Thesis etd-10122021-172127 |
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Thesis type
Tesi di specializzazione (5 anni)
Author
GUARNIERI, IRENE
URN
etd-10122021-172127
Thesis title
FGM e CGM a confronto: valutazione dell'andamento glicemico in un gruppo di bambini e adolescenti con Diabete Mellito di tipo 1
Department
MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE
Course of study
PEDIATRIA
Supervisors
relatore Prof. Peroni, Diego
Keywords
- adolescenti
- bambini
- CGM
- diabete
- FGM
- SAP
- tipo 1
Graduation session start date
02/11/2021
Availability
Withheld
Release date
02/11/2024
Summary
I sensori offrono sia al medico che al paziente e/o al caregiver un’informazione completa e dettagliata sul profilo glicemico rispetto alla sola emoglobina glicata (HbA1c), fornendo misurazioni in tempo reale dei livelli glicemici, e quindi gestire al meglio la terapia insulinica. Le informazioni rese disponibili dai sensori offrono nuovi scenari nella interpretazione dell’andamento del profilo glicemico, dell’inquadramento del fenotipo del paziente diabetico, nell’approccio terapeutico e anche nella definizione di nuovi indicatori di compenso che affiancano l’HbA1c nella gestione della malattia.
In questo studio osservazionale retrospettivo sono stati arruolati 56 pazienti in età evolutiva affetti da DMT1, precedentemente in trattamento con terapia insulinica multiniettiva (MDI) e autocontrollo glicemico capillare, che hanno iniziato il monitoraggio FGM o il monitoraggio CGM, in abbinamento rispettivamente con terapia insulinica MDI e terapia con microinfusore (CSII). I pazienti, afferenti all’ambulatorio di Diabetologia Pediatrica dell’U.O. Pediatria Universitaria, Dipartimento Materno Infantile, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AUOP), sono stati valutati per 4 settimane in tre momenti temporali: nel primo mese di uso dei sensori (T1), al sesto mese (T2) e al dodicesimo mese (T3).
Nel nostro studio si è osservato come sia i pazienti con monitoraggio CGM sia quelli con monitoraggio FGM hanno presentato dopo più di 12 mesi di valutazione, una riduzione media globale statisticamente significativa dell’HbA1c del 4,3%, (p=0,010). Inoltre mettendo a confronto tra di loro questi due gruppi non è stata evidenziata una sostanziale differenza del valore medio di HbA1c che sia sostenuta da significatività statistica (p=0,207).
Nella prosecuzione del nostro studio i 56 soggetti sono stati suddivisi in due gruppi in relazione all’età: bambini di età uguale o inferiore a 12 anni e adolescenti con età superiore a 12 anni. I pazienti sono stati valutati per i valori di HbA1c (%), il BMI (Kg/m2), il fabbisogno insulinico (UI/kg/die) e per gli indici di compenso glicemico ricavati dai sensori.
L’aderenza all’uso di entrambi i tipi di sensori è stata soddisfacente sia da parte dei bambini che degli adolescenti, tuttavia si è osservato nel tempo un più assiduo uso per il sensore FGM (98% al T3) rispetto al CGM (circa 70% al T3) da parte degli adolescenti (p=0,049).
Nella popolazione dei bambini e degli adolescenti non si è osservato una differente variabilità glicemica, in relazione alla glicemia media e al GMI, tra chi era in monitoraggio FGM con terapia multiniettiva rispetto ai pazienti con monitoraggio CGM associato all’uso del microinfusore. In merito al CV i risultati migliori sono stati ottenuti dai bambini del gruppo gruppo CSII-CGM al T1 con CV al 36% con significatività statistica (p=0,046), successivamente al tempo T2 e T3 il CV si mantiene di poco al di sopra del 36%.
L’uso di sensori FGM e CGM ha permesso ai bambini e agli adolescenti di trascorrere meno del 4% del tempo in ipoglicemia. Per i bambini i risultati significativamente migliori di tempo passato in ipoglicemia lieve sono stati raggiunti con il monitoraggio CGM (P=0,001). Inoltre i bambini con FGM sono significativamente più a rischio di ipoglicemia grave (p=0,048). Dal nostro studio quindi si vede come sia più indicato nei bambini il monitoraggio CGM, rispetto al FGM, poiché il primo permette di attivare funzioni di allarme in caso di ipoglicemia inavvertita o per la previsione di ipoglicemia. Mentre si è osservata una simile efficacia del sensore FGM e del sensore CGM nel ridurre il tempo di ipoglicemia lieve e grave nell’adolescente.
Sia per il Time in Range che per il tempo passato nel range di iperglicemia alta nei bambini e negli adolescenti non si è osservata una sostanziale differenza tra l’uso del sensore FGM e CGM. Tuttavia l’uso combinato di CGM e CSSI sembra portare a una riduzione significativa del tempo passato nel range di iperglicemia molto alta (> 250 mg/dl) per i bambini (p=0,03). L’uso dei sensori non sembra modificare il fabbisogno insulinico di bambini e adolescenti Per quanto concerne il BMI, i bambini con monitoraggio CGM e microinfusore hanno beneficiato nel tempo di un aumento ponderale che ha permesso loro di raggiungere un valore medio di normopeso.
In Conclusione, sulla base dei nostri dati, l’uso di sensori FGM o CGM ha permesso un miglior compenso metabolico, in termini di una significativa riduzione dell’HbA1c, rispetto al classico autocontrollo glicemico capillare (SMBG).
