Tesi etd-10162025-200659 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
BADARI, LUCA
URN
etd-10162025-200659
Titolo
Ruolo della proteina Pru p7 nelle allergie alimentari
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
ALLERGOLOGIA ED IMMUNOLOGIA CLINICA
Relatori
relatore Prof.ssa Puxeddu, Ilaria
Parole chiave
- allergia alimentare
- pesca
- pru p7
- rosaceae
Data inizio appello
03/11/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’allergia alla pesca rappresenta una delle principali cause di allergia alimentare in Europa, specialmente nei paesi dell’area mediterranea. Il meccanismo immunologico principalmente coinvolto nelle reazioni di ipersensibilità alla pesca è quello mediato dalle IgE specifiche responsabili della degranulazione mastocitaria. Le reazioni sono principalmente classificate come immediate (entro 1 ora) e si presentano con un’elevata variabilità clinica, con manifestazioni che spaziano dalla sindrome orale allergica (SOA) alle reazioni sistemiche anche anafilattiche potenzialmente gravi (shock anafilattico). Tra i componenti molecolari coinvolti i maggiori responsabili della pesca sono allergeni cross-reattivi appartenenti alla famiglia delle LTPs, PR-10 e profilline. Sulla base del profilo di sensibilizzazione le reazioni possono essere gravi e richiedere prescrizione di adrenalina auto iniettabile. Questi allergeni sono stati ampiamente studiati e caratterizzati.
Negli ultimi anni, l’identificazione della proteina Pru p 7, appartenente alla famiglia delle gibberellin-regulated proteins (GRP), ha contribuito ad ampliare la comprensione dei meccanismi immunologica coinvolti nelle allergie alla pesca soprattutto nei casi in cui non è stato identificato il componente molecolare trigger della reazione. Gli studi di caratterizzazione molecolare hanno permesso di definire la Pru p 7 come resistente al calore, alla digestione e pertanto potenzialmente responsabile di reazioni di ipersensibilità gravi. Dato rilevante è che il Pru p 7 è cross-reattivo con allergeni dei pollini di Cupressaceae, delineando la cosiddetta “sindrome pesca-cipresso”. Vista la recente identificazione e caratterizzazione di questo componente allergenico della pesca, è possibile identificare la sensibilizzazione verso tale proteina solo da poco tempo e attualmente dati clinici di rilevanza della diagnostica per Pru p 7 sono limitati.
Lo scopo di questa tesi è quello di valutare l’esperienza del nostro centro sul Pru p 7 e l’appropriatezza della ricerca del profilo di sensibilizzazione verso questo allergene. Presso l’ambulatorio di UO ImmunoAllergologia della AOUP abbiamo valutato 15 pazienti con reazione di ipersensibilità immediata dopo ingestione di pesca o mela in cui è stata valuta eventuale sensibilizzazione verso Pru p7. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a raccolta dei dati anamnestici in particolare sul tipo di reazione dopo ingestione dell’alimento e sintomi e/o segni di altre allergie concomitanti. Sono stati inoltre sottoposti a test in-vivo (SPT e/o PbP) con estratti allergenici o componenti dell’alimento fresco e processato. Successivamente i pazienti sono stati sottoposti al dosaggio delle IgE specifiche per l’alimento culprit (pesca e/o mela) e per componenti molecolari quali Pru p3, Pru p1, Pru p4 e Pru p7. Dei 15 pazienti valutati, 7 erano di sesso maschile e 8 femminile, di età media 46 anni (range 19-68). Il 93% dei pazienti presentavano almeno una allergia respiratoria, in particolare Rinite Allergica nel 86.7% e Asma Allergico nel 33.3%. Tra i pazienti con allergia respiratori la prevalenza era di un profilo di poli-sensibilizzazione del 40% risultato sensibilizzato ai pollini di cipresso. Dal punto di vista clinico, 8 su 15 pazienti hanno presentato una reazione dopo ingestione di pesca (Sindrome Orale Allergica, Orticaria-angioedema), 4 dopo ingestione di solo mela e 2 ad entrami i frutti della famiglia delle rosacee. Il pannello delle allergie alimentari testati mediante SPT includevano pesca LTP e mela ma non gli agrumi e la melagrana, alimenti potenzialmente contenenti Pru p7. Tra i 10 pazienti con reazione immediata alla pesca abbiamo riscontrato sensibilizzazione ad LTP mediante SPT e/o IgE specifiche per Pru p3 in 4 (40%) a Pru p1 in 2 (20%), Pru p 4 in 2 (20%) e in un solo paziente è stato possibile riscontrare la positività al Pru p7. Nella nostra analisi è emerso che questo paziente presentava sensibilizzazione solo al Pru p 7 ma non al Pru p1 nè a Pru p4 e non ha presentato sensibilizzazione alla mela. Dato interessante è che tale paziente è risultato sensibilizzato all’arancia mediante PbP senza quadro di allergia alimentare verso gli agrumi. Non è stato testato la melagrana per mancanza di diagnostica allergologica.
