Tesi etd-10102025-181900 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
STABIO, EDOARDO
URN
etd-10102025-181900
Titolo
L'iceberg economico dell'intolleranza al lattosio: un'analisi integrata di costi e impatto sulla qualità della vita in Italia.
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
SCIENZE DELLA NUTRIZIONE UMANA
Relatori
relatore Prof. Trieste, Leopoldo
tutor Dott.ssa Facioni, Maria Sole
tutor Dott.ssa Facioni, Maria Sole
Parole chiave
- burden economico post-diagnosi
- costi diretti e indiretti
- costi sanitari indiretti
- efficienza diagnostica
- iceberg economico
- intolleranza al lattosio
- percorso diagnostico
- politiche di sanità pubblica
- prodotti delattosati
- qualità della vita
Data inizio appello
12/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/11/2028
Riassunto
RIASSUNTO
La tesi è focalizzata sulla quantificazione sistematica del burden economico post-diagnosi per l'Intolleranza al Lattosio (IL) in Italia. Il disegno metodologico ha previsto la somministrazione di un questionario strutturato a n=2.216 soggetti, mirato a rilevare i pattern di acquisto, il consumo (dall'alimento al farmaco/integratore), l’accesso al servizio sanitario e l'impatto sulla qualità della vita. L'analisi operativa è stata calibrata mediante un'indagine parallela sui costi della sanità e dei prezzi degli alimenti sul territorio nazionale.
Il costo diretto medio ricorrente ricavato dall’analisi dei dati attesta l'esistenza di un "Iceberg Economico": la componente alimentare costituisce solo il ~35% della spesa. La massa sommersa include: farmaci e integratori (~21%), sovrapprezzi per vita sociale (~16%), oneri sanitari ricorrenti (~19% visite) e costi dovuti a inefficienze diagnostiche (~9%) quali la ripetizione di esami ufficiali non necessari e l'impiego di test non validati, che generano spreco finanziario, onere logistico e un impatto ecologico indiretto, contribuendo inoltre all'over-testing che aggrava l'accesso ai servizi sanitari.
Per mitigare l'onere finanziario e l'impatto sistemico, i risultati indicano la necessità di razionalizzare il patient-journey clinico, migliorare la distribuzione dei prodotti lactose-free e implementare politiche di sostegno economico mirate.
ABSTRACT
This thesis focuses on the systematic quantification of the post-diagnosis economic burden associated with Lactose Intolerance (IL) in Italy. The methodological design involved administering a structured questionnaire to n=2,216 subjects, aimed at assessing purchasing patterns, consumption (from food to pharmaceuticals/supplements), access to healthcare services, and the impact on quality of life. The operational analysis was calibrated through a parallel investigation of national healthcare costs and food price differentials across the country.
The recurrent average direct cost derived from the data analysis confirms the existence of an "Economic Iceberg": the food component constitutes only approximately 35% of the expenditure. The submerged mass encompasses pharmaceuticals and supplements (~21%), surcharges for social activities (~16%), recurrent healthcare fees (~19% for consultations/exams), and costs attributed to diagnostic inefficiencies (~9%). These expenses, driven by the repetition of non-essential official tests and the use of non-validated screening methods, collectively generate financial waste, logistical burden, and an indirect ecological impact, while simultaneously contributing to over-testing that strains access to public healthcare services.
To mitigate this financial burden and systemic impact, the findings necessitate the rationalization of the clinical patient-journey, the improvement of lactose-free product distribution, and the implementation of targeted economic support policies.
La tesi è focalizzata sulla quantificazione sistematica del burden economico post-diagnosi per l'Intolleranza al Lattosio (IL) in Italia. Il disegno metodologico ha previsto la somministrazione di un questionario strutturato a n=2.216 soggetti, mirato a rilevare i pattern di acquisto, il consumo (dall'alimento al farmaco/integratore), l’accesso al servizio sanitario e l'impatto sulla qualità della vita. L'analisi operativa è stata calibrata mediante un'indagine parallela sui costi della sanità e dei prezzi degli alimenti sul territorio nazionale.
Il costo diretto medio ricorrente ricavato dall’analisi dei dati attesta l'esistenza di un "Iceberg Economico": la componente alimentare costituisce solo il ~35% della spesa. La massa sommersa include: farmaci e integratori (~21%), sovrapprezzi per vita sociale (~16%), oneri sanitari ricorrenti (~19% visite) e costi dovuti a inefficienze diagnostiche (~9%) quali la ripetizione di esami ufficiali non necessari e l'impiego di test non validati, che generano spreco finanziario, onere logistico e un impatto ecologico indiretto, contribuendo inoltre all'over-testing che aggrava l'accesso ai servizi sanitari.
Per mitigare l'onere finanziario e l'impatto sistemico, i risultati indicano la necessità di razionalizzare il patient-journey clinico, migliorare la distribuzione dei prodotti lactose-free e implementare politiche di sostegno economico mirate.
ABSTRACT
This thesis focuses on the systematic quantification of the post-diagnosis economic burden associated with Lactose Intolerance (IL) in Italy. The methodological design involved administering a structured questionnaire to n=2,216 subjects, aimed at assessing purchasing patterns, consumption (from food to pharmaceuticals/supplements), access to healthcare services, and the impact on quality of life. The operational analysis was calibrated through a parallel investigation of national healthcare costs and food price differentials across the country.
The recurrent average direct cost derived from the data analysis confirms the existence of an "Economic Iceberg": the food component constitutes only approximately 35% of the expenditure. The submerged mass encompasses pharmaceuticals and supplements (~21%), surcharges for social activities (~16%), recurrent healthcare fees (~19% for consultations/exams), and costs attributed to diagnostic inefficiencies (~9%). These expenses, driven by the repetition of non-essential official tests and the use of non-validated screening methods, collectively generate financial waste, logistical burden, and an indirect ecological impact, while simultaneously contributing to over-testing that strains access to public healthcare services.
To mitigate this financial burden and systemic impact, the findings necessitate the rationalization of the clinical patient-journey, the improvement of lactose-free product distribution, and the implementation of targeted economic support policies.
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