• Acetazolamide
• diuretico
• Furosemide
• insufficienza cardiaca

Lo scompenso cardiaco si definisce come una sindrome clinica caratterizzata da specifici sintomi e segni dovuta ad una anomalia cardiaca strutturale e/o funzionale, che porta all'aumento delle pressioni intracardiache e/o ad un inadeguato output cardiaco. I diuretici, stimolando l'eliminazione renale di sali e acqua, sono il cardine del trattamento del sovraccarico idrico e della congestione nello scompenso cardiaco acuto. La definizione di resistenza diuretica è variabile e non vi è un cut-off vero e proprio per stabilirla. In generale la resistenza diuretica è data dall'inadeguata eliminazione di fluidi e di sodio, tale da non ridurre sufficientemente il sovraccarico, l'edema e la congestione nonostante una dose piena del diuretico dell'ansa. Il blocco renale sequenziale rappresenta una importante strategia terapeutica contro la diuretico-resistenza ed è lo step terapeutico successivo alla monoterapia con il diuretico dell'ansa quando tramite questa non si ottiene la risposta diuretica desiderata.