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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10132025-172819


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
SCHEMBRI, LUCA
URN
etd-10132025-172819
Titolo
Anomalie di origine e decorso della coronaria destra negli adulti: diagnosi e prognosi.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
MALATTIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE
Relatori
relatore Prof. De Caterina, Raffaele
relatore Dott.ssa Gimelli, Alessia
Parole chiave
  • anomalie coronariche
  • coronaria destra
  • interarterioso
  • intramurale
  • ischemia
  • scintigrafia miocardica
  • stress test
Data inizio appello
03/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
03/11/2028
Riassunto
Le anomalie di origine e decorso delle arterie coronarie (AAOCA) rappresentano una rara ma potenzialmente pericolosa causa di ischemia miocardica e morte improvvisa. Tra queste, l’anomalia di origine e decorso della coronaria destra (AAORCA) è la più frequente, ma la sua significatività clinica rimane controversa, in particolare negli adulti. Scopo dello studio è stato valutare la relazione tra caratteristiche anatomiche dell’AAORCA e ischemia inducibile alla scintigrafia miocardica da stress, e analizzare gli outcome clinici in pazienti adulti. Sono stati inclusi 18 soggetti con AAORCA diagnosticata mediante angio-TC coronarica e seguiti presso la Fondazione Toscana Gabriele Monasterio tra il 2011 e il 2025. Tutti sono stati sottoposti a scintigrafia da stress e revisione morfologica dei reperti tomografici, con follow-up clinico. La scintigrafia mostrava un SDS ≥4 nel territorio della coronaria destra nel 61% dei casi. La positività scintigrafica risultava più frequente nei pazienti con decorso interarterioso e/o intramurale. Durante il follow-up non si sono verificati eventi avversi maggiori. Nei pazienti adulti con AAORCA, queste varianti anatomiche si associano più spesso a ischemia inducibile, e la scintigrafia da stress rappresenta uno strumento utile per la valutazione funzionale e la stratificazione del rischio.
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