logo SBA

ETD

Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10162025-211630


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
BORRI, FRANCESCO
URN
etd-10162025-211630
Titolo
Low-dose CT lung cancer screening: experience and baseline results at Nuovo Ospedale delle Apuane as part of the CCM-ITALUNG2 pilot project.
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
RADIODIAGNOSTICA
Relatori
relatore Prof. Neri, Emanuele
correlatore Dott. Tessa, Carlo
Parole chiave
  • Classificazione Lung-RADS
  • Low-dose computed tomography (LDCT)
  • Lung cancer screening
  • Lung-RADS classification
  • Screening del tumore del polmone
  • Tomografia computerizzata a basso dosaggio (LDCT)
Data inizio appello
08/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/11/2095
Riassunto
Introduction - Lung cancer remains the leading cause of cancer mortality worldwide. Early detection through low-dose computed tomography (LDCT) screening has demonstrated a significant reduction in mortality among high-risk individuals. The CCM-ITALUNG2 pilot project was designed to assess the feasibility, organisational models, diagnostic performance, and integration of smoking cessation strategies within an organised LDCT lung cancer screening programme in Italy, implemented under the coordination of the Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO) and the Italian Ministry of Health.
Materials and Methods - Between November 2022 and May 2024, five Italian centres participated in the recruitment of individuals aged 55–75 years, current or former smokers (≥25 pack-years, cessation ≤10 years). Participants underwent baseline LDCT scans with a radiation dose <1.5 mSv, reconstructed using iterative algorithms to optimise image quality. Nodule classification followed the Lung-RADS v1.1 criteria. Radiological quality assurance was implemented according to the Italian College of Thoracic Radiology (ICTR) and the European Society of Thoracic Imaging (ESTI) recommendations. Statistical analyses included chi-square tests for categorical variables and medians with interquartile ranges for continuous non-normally distributed variables. The PLCOall2014 model was retrospectively applied to estimate the 6-year risk of lung cancer.
Results - A total of 1,971 individuals were invited or self-referred, and 1,144 were enrolled and underwent baseline LDCT, yielding a participation rate of 58%. Ineligibility accounted for 49.1% of non-participants. At the Massa Centre, 85 participants were recruited (median age 63 years; 47.1% women; median 50 pack-years; 26.2% with COPD; 20% with a family history of lung cancer). Recruitment strategies included direct GP invitations (28.2%), healthcare personnel invitations (15.3%), self-referral (48.2%), and telephone invitations from GP lists (8.2%).
Among all centres, proactive GP-led invitations proved most effective in engaging high-risk individuals, whereas self-referral predominantly attracted participants with lower risk and higher educational attainment. The integration of multiple recruitment modalities improved both efficiency and equity of access.
The Massa Centre demonstrated full adherence to follow-up (100%) and the highest referral rate to smoking cessation services (85%), compared with 83.4% and 38.5% in the overall cohort, respectively. Brief counselling for smoking cessation was administered to 97.3% of current smokers. These results highlight the pivotal role of dedicated screening personnel in ensuring participant compliance and effective coordination across the screening pathway.
Baseline LDCT results at the Massa Centre showed 70.6% negative (Lung-RADS 1–2) and 29.4% indeterminate findings (Lung-RADS 3–4), with no confirmed malignancies. Across all centres, 19 lung cancers were diagnosed in 18 participants, corresponding to a detection rate of 1.57%. Most cases (77.8%) were detected in stage I or II, with adenocarcinoma as the predominant histological subtype. The false-positive rate (7.5%) was low, confirming the effectiveness of the Lung-RADS system in reducing unnecessary recalls.
Incidental findings were reported in 10.8% of participants, including cardiovascular and renal abnormalities. At the Massa Centre, 75% presented coronary artery calcifications (CAC), severe in 31.6%, and 34.6% exhibited pulmonary emphysema, reflecting the high-risk profile of the screened population.
Conclusions - The CCM-ITALUNG2 pilot project demonstrates the feasibility of implementing an organised, quality-assured LDCT lung cancer screening programme within the Italian National Health Service. Both centralised and decentralised (hub-and-spoke) organisational models proved effective, confirming adaptability to regional healthcare structures. The integration of smoking cessation services, the presence of dedicated screening professionals, and multidisciplinary case management were key to the programme’s success.
The study highlights the potential of lung cancer screening as a dual preventive tool—simultaneously enabling early tumour detection and promoting smoking cessation. These findings provide a strong foundation for the development of a national lung cancer screening programme in Italy, aimed at reducing mortality, ensuring equity of access, and improving population health outcomes.

