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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10132025-192935


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (3 anni)
Autore
CASCIANA, MARTA
URN
etd-10132025-192935
Titolo
Correlazione tra malocclusione scheletrica e morfologia del seno frontale: studio retrospettivo su pazienti in età evolutiva
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA PEDIATRICA
Relatori
relatore Dott.ssa Carli, Elisabetta
Parole chiave
  • età evolutiva
  • malocclusione
  • seno frontale
Data inizio appello
05/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/11/2095
Riassunto
In ambito ortodontico, la previsione del pattern di crescita cranio-facciale riveste un’importanza centrale sia nella ricerca sia nella pratica clinica. La crescita cranio-facciale, determinata dall’interazione tra fattori genetici, epigenetici e ambientali, presenta una notevole variabilità individuale, rendendo complessa la previsione del suo andamento nel singolo paziente. Per questo motivo, negli anni, sono state sviluppate numerose metodiche volte a elaborare strumenti predittivi sempre più precisi, utili a guidare le decisioni terapeutiche e a migliorare la prognosi dei trattamenti ortodontici.
Tali metodiche mirano a prevedere, con la massima attendibilità possibile, il pattern di crescita individuale, così da orientare la pianificazione terapeutica ed ottimizzare i risultati clinici. La capacità di anticipare direzione ed entità della crescita non ha solo valore teorico, ma rappresenta un presupposto fondamentale nei casi “borderline”, ossia quei casi che non presentano un’indicazione terapeutica univoca e nei quali le scelte di trattamento possono risultare controverse o variare in base all’evoluzione della crescita. In queste situazioni, disporre di indicatori affidabili è fondamentale per guidare le decisioni cliniche, ridurre l’incertezza e aumentare le probabilità di successo terapeutico.
La ricerca scientifica si è quindi concentrata sull’individuazione di parametri predittivi in grado di fornire informazioni attendibili sulla traiettoria di crescita del paziente. Questi parametri provengono da diversi ambiti di studio: analisi cefalometriche, valutazioni radiografiche della maturazione scheletrica, studi biologici e, più recentemente, ricerche su marcatori genetici e molecolari. Tutti questi approcci condividono l’obiettivo di potenziare la capacità diagnostica e predittiva dell’ortodonzia, favorendo trattamenti sempre più personalizzati.
Negli ultimi anni la letteratura scientifica ha mostrato un crescente interesse per le correlazioni tra anomalie scheletriche e/o dentarie e particolari caratteristiche morfologiche del cranio. Numerosi studi hanno indagato sulla possibile associazione tra alterazioni occlusali o anomalie dentarie (come ad esempio, agenesie, denti sovrannumerari o inclusioni) possano essere associate a specifiche varianti anatomiche craniche.
Un esempio spesso citato è il ponticulus posticus, una variante anatomica dell’arco posteriore dell’atlante, studiata per la possibile correlazione con determinati tipi di malocclusione o con anomalie dentarie.
Più recentemente, la ricerca ortodontica ha rivolto l’attenzione al seno frontale come possibile indicatore morfologico utile nella previsione del pattern di crescita in relazione alle diverse malocclusioni scheletriche.
Il presente studio si propone di effettuare una valutazione morfometrica del seno frontale, al fine di indagare un’eventuale correlazione tra le sue dimensioni e i differenti pattern di crescita riscontrabili nelle malocclusioni scheletriche di I, II e III classe. A tale scopo è stato condotto uno studio retrospettivo su un campione costituito da 237 teleradiografie latero-laterali di pazienti in fase di crescita, afferenti all’Unità Operativa di Odontostomatologia e Chirurgia del Cavo Orale (Ambulatorio di Ortodonzia Pediatrica) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana.
I soggetti inclusi sono stati suddivisi in tre gruppi distinti, corrispondenti alle classi scheletriche I, II e III, sulla base dei parametri diagnostici ottenuti mediante analisi cefalometrica. All’interno di ciascun gruppo è stata inoltre eseguita una stratificazione in base a tre fasce di età predefinite e al sesso (maschile e femminile), con l’obiettivo di garantire un campione omogeneo e rappresentativo della popolazione di riferimento.
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