Tesi etd-10162025-170111 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
SCHIFINO, MARIAPAOLA
URN
etd-10162025-170111
Titolo
Un approccio biomarker-driven alla diagnosi differenziale delle neuropatie ereditarie: il ruolo della Risonanza Magnetica muscolare
Dipartimento
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Corso di studi
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE
Relatori
relatore Prof.ssa Battini, Roberta
correlatore Dott.ssa Astrea, Guja
correlatore Dott.ssa Astrea, Guja
Parole chiave
- biomarker
- neuropatie ereditarie
- risonanza magnetica muscolare
Data inizio appello
05/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/11/2028
Riassunto
Quando la trasmissione neuromuscolare si interrompe o risulta compromessa, anche azioni quotidiane apparentemente elementari – come camminare, afferrare un oggetto o sorridere – possono diventare difficoltose o addirittura impossibili, con un impatto rilevante sulla qualità di vita di adulti e bambini. Tali condizioni si osservano nelle patologie del sistema neuromuscolare, che comprendono, tra le altre, le neuropatie e i disordini muscolari primari La diagnosi differenziale tra queste forme può risultare complessa, soprattutto nelle fasi iniziali o in presenza di quadri clinici atipici, nonostante la disponibilità di numerosi strumenti diagnostici.
In questo scenario, la risonanza magnetica muscolare si è affermata come metodica non invasiva di grande utilità per la caratterizzazione dei pattern lesionali, fornendo un contributo significativo al percorso diagnostico e orientando le successive indagini genetiche.
Sebbene l’impiego della risonanza magnetica muscolare sia ormai consolidato nello studio delle miopatie e delle distrofie muscolari, il suo utilizzo nelle forme neurogene ereditarie – in particolare a esordio pediatrico – rimane ancora poco approfondito. Lo studio proposto intende analizzare retrospettivamente le immagini muscolari degli arti inferiori di pazienti con neuropatie geneticamente determinate, confrontandole con quelle di soggetti affetti da miopatie e distrofie muscolari, con l’obiettivo di individuare pattern distintivi e potenziali biomarcatori. Tali elementi potrebbero favorire una diagnosi più precoce e mirata e, in prospettiva, contribuire allo sviluppo di approcci terapeutici maggiormente personalizzati
In questo scenario, la risonanza magnetica muscolare si è affermata come metodica non invasiva di grande utilità per la caratterizzazione dei pattern lesionali, fornendo un contributo significativo al percorso diagnostico e orientando le successive indagini genetiche.
Sebbene l’impiego della risonanza magnetica muscolare sia ormai consolidato nello studio delle miopatie e delle distrofie muscolari, il suo utilizzo nelle forme neurogene ereditarie – in particolare a esordio pediatrico – rimane ancora poco approfondito. Lo studio proposto intende analizzare retrospettivamente le immagini muscolari degli arti inferiori di pazienti con neuropatie geneticamente determinate, confrontandole con quelle di soggetti affetti da miopatie e distrofie muscolari, con l’obiettivo di individuare pattern distintivi e potenziali biomarcatori. Tali elementi potrebbero favorire una diagnosi più precoce e mirata e, in prospettiva, contribuire allo sviluppo di approcci terapeutici maggiormente personalizzati
File
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La tesi non è consultabile. |
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