• emorragia intracranica
• terapia anticoagulante orale
• trauma cranico lieve

La casistica del trauma cranico lieve, specie della fascia anziana della popolazione globale, è in continua crescita. Ad oggi, non esistono chiare ed univoche linee guida che possano guidare il clinico nel processo di decision-making relativo alla gestione e al percorso diagnostico di questi pazienti nè scores predittivi di rischio emorragico specifici. Comunemente, si ritiene che le terapie che interferiscano con il processo coagulativo possano aumentare il rischio di sanguinamento nei pazienti vittime di trauma cranico lieve, ma studi recenti dimostrano invece come la terapia con anticoagulanti orali diretti (DOACs) non sia un predittore di rischio emorragico aumentato in questa casistica. Con questa tesi, abbiamo provato a confrontare le diverse regole decisionali esistenti nell'ambito del trauma cranico lieve in DOAC e a proporre un nuovo nomogramma di rischio, HERO-M (Hemorrhage Estimate Risk in Oral anticoagulation therapy for Mild traumatic brain injury) tramite uno studio di validazione retrospettivo multicentrico.