
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