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La tesi esplora il fenomeno del marketing esperienziale nel contesto del ciclismo, focalizzandosi sull'integrazione crescente di tecnologie IoT (Internet of Things) e sensori nelle esperienze ciclistiche. Il primo capitolo introduce gli IoT e come questi influenzano la pratica ciclistica, discutendo sia dei benefici che delle potenziali dipendenze da strumenti di monitoraggio delle performance. Si esplorano anche le community online come Strava, evidenziando l'effetto sulla motivazione e l'auto-percezione dei ciclisti. Il secondo capitolo analizza il ciclismo amatoriale in Italia, includendo dati sul mercato delle biciclette e l'impatto delle associazioni ciclistiche. Il terzo capitolo approfondisce l'uso di sensori e tecnologie IoT nel ciclismo, esaminando come questi migliorano l'allenamento e la sicurezza stradale, con un focus su dispositivi come ciclocomputer avanzati e piattaforme digitali per l'allenamento indoor e outdoor.
Infine, l'ultimo capitolo analizza i casi studio di tre ciclisti amatoriali, mettendo a fuoco quattro aspetti principali: accessori e componenti utilizzati, senso di comunità, uso di Strava e utilizzo di dispositivi IoT con i sensori. I tre ciclisti rappresentano diversi profili, ciascuno con un approccio unico verso l'attrezzatura, le interazioni sociali e la tecnologia. Ad esempio, il "Caso 1" combina aspetti socievoli con attenzione alla spesa, il "Caso 2" è riservato e parsimonioso ma competitivo, mentre il "Caso 3" investe molto nell'equipaggiamento ed è molto attivo nelle comunità ciclistiche. Le scelte di acquisto riflettono priorità differenti, dalla ricerca di prodotti economici da parte dei casi 1 e 2, all'acquisto di componenti premium nel caso 3. Tutti e tre gli intervistati condividono un forte senso di appartenenza a gruppi ciclistici, pur mantenendo un’individualità nelle uscite. L’applicazione Strava emerge come punto di riferimento comune, usata per monitorare le prestazioni e condividere i risultati.
Questo capitolo mostra come diversi profili di ciclisti amatoriali interpretano e vivono il ciclismo in modi unici, evidenziando variazioni significative nell'approccio a equipaggiamento, socialità e tecnologia.

The thesis explores the phenomenon of experiential marketing in the context of cycling, focusing on the growing integration of IoT (Internet of Things) technologies and sensors in cycling experiences. The first chapter introduces IoT and how it impacts cycling practices, discussing both the benefits and the potential dependence on performance tracking tools. It also explores online communities like Strava, highlighting their effect on cyclists' motivation and self-perception. The second chapter analyzes amateur cycling in Italy, including data on the bicycle market and the role of cycling associations. The third chapter delves into the use of smart sensors and IoT technologies in cycling, examining how they enhance training and road safety, with a focus on devices like advanced cycling computers and digital platforms for indoor and outdoor training.
At the end, the last chapter analyzes the case studies of three amateur cyclists, focusing on four main aspects: the accessories and components used, sense of community, use of Strava, and utilization of IoT devices with sensors. The three cyclists represent different profiles, each with a unique approach toward equipment, social interactions, and technology. For example, "Case 1" combines sociability with a budget-conscious approach, "Case 2" is reserved and frugal but competitive, while "Case 3" invests significantly in equipment and is highly active within cycling communities. Their purchasing choices reflect different priorities, with Cases 1 and 2 seeking affordable products, and Case 3 opting for premium components. All three interviewees share a strong sense of belonging to cycling groups, while maintaining individuality in their outings. The Strava application emerges as a common reference point, used to track performance and share results.
This chapter demonstrates how different profiles of amateur cyclists interpret and experience cycling in unique ways, highlighting significant variations in their approach to equipment, sociality, and technology.