ETD

• osteoporosi
• sclerosi sistemica

Obiettivi: Considerando i dati limitati e contrastanti riguardanti la prevalenza e i fattori di rischio dell'osteoporosi nella sclerosi sistemica, il nostro obiettivo era valutare un'ampia popolazione di pazienti presso diverse istituzioni italiane.
Materiali e Metodi: È stata indagata la presenza di osteoporosi (OP) in soggetti selezionati casualmente che soddisfano i criteri di classificazione SSc ACR/EULAR 2013 utilizzando un disegno parzialmente retrospettivo. I criteri di esclusione includono gravidanza in corso, cancro, malattie metaboliche delle ossa diverse dall'OP e terapie che interferiscono con la salute delle ossa; le eccezioni sono insufficienza renale cronica, farmaci anti-osteoporotici, glucocorticoidi e inibitori della pompa protonica. L'OP è stata definita come storia di fratture da fragilità (FX) e/o valori di densità minerale ossea (BMD) con punteggi T < -2,5 o punteggi Z < -2,0. La BMD è valutata mediante scansioni DXA effettuate entro 12 mesi dall'arruolamento o eseguite al momento dell'arruolamento. Vengono raccolti dati demografici e antropometrici, stato menopausale, apporto dietetico di calcio, Charlson Comorbidity Index (CCI) e farmaci in uso contemporaneo. La sarcopenia, quando rilevata con il questionario SARC-F+EBM, è valutata con test funzionali come l'hand grip test, il chair stand test e il gait speed. Viene effettuata una caratterizzazione della SSc, comprendente l'età alla diagnosi, la durata della malattia e il danno d’organo. Il danno cumulativo correlato alla SSc è espresso tramite l'Indice di Danno del Scleroderma Clinical Trials Consortium (SCTC-DI).