Il corpo principale del lavoro consiste nell'edizione critica del quarto libro dei madrigali a cinque voci di Antonio Cifra (1584 – 1629), esponente di rilievo della Scuola Romana. Nel 1617, quando il volume viene pubblicato a Roma dall'editore Robletti, il musicista di Terracina è Maestro di Cappella della Santa casa di Loreto, una delle più prestigiose Istituzioni Ecclesiastiche dell’epoca, e ha già al suo attivo una copiosa produzione musicale sia sacra, sia profana.
La trascrizione in partitura - in notazione moderna – e l’apparato critico, sono preceduti dall’analisi delle condotte compositive del musicista “romano” (così si definiva nei frontespizi delle sue opere); la particolare cura posta da Cifra nel cogliere e restituire in forma sonora, sottolineandolo, ogni spunto insito nel testo letterario, ci mostrano come l’autore di Terracina aderisca ad alcune delle novità proprie della seconda prattica.
In apertura un excursus sullo stato degli studi e delle ricerche sul musicista.