Tesi etd-10162025-200209 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
SALVINI, LORENZO
URN
etd-10162025-200209
Titolo
Esperienza di un Piano Mirato di Prevenzione sul rischio cancerogeno professionale: interventi sulla sorveglianza sanitaria nel comparto della lavorazione del legno
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA DEL LAVORO
Relatori
relatore Prof. Foddis, Rudy
correlatore Dott.ssa Simonini, Silvia
correlatore Dott.ssa Simonini, Silvia
Parole chiave
- health surveillance
- nasopharyngeal cancers
- occupational carcinogenic risk
- piano mirato di prevenzione
- polveri di legno
- rischio cancerogeno professionale
- sinonasal cancers
- sorveglianza sanitaria
- tumori del rinofaringe
- tumori naso-sinusali
- wood dust
Data inizio appello
03/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/11/2095
Riassunto
Le polveri di legno, generate durante le varie tipologie di lavorazione meccanica del materiale, rappresentano un fattore di rischio occupazionale ben noto in medicina del lavoro.
L’esposizione a polveri di legno è correlata non solo ad un ampio spettro di patologie non neoplastiche (patologie cutanee e respiratorie da imputarsi agli effetti irritativi ed allergizzanti delle polveri), ma anche all’insorgenza di patologie tumorali come i tumori naso-sinusali (TuNS) ed i tumori del rinofaringe (NPC), soprattutto in caso di lavorazione di “legni duri”.
La normativa italiana ha incluso le polveri di legno duro tra gli agenti cancerogeni professionali (Titolo IX, capo II, D.Lgs. 81/08) e stabilito un valore limite di esposizione professionale (VLEP) pari a 2 mg/m³ per la frazione inalabile (allegato XLIII, D.Lgs. 81/08), da applicarsi anche in caso di miscela con polveri di legno tenero. Il decreto impone la valutazione periodica delle esposizioni, l’adozione di misure tecniche e organizzative di contenimento del rischio, nonché una sorveglianza sanitaria mirata.
Nel contesto della Regione Liguria, il Piano Regionale di Prevenzione 2021-2025 ha individuato il rischio cancerogeno da polveri di legno tra le priorità regionali, con specifico riferimento al territorio dell’ASL5, caratterizzato da una diffusa presenza di falegnamerie artigiane e imprese legate alla cantieristica navale. In particolare, il Piano Mirato di Prevenzione (PMP) affidato all’ASL5 si è proposto di sensibilizzare le realtà territoriali, promuovere e diffondere buone pratiche in tema di salute e sicurezza all’interno del comparto ed infine di intervenire con controlli ispettivi in un campione selezionato di aziende.
Questa tesi si propone di analizzare quanto emerso nell’ambito del PMP relativamente all’attività del medico competente nelle aziende operanti nel settore della lavorazione del legno, approfondendo in particolare le diverse strategie di sorveglianza sanitaria intraprese e la diversa interpretazione del ruolo di figura consulenziale del datore di lavoro.
L’esposizione a polveri di legno è correlata non solo ad un ampio spettro di patologie non neoplastiche (patologie cutanee e respiratorie da imputarsi agli effetti irritativi ed allergizzanti delle polveri), ma anche all’insorgenza di patologie tumorali come i tumori naso-sinusali (TuNS) ed i tumori del rinofaringe (NPC), soprattutto in caso di lavorazione di “legni duri”.
La normativa italiana ha incluso le polveri di legno duro tra gli agenti cancerogeni professionali (Titolo IX, capo II, D.Lgs. 81/08) e stabilito un valore limite di esposizione professionale (VLEP) pari a 2 mg/m³ per la frazione inalabile (allegato XLIII, D.Lgs. 81/08), da applicarsi anche in caso di miscela con polveri di legno tenero. Il decreto impone la valutazione periodica delle esposizioni, l’adozione di misure tecniche e organizzative di contenimento del rischio, nonché una sorveglianza sanitaria mirata.
Nel contesto della Regione Liguria, il Piano Regionale di Prevenzione 2021-2025 ha individuato il rischio cancerogeno da polveri di legno tra le priorità regionali, con specifico riferimento al territorio dell’ASL5, caratterizzato da una diffusa presenza di falegnamerie artigiane e imprese legate alla cantieristica navale. In particolare, il Piano Mirato di Prevenzione (PMP) affidato all’ASL5 si è proposto di sensibilizzare le realtà territoriali, promuovere e diffondere buone pratiche in tema di salute e sicurezza all’interno del comparto ed infine di intervenire con controlli ispettivi in un campione selezionato di aziende.
Questa tesi si propone di analizzare quanto emerso nell’ambito del PMP relativamente all’attività del medico competente nelle aziende operanti nel settore della lavorazione del legno, approfondendo in particolare le diverse strategie di sorveglianza sanitaria intraprese e la diversa interpretazione del ruolo di figura consulenziale del datore di lavoro.
File
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Tesi non consultabile. |
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