Tesi etd-10092024-221758 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CIPRANI, GIULIA
URN
etd-10092024-221758
Titolo
Chi parlerà per noi.
Il rapporto tra memoria e scrittura nelle poesie sulla Resistenza di Giorgio Caproni, Primo Levi e Franco Fortini
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
ITALIANISTICA
Relatori
relatore Prof.ssa Savettieri, Cristina
Parole chiave
- antropologia
- Franco Fortini
- Giorgio Caproni
- memoria
- Novecento
- poesia
- Primo Levi
- Resistenza
Data inizio appello
08/11/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
Oggetto d'esame del presente lavoro è il rapporto tra memoria e scrittura nelle poesie sulla Resistenza di tre importanti autori della letteratura novecentesca: Primo Levi, Giorgio Caproni e Franco Fortini. Già queste poche righe bastano a sollevare diverse questioni, tra cui, innanzitutto, una di ordine tassonomico. Infatti, che cosa s’intende con “poesie sulla Resistenza”? Esistono altre categorie interpretative, attraverso le quali leggere e confrontare fra loro questo tipo di testi in maniera proficua? In secondo luogo, anche la selezione degli autori merita di essere motivata: infatti, sebbene non abbia alcuna pretesa di esaustività, dal momento che si limita soltanto a un trinomio; perché proprio Levi, Caproni e Fortini? Quali criteri si sono voluti adottare? Infine, la presenza di una parola semanticamente pregnante come “memoria” suscita un interrogativo che è, piuttosto, di tipo ermeneutico, e che impone diverse specificazioni. Prima di tutto perché indica allo stesso tempo una serie di azioni – ossia, quelle di memorizzare, ripensare e rievocare – e un oggetto: ovvero il “ricordo”, “ciò che si è appreso”. Poi, perché la si può intendere con varie accezioni. Se non tutte sono pertinenti al tipo di lavoro svolto, contano però senz’altro i significati di “memoria” come processo psicologico – individuale ma anche sociale – e come patrimonio condiviso di modi di trasmissione del sapere, rappresentazioni culturali e figure simboliche intorno a determinati fatti. Alla luce di queste premesse, lo scopo di questa ricerca non vuole essere né il rinvenimento di principi classificatori né l’individuazione di nuove categorie. Piuttosto, ci si propone di offrire una lettura diversa, antropologica, che sia capace di rendere visibili caratteristiche e strutture rimaste finora invedute o tralasciate, e gettare così nuova luce sui testi scelti, tanto spesso trascurati.
File
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