Dal nostro studio è emerso che la diagnostica attuale ha permesso di identificare solo in un caso la sensibilizzazione verso Pru p7, paziente che ha presentato una reazione non grave e classificata come non anafilattica (grado 1-2). Nel work-up allergologico risulta pertanto necessario identificare il corretto profilo clinico e sierologico del paziente per cui la diagnostica per Pru p7 potrebbe avere una rilevanza clinica e prognostica.
Negli ultimi anni, l’identificazione della proteina Pru p 7, appartenente alla famiglia delle gibberellin-regulated proteins (GRP), ha contribuito ad ampliare la comprensione dei meccanismi immunologica coinvolti nelle allergie alla pesca soprattutto nei casi in cui non è stato identificato il componente molecolare trigger della reazione. Gli studi di caratterizzazione molecolare hanno permesso di definire la Pru p 7 come resistente al calore, alla digestione e pertanto potenzialmente responsabile di reazioni di ipersensibilità gravi. Dato rilevante è che il Pru p 7 è cross-reattivo con allergeni dei pollini di Cupressaceae, delineando la cosiddetta “sindrome pesca-cipresso”. Vista la recente identificazione e caratterizzazione di questo componente allergenico della pesca, è possibile identificare la sensibilizzazione verso tale proteina solo da poco tempo e attualmente dati clinici di rilevanza della diagnostica per Pru p 7 sono limitati.
Lo scopo di questa tesi è quello di valutare l’esperienza del nostro centro sul Pru p 7 e l’appropriatezza della ricerca del profilo di sensibilizzazione verso questo allergene. Presso l’ambulatorio di UO ImmunoAllergologia della AOUP abbiamo valutato 15 pazienti con reazione di ipersensibilità immediata dopo ingestione di pesca o mela in cui è stata valuta eventuale sensibilizzazione verso Pru p7. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a raccolta dei dati anamnestici in particolare sul tipo di reazione dopo ingestione dell’alimento e sintomi e/o segni di altre allergie concomitanti. Sono stati inoltre sottoposti a test in-vivo (SPT e/o PbP) con estratti allergenici o componenti dell’alimento fresco e processato. Successivamente i pazienti sono stati sottoposti al dosaggio delle IgE specifiche per l’alimento culprit (pesca e/o mela) e per componenti molecolari quali Pru p3, Pru p1, Pru p4 e Pru p7. Dei 15 pazienti valutati, 7 erano di sesso maschile e 8 femminile, di età media 46 anni (range 19-68). Il 93% dei pazienti presentavano almeno una allergia respiratoria, in particolare Rinite Allergica nel 86.7% e Asma Allergico nel 33.3%. Tra i pazienti con allergia respiratori la prevalenza era di un profilo di poli-sensibilizzazione del 40% risultato sensibilizzato ai pollini di cipresso. Dal punto di vista clinico, 8 su 15 pazienti hanno presentato una reazione dopo ingestione di pesca (Sindrome Orale Allergica, Orticaria-angioedema), 4 dopo ingestione di solo mela e 2 ad entrami i frutti della famiglia delle rosacee. Il pannello delle allergie alimentari testati mediante SPT includevano pesca LTP e mela ma non gli agrumi e la melagrana, alimenti potenzialmente contenenti Pru p7. Tra i 10 pazienti con reazione immediata alla pesca abbiamo riscontrato sensibilizzazione ad LTP mediante SPT e/o IgE specifiche per Pru p3 in 4 (40%) a Pru p1 in 2 (20%), Pru p 4 in 2 (20%) e in un solo paziente è stato possibile riscontrare la positività al Pru p7. Nella nostra analisi è emerso che questo paziente presentava sensibilizzazione solo al Pru p 7 ma non al Pru p1 nè a Pru p4 e non ha presentato sensibilizzazione alla mela. Dato interessante è che tale paziente è risultato sensibilizzato all’arancia mediante PbP senza quadro di allergia alimentare verso gli agrumi. Non è stato testato la melagrana per mancanza di diagnostica allergologica.
Dal nostro studio è emerso che la diagnostica attuale ha permesso di identificare solo in un caso la sensibilizzazione verso Pru p7, paziente che ha presentato una reazione non grave e classificata come non anafilattica (grado 1-2). Nel work-up allergologico risulta pertanto necessario identificare il corretto profilo clinico e sierologico del paziente per cui la diagnostica per Pru p7 potrebbe avere una rilevanza clinica e prognostica.
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| Tesi_Bad....2025.pdf | 4.88 Mb |
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