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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10122025-170626


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
PACIULLI, GIULIA
URN
etd-10122025-170626
Titolo
Sicurezza cardiovascolare dei farmaci inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti (CDK4/6) nella pratica clinica: focus sul prolungamento del tratto QT
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
FARMACOLOGIA E TOSSICOLOGIA CLINICA (non medici)
Relatori
relatore Prof. Fornai, Matteo
relatore Prof. Fogli, Stefano
Parole chiave
  • carcinoma mammario
  • farmaci torsadogenici
  • farmacologo clinico
  • farmacovigilanza
  • inibitori CDK4/6
  • interazioni farmacologiche
  • prolungamento del tratto QT
  • torsione di punta
Data inizio appello
05/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
05/11/2065
Riassunto
Negli ultimi anni, lo scenario terapeutico del carcinoma mammario avanzato/metastatico con recettori ormonali positivi (HR+) e negativo al recettore del fattore di crescita epidermico 2 (HER2–) è stato profondamente modificato dalla disponibilità clinica degli inibitori delle chinasi ciclina-dipendenti 4 e 6 (CDK4/6i). Infatti, la terapia endocrina e più recentemente, i farmaci CDK4/6i palbociclib, ribociclib e abemaciclib, hanno migliorato significativamente la prognosi nelle pazienti con tumore al seno HR+/HER2–. Tali farmaci presentano profili di tossicità distinti, tra cui la cardiotossicità legata al prolungamento dell’intervallo QT e al rischio di torsione di punta (TdP), un’aritmia ventricolare potenzialmente fatale. La tesi affronta, da una prospettiva farmacologica clinica, la problematica del rischio clinico nella pratica clinica relativo all’uso concomitante di questi medicinali con terapie domiciliari in pazienti con comorbidità. Sono riportati, nel testo, i meccanismi fisiopatologici e farmacodinamici che regolano la ripolarizzazione ventricolare e la relazione tra le alterazioni dei canali ionici cardiaci e il prolungamento del tratto QT. Oltre alla descrizione della sindrome del QT lungo congenita (LQTS) e dei diversi fattori di rischio acquisiti (modificabili e non), particolare attenzione è dedicata alle classi di farmaci di uso clinico comune potenzialmente torsadogenici (antiaritmici, antidepressivi, antipsicotici, antimicotici azolici, e antibatterici macrolidi).
Attraverso un’analisi della letteratura scientifica e dei dati di farmacovigilanza, sono discussi i principali fattori di rischio, le interazioni farmacologiche e l’importanza del monitoraggio elettrocardiografico nelle pazienti oncologiche trattate con CDK4/6i e altre terapie concomitanti con l’obiettivo di facilitare la gestione terapeutica di queste pazienti. La personalizzazione delle terapie, fondata su un approccio multidisciplinare e di farmacologia clinica applicata, potrà ridimensionare il rischio clinico correlato alla cardiotossicità iatrogena migliorando l’efficacia dei trattamenti nei pazienti oncologici.
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