Tesi etd-10092024-174550 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
PUTTI, LUCREZIA
URN
etd-10092024-174550
Titolo
TECNICHE DI PARTOANALGESIA NEUROASSIALE E INDICI DI BENESSERE FETALE: COMBINATA SPINOPERIDURALE vs EPIDURALE
L'esperienza del centro nascite dell'Ospedale San Luca di Lucca 2022-2024
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ANESTESIA, RIANIMAZIONE, TERAPIA INTENSIVA E DEL DOLORE
Relatori
relatore Prof. Corradi, Francesco
correlatore Dott. Silvestri, Davide
correlatore Dott. Silvestri, Davide
Parole chiave
- benessere fetale
- partoanalgesia
- spinoperidurale
Data inizio appello
08/11/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/11/2064
Riassunto
Nel nostro lavoro abbiamo raccolto in modo retrospettivo dati riguardanti travagli di parto avvenuti dal 2022 al 2024 all’Ospedale San Luca di Lucca, allo scopo di rilevare eventuali correlazioni tra tecnica di partoanalgesia impiegata e indici di benessere fetale.
Le tecniche prese in considerazione per il confronto sono quelle più comunemente utilizzate per la partoanalgesia, raccomandate in quanto equiparabili per efficacia e sicurezza materno-fetale dalle Linee Guida dell’ASA Task Forse on Obstetric Anesthesia del 2016: l’analgesia epidurale a bassi dosaggi e l’analgesia combinata spino-epidurale.
L’analgesia epidurale a basso dosaggio è storicamente la tecnica gold-standard per il controllo del dolore in corso di travaglio di parto; la tecnica combinata spino-epidurale è una metodica relativamente più recente che si propone di unire i vantaggi del posizionamento del catetere peridurale e dell’analgesia spinale, in particolar modo la rapidità di insorgenza dell’analgesia, la miglior copertura sacrale e il risparmio di dose totale somministrata di anestetico e oppiaceo a fine travaglio. Nella pratica clinica la tecnica combinata, grazie ai suddetti vantaggi, si sta affermando nei protocolli dei centri nascita. Tuttavia, vigono dei dubbi sulla possibilità di correlazione tra anomalie del battito cardiaco fetale (bradicardia) e la somministrazione intratecale di farmaci, in particolare oppioidi.
In letteratura non vi è consenso a causa della eterogenicità dei protocolli analgesici utilizzati negli studi oggetto di meta-analisi e review sistematiche, e per la complessità del meccanismo fisiopatologico determinante le alterazioni del battito fetale, non ancora del tutto chiarito.
Abbiamo dunque deciso di analizzare i dati del nostro centro nascita, dove vengono utilizzate entrambe le tecniche.
A tale scopo abbiamo suddiviso le pazienti in due gruppi in base alla tecnica di analgesia prescelta, considerando quelle trattate con tecnica epidurale come gruppo di controllo e quelle trattate con tecnica combinata spino-peridurale come gruppo di studio.
Come indici di benessere fetale abbiamo preso in considerazione i tracciati cardiotocografici fetali rilevati nei trenta minuti seguenti l’inizio dell’analgesia; la tipologia di parto effettuato tra parto spontaneo, parto operativo e taglio cesareo; l’Apgar score a 5 minuti dalla nascita e i pH del sangue cordonale arterioso neonatale.
La conclusione che abbiamo potuto trarre dall’analisi statistica dei dati, è che non vi sono differenze statisticamente significative per nessun outcome di quelli presi in considerazione. Le tecniche combinata spino-peridurale ed epidurale sono quindi paragonabili negli outcome di benessere fetale.
Le tecniche prese in considerazione per il confronto sono quelle più comunemente utilizzate per la partoanalgesia, raccomandate in quanto equiparabili per efficacia e sicurezza materno-fetale dalle Linee Guida dell’ASA Task Forse on Obstetric Anesthesia del 2016: l’analgesia epidurale a bassi dosaggi e l’analgesia combinata spino-epidurale.
L’analgesia epidurale a basso dosaggio è storicamente la tecnica gold-standard per il controllo del dolore in corso di travaglio di parto; la tecnica combinata spino-epidurale è una metodica relativamente più recente che si propone di unire i vantaggi del posizionamento del catetere peridurale e dell’analgesia spinale, in particolar modo la rapidità di insorgenza dell’analgesia, la miglior copertura sacrale e il risparmio di dose totale somministrata di anestetico e oppiaceo a fine travaglio. Nella pratica clinica la tecnica combinata, grazie ai suddetti vantaggi, si sta affermando nei protocolli dei centri nascita. Tuttavia, vigono dei dubbi sulla possibilità di correlazione tra anomalie del battito cardiaco fetale (bradicardia) e la somministrazione intratecale di farmaci, in particolare oppioidi.
In letteratura non vi è consenso a causa della eterogenicità dei protocolli analgesici utilizzati negli studi oggetto di meta-analisi e review sistematiche, e per la complessità del meccanismo fisiopatologico determinante le alterazioni del battito fetale, non ancora del tutto chiarito.
Abbiamo dunque deciso di analizzare i dati del nostro centro nascita, dove vengono utilizzate entrambe le tecniche.
A tale scopo abbiamo suddiviso le pazienti in due gruppi in base alla tecnica di analgesia prescelta, considerando quelle trattate con tecnica epidurale come gruppo di controllo e quelle trattate con tecnica combinata spino-peridurale come gruppo di studio.
Come indici di benessere fetale abbiamo preso in considerazione i tracciati cardiotocografici fetali rilevati nei trenta minuti seguenti l’inizio dell’analgesia; la tipologia di parto effettuato tra parto spontaneo, parto operativo e taglio cesareo; l’Apgar score a 5 minuti dalla nascita e i pH del sangue cordonale arterioso neonatale.
La conclusione che abbiamo potuto trarre dall’analisi statistica dei dati, è che non vi sono differenze statisticamente significative per nessun outcome di quelli presi in considerazione. Le tecniche combinata spino-peridurale ed epidurale sono quindi paragonabili negli outcome di benessere fetale.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |