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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10172025-093610


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ROSSI, VALERIA
URN
etd-10172025-093610
Titolo
La riforma ordinamentale del giudice delle persone, dei minorenni e delle famiglie: principi ispiratori e orizzonti evolutivi
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Cecchella, Claudio
Parole chiave
  • critiche al sistema dualistico
  • diritto processuale della famiglia
  • nuovo tribunale unico
  • riforma cartabia
  • tribunale ordinario
  • tribunale per i minorenni
Data inizio appello
01/12/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
La tutela dei diritti delle persone, dei minorenni e delle famiglie rappresenta uno degli ambiti più delicati e complessi del panorama giuridico italiano. Nel corso degli anni, il legislatore ha più volte cercato di adeguare gli strumenti normativi e processuali alle trasformazioni sociali e culturali, senza tuttavia riuscire a superare pienamente le criticità strutturali di un sistema non solo nato in un’epoca troppo distante dall’attuale, ma anche rimasto a lungo frammentato e disomogeneo. In questo contesto si colloca la recente riforma ordinamentale introdotta con la Riforma Cartabia, che ha segnato un punto di svolta nel tentativo di razionalizzare e unificare la giurisdizione in materia di persone, minorenni e famiglie.
Obiettivo di questa tesi è analizzare in modo critico e sistematico il percorso evolutivo che ha condotto alla Novella, evidenziandone le premesse storiche, le novità introdotte e le prospettive mancate. Nel primo capitolo verrà ricostruito l’assetto normativo previgente, a partire dalle radici storiche del Tribunale per i minorenni e dall’evoluzione dell’art. 38 delle disposizioni di attuazione del Codice civile, passando per le successive riforme del diritto di famiglia, che hanno contribuito a rendere stratificato l’assetto normativo. Particolare attenzione sarà riservata alle criticità del sistema dualistico, che hanno alimentato il dibattito dottrinale e giurisprudenziale: la separazione tra Tribunale ordinario e Tribunale per i minorenni, le problematiche di costituzionalità del rito camerale tra cui la lesione del contraddittorio, il rischio del contrasto tra giudicati e le disparità di trattamento tra figli nati dentro e fuori dal matrimonio. Saranno proprio queste critiche a fondare la necessità di una riforma ordinamentale. Il secondo capitolo esaminerà quindi l’iter che ha portato alla nascita del Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, con uno sguardo attento al lungo percorso di confronto tra istanze conservative – in particolare da parte della Magistratura minorile – e proposte innovative, come quelle avanzate in sede accademica, a partire al Convegno di Cagliari del 1997. Si ricostruiranno così i passaggi salienti che, dal disegno di legge Casellati al disegno di legge Orlando, hanno condotto alla riforma Cartabia, evidenziandone continuità e discontinuità rispetto ai tentativi precedenti. Saranno inoltre analizzate le principali novità introdotte dalla riforma, tra cui il nuovo procedimento unificato, l’accentramento delle competenze, l’accresciuta funzione del giudice e la riaffermata centralità del minore.
Il terzo capitolo sarà dedicato all’analisi del Tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie nella sua formulazione più compiuta, la cui abrogazione sul nascere ha suscitato un ampio dibattito. Verranno ricostruiti i profili ordinamentali e organizzativi dell’organo per com’era delineato, valutandone i potenziali impatti operativi e le questioni applicative che avrebbe potuto risolvere o generare. Sarà infine dedicato un ultimo capitolo all’analisi dello stato dell’arte, nell’auspicio che il regime transitorio inizialmente ideato per sopperire al vuoto normativo dovuto dall’imminente passaggio dal sistema dualistico a quello progettato col Tribunale unico non diventi regola ordinaria.
Si cercherà così di esplorare le possibili evoluzioni future del sistema, alla luce del confronto dottrinale e giurisprudenziale in corso, con l’intento di offrire una visione prospettica sulla tenuta e l’efficacia del nuovo assetto giurisdizionale. Attraverso queste analisi, la presente tesi si propone di offrire una riflessione critica sulle prospettive attuali e future della giurisdizione in materia di persone, minorenni e famiglie, nel tentativo di comprendere se la riforma in atto è davvero in grado di realizzare quel bilanciamento tra efficienza del sistema, garanzie processuali e tutela effettiva dei diritti fondamentali, che da decenni rappresenta ancora oggi un obiettivo incompiuto del nostro ordinamento.
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