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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10172024-121118


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VENOSA, MARTA
URN
etd-10172024-121118
Titolo
Su Leopardi ovvero sul paradosso di una poesia terribilmente disperata che "raccende" l'entusiasmo per la vita
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof. Brugnolo, Stefano
Parole chiave
  • Canti
  • Disincantamento del mondo
  • formazione di compromesso
  • Giacomo Leopardi
  • immaginazione
  • Incanto
  • Max Weber
  • ragione
Data inizio appello
08/11/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/11/2064
Riassunto
Il tema centrale dell'elaborato è quello di fornire una lettura dell'opera di Leopardi sempre sospesa tra una visione disincantata e incantata sul mondo.
La classicità della poesia di Leopardi è da ravvedere in questa ambivalenza sempre presente: da un lato vi è il Pensiero che riflette sulle verità negative dell'esistenza e le esprime senza retorica, dall'altro vi è il canto che protesta e resiste a tutto questo. L'effetto che la poesia produce è contrario a quello che si propone: il canto sprigiona un desiderio di vitalità rappresentato grazie a i immagini icastiche. Riprendendo la teoria di Francesco Orlando, l'elaborato indaga il rapporto tra principio di realtà e principio di piacere presente nei Canti; confitto che genera continui opposizioni e paradossi rappresentatati dalle costanti del Disincanto e dell'Incanto. La poesia è governata da queste costanti che sono anche ambivalenti, cioè possono avere un valore positivo o negativo a seconda del discorso ideologico di riferimento. Queste tematiche sono ricavate dal concetto di "disincantamento del mondo" come conseguenza del pensieri progressista moderno elaborato da Max Weber. Il canto leopardiano nasce dalla consapevolezza che l'idea del progresso civile abbia comportato la perdita delle illusioni e dell'immaginazione. Da qui nasce una poesia terribilmente disperata che è espressione di un Disincanto di valore negativo,, a cui si oppone l'Incanto di valore positivo della poetica dell'Infinito, rappresentato dall'immagine di uno slancio o, meglio di un volo oltre i limiti del reale. Ma il disincanto può avere anche un valore positivo: pur accettando la reale condizione infelice dell'esistenza, è sempre possibile grazie alla poesia godere di quei brevi momenti della vita quotidiana in cui le illusioni vitali ritornano. Positivo è anche il messaggio solidaristico lanciato dalla Ginestra con qui si chiude la raccolta del Canti.
Infine, l'elaborato si occupa di analizzare la costruzione delle figure dell'illusione: la Luna, Silvia, la Ginestra; immagini sempre sospese tra una dimensione disincantata e incantata.
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