Introduzione - Il carcinoma polmonare rappresenta tuttora la principale causa di mortalità oncologica a livello mondiale. La diagnosi precoce mediante tomografia computerizzata a basso dosaggio (LDCT) ha dimostrato di ridurre significativamente la mortalità nei soggetti ad alto rischio. Il progetto pilota CCM-ITALUNG2 è stato concepito per valutare la fattibilità, i modelli organizzativi, la performance diagnostica e l’integrazione di percorsi di disassuefazione dal fumo nell’ambito di un programma organizzato di screening polmonare con LDCT, coordinato dall’Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica (ISPRO) e dal Ministero della Salute.
Materiali e Metodi - Tra novembre 2022 e maggio 2024, cinque centri italiani hanno partecipato al reclutamento di soggetti di età compresa tra 55 e 75 anni, fumatori o ex-fumatori (≥25 pack-years, cessazione ≤10 anni). Tutti i partecipanti hanno eseguito una LDCT di baseline con dose di radiazioni <1,5 mSv e ricostruzione iterativa per ottimizzare la qualità dell’immagine. La classificazione dei noduli è stata effettuata secondo i criteri Lung-RADS v1.1. È stato implementato un programma di garanzia della qualità radiologica in accordo con le raccomandazioni dell’Italian College of Thoracic Radiology (ICTR) e della European Society of Thoracic Imaging (ESTI). L’analisi statistica ha previsto l’uso del test del chi-quadro per le variabili categoriche e delle mediane con intervalli interquartili per le variabili continue non normalmente distribuite. È stato inoltre applicato retrospettivamente il modello di rischio PLCOall2014 per stimare la probabilità di carcinoma polmonare a 6 anni.
Risultati - Complessivamente, 1.971 soggetti sono stati invitati o si sono autocandidati; 1.144 sono stati arruolati ed hanno eseguito la LDCT di baseline, con un tasso di adesione del 58%. Tra i non partecipanti, il 49,1% è risultato non eleggibile. Presso il Centro di Massa sono stati reclutati 85 partecipanti (età mediana 63 anni; 47,1% donne; mediana di 50 pack-years; 26,2% con BPCO; 20% con familiarità per tumore polmonare).
Le strategie di invito proattive, in particolare quelle condotte dai Medici di Medicina Generale, si sono dimostrate più efficaci nel raggiungere soggetti ad alto rischio, mentre l’autocandidatura ha prevalentemente attratto individui a rischio minore. L’integrazione di modalità di reclutamento diversificate ha migliorato sia l’efficienza che l’equità di accesso.
Il Centro di Massa ha registrato la massima aderenza al follow-up (100%) e il più alto tasso di accettazione all’invio ai Centri Antifumo (85%), rispetto all’83,4% e 38,5% nella coorte complessiva. La consulenza breve per la cessazione è stata fornita al 97,3% dei fumatori attuali.
Alla baseline, il 70,6% degli esami LDCT è risultato negativo (Lung-RADS 1–2) e il 29,4% indeterminato (Lung-RADS 3–4), senza casi positivi. Nella coorte complessiva sono stati diagnosticati 19 tumori polmonari (DR = 1,57%), il 77,8% in stadio precoce (I–II), prevalentemente adenocarcinomi. Il tasso di falsi positivi (7,5%) si è mantenuto basso.
I reperti incidentali sono stati riscontrati nel 10,8% dei partecipanti. A Massa, il 75% presentava calcificazioni coronariche (CAC), severe nel 31,6%, e il 34,6% enfisema polmonare.
Conclusioni - Il progetto CCM-ITALUNG2 dimostra la fattibilità di un programma di screening polmonare organizzato, integrato e garantito da controlli di qualità nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. Entrambi i modelli organizzativi, centralizzato e decentralizzato, si sono dimostrati efficaci e adattabili alle diverse strutture regionali. L’integrazione del percorso di cessazione dal fumo, la presenza di operatori dedicati e la gestione multidisciplinare dei casi rappresentano elementi chiave di successo.
Lo screening polmonare emerge così come uno strumento di prevenzione “a doppia azione”, in grado di coniugare diagnosi precoce e contrasto alla principale causa prevenibile di mortalità. I risultati forniscono le basi per l’implementazione di un futuro programma nazionale di screening del tumore del polmone, volto a ridurre la mortalità, promuovere l’equità di accesso e migliorare gli esiti di salute della popolazione.
File