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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10142025-131200


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
OTTINO, PIETRO
URN
etd-10142025-131200
Titolo
Il lungo cammino della ricerca sulle cellule staminali: tra laboratorio, applicazioni cliniche e dibattito pubblico.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTÀ
Relatori
relatore Capocci, Mauro
correlatore Gronda, Roberto
Parole chiave
  • bioetica
  • caso Stamina
  • cellule staminali
  • embriologia
  • Holostem
  • medicina rigenerativa
  • politica
  • scienza e società
Data inizio appello
07/11/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il tema delle cellule staminali ha progressivamente conquistato uno spazio centrale nel dibattito scientifico, etico e politico contemporaneo. Lungi dall’essere un prodotto esclusivo della biologia moderna, la riflessione sulla rigenerazione e sul potenziale autoriparativo degli organismi viventi affonda le sue radici in una lunga tradizione storica, che attraversa la mitologia, la filosofia naturale e le prime sperimentazioni scientifiche. Questa tesi si propone di ripercorrere criticamente l’evoluzione del concetto di rigenerazione cellulare e tissutale, dalla curiosità osservativa dei naturalisti del XVIII secolo fino agli sviluppi più recenti della medicina rigenerativa e della terapia genica, con uno sguardo particolare al contesto italiano e alla vicenda emblematica del caso Stamina e dell’eccellenza del centro di medicina rigenerativa Holostem.
Il primo capitolo analizza l’origine storica della ricerca sulla rigenerazione animale, evidenziando il passaggio da una visione mitologica a una prospettiva scientifica sperimentale. Attraverso figure fondamentali come René Antoine Ferchault de Réaumur Abraham Trembley, Lazzaro Spallanzani, Thomas Hunt Morgan, si mette in luce come la rigenerazione sia stata al centro di un dibattito teorico che ha contribuito alla nascita della biologia moderna. Seguono sezioni dedicate alla teoria cellulare, allo sviluppo dell’embriologia, nelle sue declinazioni comparata e sperimentale, e all’affermarsi della medicina rigenerativa. Quest’ultima viene affrontata dal punto di vista storico e metodologico, partendo dagli studi sui teratomi fino alle prime colture in vitro e agli utilizzi terapeutici pionieristici.
Il secondo capitolo si concentra invece sulle cellule staminali embrionali umane, approfondendone le implicazioni bioetiche e politiche. La scoperta delle cellule staminali embrionali umane da parte di James Thomson nel 1998 ha rappresentato un punto di svolta nella biomedicina contemporanea, aprendo la strada a nuove possibilità terapeutiche e insieme sollevando interrogativi profondi di natura etica, giuridica e politica. Il dibattito internazionale viene analizzato attraverso tre casi emblematici: Stati Uniti, Regno Unito e Italia con un’attenzione particolare al contesto normativo italiano. In quest’ultimo contesto è oggetto di analisi la Legge 40/2004, il ruolo svolto della Corte costituzionale, della comunità scientifica, e dell’Associazione Luca Coscioni, che hanno segnato profondamente la regolamentazione e la percezione pubblica della ricerca con cellule staminali.
Il terzo capitolo affronta invece un piano più critico e contemporaneo, analizzando le distorsioni del discorso pubblico intorno alla medicina rigenerativa, tra illusioni terapeutiche, post-verità e casi controversi. A fianco della dimensione legislativa e istituzionale, è emersa negli ultimi anni una crisi più profonda del rapporto tra scienza e società. L’erosione della fiducia nei confronti del metodo scientifico, favorita da dinamiche mediatiche e logiche di post-verità, ha permesso la diffusione di teorie e pratiche prive di validazione scientifica, ma fortemente radicate nel consenso emozionale e nell’opinione pubblica. In questa cornice si inseriscono fenomeni emblematici come il “metodo Di Bella” e il “caso Stamina”, esempi paradigmatici di come la conoscenza scientifica possa essere distorta o ignorata per fini individuali, politici o economici. Il capitolo si chiude con un esempio virtuoso, quello di Holostem, centro di eccellenza italiano nel campo della medicina rigenerativa, e del suo progetto Holoclar®, fino al caso clinico di Hassan, che rappresenta un importante successo della terapia genica a base di cellule staminali.
Dal punto di vista metodologico, questo lavoro ha seguito un approccio interdisciplinare, incrociando fonti di natura scientifica, storica, bioetica e giuridica. Sono stati utilizzati articoli peer-reviewed, testi accademici, documenti normativi e giurisprudenziali, oltre a materiali divulgativi e testimonianze giornalistiche per la ricostruzione dei casi più recenti.
La presente tesi si propone di analizzare, in una prospettiva storica, le trasformazioni culturali, politiche e istituzionali che hanno accompagnato lo sviluppo della ricerca sulle cellule staminali embrionali, con particolare attenzione al caso italiano. Attraverso un percorso che intreccia scienza e società, si cercherà di comprendere come l’avanzamento della biomedicina abbia sollevato nuove domande di ordine etico e giuridico, sfidando il ruolo della scienza in una società complessa e pluralista. La scelta di affrontare questo tema risponde all’esigenza di fare chiarezza su un ambito della medicina e della biologia in continua evoluzione, spesso oggetto di aspettative smisurate o di letture ideologiche. Comprendere come la medicina rigenerativa sia nata, cresciuta e si sia strutturata nel tempo, tra potenzialità scientifiche, vincoli normativi, dilemmi morali e interessi economici, significa oggi avere uno sguardo critico e consapevole sul rapporto tra scienza e società. Questo lavoro si propone quindi non solo come un’indagine storica e scientifica, ma anche come uno strumento per orientarsi in un dibattito attuale, complesso e tutt’altro che concluso.
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