Inoltre nei bambini l'uso combinato di microinfusore (CSII) e sensore CGM (sistema Sensor Augmented Pump, SAP) sembra presentare un miglior andamento glicemico, grazie a una maggiore riduzione del tempo trascorso in ipoglicemia lieve e grave, grazie a una tendenza alla riduzione nel tempo passato in iperglicemia grave, e grazie a un migliore variabilità glicemica in termini di coefficiente di variabilità, nonché a modificare positivamente le variabili antropometriche come il BMI.
Per quanto riguarda gli adolescenti, in conclusione, sia l’uso combinato di terapia insulinica somministrata tramite MDI con monitoraggio FGM e che l’uso del microinfusore con monitoraggio CGM hanno portato a un buon andamento glicemico raggiungendo obiettivi glicemici accettabili e sovrapponibili tra i due sensori.
In questo studio osservazionale retrospettivo sono stati arruolati 56 pazienti in età evolutiva affetti da DMT1, precedentemente in trattamento con terapia insulinica multiniettiva (MDI) e autocontrollo glicemico capillare, che hanno iniziato il monitoraggio FGM o il monitoraggio CGM, in abbinamento rispettivamente con terapia insulinica MDI e terapia con microinfusore (CSII). I pazienti, afferenti all’ambulatorio di Diabetologia Pediatrica dell’U.O. Pediatria Universitaria, Dipartimento Materno Infantile, Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana (AUOP), sono stati valutati per 4 settimane in tre momenti temporali: nel primo mese di uso dei sensori (T1), al sesto mese (T2) e al dodicesimo mese (T3).
Nel nostro studio si è osservato come sia i pazienti con monitoraggio CGM sia quelli con monitoraggio FGM hanno presentato dopo più di 12 mesi di valutazione, una riduzione media globale statisticamente significativa dell’HbA1c del 4,3%, (p=0,010). Inoltre mettendo a confronto tra di loro questi due gruppi non è stata evidenziata una sostanziale differenza del valore medio di HbA1c che sia sostenuta da significatività statistica (p=0,207).
Nella prosecuzione del nostro studio i 56 soggetti sono stati suddivisi in due gruppi in relazione all’età: bambini di età uguale o inferiore a 12 anni e adolescenti con età superiore a 12 anni. I pazienti sono stati valutati per i valori di HbA1c (%), il BMI (Kg/m2), il fabbisogno insulinico (UI/kg/die) e per gli indici di compenso glicemico ricavati dai sensori.
L’aderenza all’uso di entrambi i tipi di sensori è stata soddisfacente sia da parte dei bambini che degli adolescenti, tuttavia si è osservato nel tempo un più assiduo uso per il sensore FGM (98% al T3) rispetto al CGM (circa 70% al T3) da parte degli adolescenti (p=0,049).
Nella popolazione dei bambini e degli adolescenti non si è osservato una differente variabilità glicemica, in relazione alla glicemia media e al GMI, tra chi era in monitoraggio FGM con terapia multiniettiva rispetto ai pazienti con monitoraggio CGM associato all’uso del microinfusore. In merito al CV i risultati migliori sono stati ottenuti dai bambini del gruppo gruppo CSII-CGM al T1 con CV al 36% con significatività statistica (p=0,046), successivamente al tempo T2 e T3 il CV si mantiene di poco al di sopra del 36%.
L’uso di sensori FGM e CGM ha permesso ai bambini e agli adolescenti di trascorrere meno del 4% del tempo in ipoglicemia. Per i bambini i risultati significativamente migliori di tempo passato in ipoglicemia lieve sono stati raggiunti con il monitoraggio CGM (P=0,001). Inoltre i bambini con FGM sono significativamente più a rischio di ipoglicemia grave (p=0,048). Dal nostro studio quindi si vede come sia più indicato nei bambini il monitoraggio CGM, rispetto al FGM, poiché il primo permette di attivare funzioni di allarme in caso di ipoglicemia inavvertita o per la previsione di ipoglicemia. Mentre si è osservata una simile efficacia del sensore FGM e del sensore CGM nel ridurre il tempo di ipoglicemia lieve e grave nell’adolescente.
Sia per il Time in Range che per il tempo passato nel range di iperglicemia alta nei bambini e negli adolescenti non si è osservata una sostanziale differenza tra l’uso del sensore FGM e CGM. Tuttavia l’uso combinato di CGM e CSSI sembra portare a una riduzione significativa del tempo passato nel range di iperglicemia molto alta (> 250 mg/dl) per i bambini (p=0,03). L’uso dei sensori non sembra modificare il fabbisogno insulinico di bambini e adolescenti Per quanto concerne il BMI, i bambini con monitoraggio CGM e microinfusore hanno beneficiato nel tempo di un aumento ponderale che ha permesso loro di raggiungere un valore medio di normopeso.
In Conclusione, sulla base dei nostri dati, l’uso di sensori FGM o CGM ha permesso un miglior compenso metabolico, in termini di una significativa riduzione dell’HbA1c, rispetto al classico autocontrollo glicemico capillare (SMBG).
Inoltre nei bambini l'uso combinato di microinfusore (CSII) e sensore CGM (sistema Sensor Augmented Pump, SAP) sembra presentare un miglior andamento glicemico, grazie a una maggiore riduzione del tempo trascorso in ipoglicemia lieve e grave, grazie a una tendenza alla riduzione nel tempo passato in iperglicemia grave, e grazie a un migliore variabilità glicemica in termini di coefficiente di variabilità, nonché a modificare positivamente le variabili antropometriche come il BMI.
Per quanto riguarda gli adolescenti, in conclusione, sia l’uso combinato di terapia insulinica somministrata tramite MDI con monitoraggio FGM e che l’uso del microinfusore con monitoraggio CGM hanno portato a un buon andamento glicemico raggiungendo obiettivi glicemici accettabili e sovrapponibili tra i due sensori.
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