Tesi etd-10092024-181402 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
MIGNOGNA, MARIANNA
URN
etd-10092024-181402
Titolo
L'anestesia in chirurgia colorettale mininvasiva: l'utilizzo intraoperatorio di un sistema avanzato di insufflazione aspirazione.
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ANESTESIA, RIANIMAZIONE, TERAPIA INTENSIVA E DEL DOLORE
Relatori
relatore Prof. Corradi, Francesco
correlatore Dott.ssa Fava, Giulia
correlatore Dott.ssa Fava, Giulia
Parole chiave
- anestesia
- chirurgia colorettale mininvasiva
- laparoscopia
Data inizio appello
08/11/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/11/2064
Riassunto
Air Seal® è un dispositivo utilizzato come sistema di insufflazione-aspirazione avanzato per gli interventi laparoscopici e robotici, che consente la creazione ed il mantenimento di uno pneumoperitoneo stabile a bassa pressione. Le sue caratteristiche sono l’insufflazione di CO2 in contemporanea all’aspirazione dei fumi chirurgici e il monitoraggio costante della pressione intraddominale, con continua regolazione e conseguente mantenimento della pressione intraperitoneale stessa.
Per questo piccolo studio pilota abbiamo preso in considerazione i pazienti sottoposti a chirurgia colorettale laparoscopica per patologia oncologica, operati all’ospedale San Luca di Lucca nel periodo da aprile a settembre 2024. Tali pazienti sono stati suddivisi in due gruppi di trattamento: un gruppo di studio, in cui è stato utilizzato il dispositivo Air Seal® per la creazione e il mantenimento dello pneumoperitoneo, ad una pressione intraperitoneale di 7-9 mmHg; un gruppo di controllo, in cui sono stati utilizzati i trocar standard per la creazione ed il mantenimento dello pneumoperitoneo, con una pressione intraperitoneale mantenuta a circa 12-15 mmHg.
Fra gli outcome primari abbiamo valutato: le differenze negli indici pressori durante la ventilazione meccanica, misurando le pressioni polmonari intraoperatorie; le variazioni emodinamiche intraoperatorie, monitorando la pressione arteriosa cruenta; le differenze di assorbimento di CO2 utilizzando come surrogato la variazionedi PaCO2 misurata tramite emogasanalisi arteriosa; le variazioni di temperatura corporea tra l’inizio e la fine dell’intervento chirurgico e infine le differenze nel dolore durante il decorso post-operatorio, sia rilevato con scala NRS che tramite la quantificazione degli analgesici parenterali somministrati nelle prime due giornate post-operatorie.
Fra gli outcome secondari, invece, abbiamo valutato: le differenze di durata dell’intervento chirurgico e delle perdite ematiche intraoperatorie; le differenze nei tempi di recupero post-operatorio in termini di giorni per la ripresa dell’alimentazione, della mobilizzazione e della canalizzazione; i tempi di rimozione dei presidi invasivi come catetere vescicale e sondino nasogastrico e se vi è stata differenza nella lenght of stay ospedaliera e dunque se è stata possibile una più precoce dimissione.
Per questo piccolo studio pilota abbiamo preso in considerazione i pazienti sottoposti a chirurgia colorettale laparoscopica per patologia oncologica, operati all’ospedale San Luca di Lucca nel periodo da aprile a settembre 2024. Tali pazienti sono stati suddivisi in due gruppi di trattamento: un gruppo di studio, in cui è stato utilizzato il dispositivo Air Seal® per la creazione e il mantenimento dello pneumoperitoneo, ad una pressione intraperitoneale di 7-9 mmHg; un gruppo di controllo, in cui sono stati utilizzati i trocar standard per la creazione ed il mantenimento dello pneumoperitoneo, con una pressione intraperitoneale mantenuta a circa 12-15 mmHg.
Fra gli outcome primari abbiamo valutato: le differenze negli indici pressori durante la ventilazione meccanica, misurando le pressioni polmonari intraoperatorie; le variazioni emodinamiche intraoperatorie, monitorando la pressione arteriosa cruenta; le differenze di assorbimento di CO2 utilizzando come surrogato la variazionedi PaCO2 misurata tramite emogasanalisi arteriosa; le variazioni di temperatura corporea tra l’inizio e la fine dell’intervento chirurgico e infine le differenze nel dolore durante il decorso post-operatorio, sia rilevato con scala NRS che tramite la quantificazione degli analgesici parenterali somministrati nelle prime due giornate post-operatorie.
Fra gli outcome secondari, invece, abbiamo valutato: le differenze di durata dell’intervento chirurgico e delle perdite ematiche intraoperatorie; le differenze nei tempi di recupero post-operatorio in termini di giorni per la ripresa dell’alimentazione, della mobilizzazione e della canalizzazione; i tempi di rimozione dei presidi invasivi come catetere vescicale e sondino nasogastrico e se vi è stata differenza nella lenght of stay ospedaliera e dunque se è stata possibile una più precoce dimissione.
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