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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10152024-173951


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
SPELTA, ANDREA
URN
etd-10152024-173951
Titolo
Bartolomeo Vivarini
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Farinella, Vincenzo
Parole chiave
  • Bartolomeo Vivarini
Data inizio appello
07/02/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/02/2095
Riassunto
La tesi si intitola “Bartolomeo Vivarini” e tratta della vita, le opere e il percorso artistico-creativo dell’artista nato a Murano Bartolomeo Vivarini, facente parte di una famiglia di pittori.
La famiglia Vivarini era padrona di una delle più rinomate botteghe artistiche di Venezia, città in cui era attiva anche la bottega della famiglia Bellini che si contrappose a quella dei Vivarini per diversi anni.
Bartolomeo Vivarini si interessò alla pittura e iniziò il suo percorso artistico negli anni Trenta e quaranta del Quattrocento lavorando e studiando nella bottega del fratello Antonio a Venezia, trasferitosi inizialmente nella città lagunare per lavorare il vetro, nella quale ci lavorò successivamente anche il nipote Alvise.
La prima vera attestazione di attività pittorica di Bartolomeo Vivarini la riscontriamo nel 1450 grazie al lavoro per la Certosa di Bologna in cui realizzerà il Polittico di San Girolamo al quale lavorò insieme al fratello Antonio, mentre l’ultima opera in cui collaborerà col fratello è il polittico per i minori osservanti di Osimo datato 1464.
Bartolomeo Vivarini avrà come grande punto di riferimento per tutta la sua carriera artistica il maestro Andrea Mantegna, il quale cercherà di emulare per gran parte della sua vita senza però riuscire a toccare quelle vette di eccellenza.
Nonostante la forte influenza di Andrea Mantegna, Bartolomeo Vivarini riuscì comunque a costruirsi un suo stile unico e personale costituendo una sua cifra stilistica che diverrà il suo marchio di fabbrica per un trentennio circa.
L’ultima attestazione artistica di Bartolomeo Vivarini la ritroviamo in un trittico per la chiesa di Torre Baldone risalente al 1491, morirà nel 1498.
Bartolomeo Vivarini è da considerare come un ponte tra la corrente gotica veneziana e le nuove idee rinascimentali che si iniziarono a sviluppare nel corso del Quattrocento, dato che nelle sue opere possiamo riscontrare tratti tipici di entrambi questi movimenti artistici.
Le composizioni di Bartolomeo Vivarini seguono un ordine preciso e rigoroso ovvero si ha una chiara organizzazione dello spazio pittorico mostrando una sintesi di equilibrio e armonia, in più si denota una forte conoscenza dei principi prospettici.
Oltre ad Andrea Mantegna, un’altra grande influenza sul lavoro di Bartolomeo Vivarini la dobbiamo a Francesco Squarcione che faceva dello studio e dell’imitazione degli antichi uno dei suoi marchi di fabbrica e un tratto saliente delle sue opere, Vivarini entrò in contatto con Squarcione a Padova.
Questa tesi oltre che seguire il percorso artistico di Bartolomeo Vivarini dandone un’approfondita analisi della sua vita e delle sue opere più importanti, si interessa anche di analizzare e sviscerare il contesto storico e culturale nel quale Vivarini ha operato e prodotto i suoi lavori.
Infatti, Bartolomeo Vivarini ha lavorato a Venezia, dove risiedeva la bottega Vivarini in contrapposizione all’altra grande bottega veneziana che era quella della famiglia Bellini, e ha anche lavorato a Padova dove è venuto a contatto con Francesco Squarcione.
A Padova Bartolomeo Vivarini poté anche venire in contatto con Donatello, che arrivò in città per dei lavori, e questo fu possibile grazie ai contatti che la città veneta intraprese con Firenze.
In conclusione, in questa tesi si potrà avere una panoramica sulla vita, i lavori e il contesto storico e culturale nel quale lavorò e visse Bartolomeo Vivarini.

This master’s thesis entitled “Bartolomeo Vivarini” and deals with the life, works and artistic-creative path of the artist born in Murano named Bartolomeo Vivarini, part of family painters.
The Vivarini family is the owner of one of the most renowned artistic workshop in Venice, a city in which the Bellini family’s workshop wa salso active, which contrasted with that of the Vivarini for several years.
Bartolomeo Vivarini became interested in painting and began his artistic career in the 1430s and 1440s, working and studyiing in his brother Antonio’s workshop in Venice, having initially moved to the lagoon city to work glass, where his nephew Alvise later also worked.
We find the first real evidence of Bartolomeo Vivarini’s pictorial activity in 1450 thanks to the work for the Certosa di Bologna in which he created the polyptych of San Girolamo on which he worked together with his brother Antonio, while the last work in which he collaborated with his brother is the polyptych for the observant minors of Osimo dated 1464.
Bartolomeo Vivarini will have as a great point of reference for his entire artistic career the master Andrea Mantegna, whom he will try to emulate for much of his life without however being able to reach those peaks of excellence.
Despite the strong infuence of Andrea Mantegna, Bartolomeo Vivarini still managed to build his own unique and personal style, constituting his own stylistic signature that would become his trademark for approximately thirty years.
The last artistic attestation of Bartolomeo Vivarini can be found in a triptych fot the church of Torre Baldone dating back in 149, he died in 1498.
Bartolomeo Vivarini is considered a bridge between the Venetian Gothic current and new Renaissance ideas that began to develop during the fifteenth century, given that in his work we can find typical traits of both these artistic movements.
Bartolomeo Vivarini’s compositions follow a precise and rigorous order, there is a clear organization of the pictorial space showing a synthesis of balance and harmony, furthermore there is strong of knowledge of perspective principles.
In addition to Andrea Mantegna, we owe another great influence on the work of Bartolomeo Vivarini to Francesco Squarcione who made the study and imitation of the ancients one of his trademarks and a salient feature of his works, Vivarini came into contact with Squarcione in Padova.
This thesis, in addition to following the artistic path of Bartolomeo Vivarini, giving an in-depth analysis of his life and his most important works, is also interested in analyzing and dissecting the historical and cultural context in which Vivarini operated and produced his works.
In fact, Bartolomeo Vivarini worked in Venice, where the Vivarini workshop resided as opposed to the other large Venetian workshop which was that of the Bellini family, and he also worked in Padova where he came into contact with Francesco Squarcione.
In Padova Bartolomeo Vivarini wa salso able to come into contact with Donatello, who arrived in the city for some work, and this was possible thanks to the contacts that the Venetian city etablished with Florence.
In conclusion, in this thesis you will be able to have an overview of the life, works and historical and cultural context in which Bartolomeo Vivarini worked and lived.
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