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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10162024-094736


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
SERPA, MADDALENA
URN
etd-10162024-094736
Titolo
Sintesi di analoghi della floretina come potenziali agenti terapeutici per il trattamento del diabete
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Prof.ssa Taliani, Sabrina
relatore Dott.ssa Baglini, Emma
Parole chiave
  • Diabete
  • DMT1
  • DMT2
  • Floretina
  • Florizina
Data inizio appello
06/11/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/11/2027
Riassunto
Il diabete mellito (DM) è una patologia caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue, condizione che si identifica, infatti, anche con il termine di “iperglicemia”.
In particolare, il diabete può essere classificato in diabete di tipo 1 (TDM1), malattia autoimmune causata dalla distruzione delle cellule b pancreatiche, diabete di tipo 2 (TDM2), che si instaura solitamente sullo sfondo di una resistenza insulinica, e altre forme di diabete come, ad esempio, quello gestazionale o indotto da farmaci.
Le forme maggiormente diffuse risultano essere il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2. I farmaci attualmente disponibili per il trattamento del diabete sono: biguanidi, tiazolidinedioni, sulfaniluree, glinidi, inibitori dell’alfa-glucosidasi, inibitori della dipeptil-peptidasi 4, agonisti del GLP1, glifozine e insulina, quest’ultima viene principalmente utilizzata in pazienti affetti da TDM1, mentre le altre classi di farmaci sono principalmente destinate ai pazienti affetti da TDM2.
Le glifozine sono una classe di farmaci piuttosto recente che si comportano da inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio . Il loro sviluppo si basa sulla identificazione della floretina, diidrocalcone che si trova in abbondanza nelle mele. In particolare, la floretina si ottiene a partire dal suo glucoside florizina, il quale viene idrolizzato ad opera della lattasi idrolasi in floretina e glucosio. Grazie a numerosi studi, è stato dimostrato che la florizina è in grado inibire il sistema di trasporto sodio-glucosio SGLT1 a livello intestinale, bloccando l’assorbimento di glucosio. Essa si identifica come il primo inibitore SGLT, non solo in grado di inibire SGLT1, ma anche SGLT2 determinando un aumento dell’escrezione urinaria di glucosio. Tuttavia, nonostante la floretina rappresenti un’interessante strategia terapeutica nel trattamento del T2DM, sono state riscontrate criticità nella sua somministrazione orale data la sua bassa biodisponibilità, che si traduce quindi in uno scarso assorbimento sistemico.
L’obiettivo del presente lavoro di tesi è stato quello di sintetizzare nuovi possibili analoghi della floretina con attività antidiabetica, che possiedano una migliore farmacocinetica e minori effetti collaterali. In particolare, i derivati sviluppati sono stati progettati secondo un classico approccio di medicinal chemistry di irrigidimento strutturale introducendo come scaffold l’indolo, “privileged scaffold” per la drug discovery.
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