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• dementia
• outcomes
• atrial fibrillation
• mortalità intra-ospedaliera
• pneumonia
• polmonite
• fibrillazione atriale
• age
• in-hospital death
• età
• COVID-19

Introduzione: la pandemia da COVID-19 ha colpito milioni di persone, provocando migliaia di morti. Sono stati studiati i fattori di rischio e i fattori prognostici di outcome peggiore, tra cui l'età avanzata è risultata uno dei principali. Data l'elevata prevalenza di comorbidità in questa popolazione, l'impatto prognostico dell'età rispetto alle singole comorbidità deve ancora essere valutato.
Scopo dello studio: descrivere le caratteristiche di una popolazione affetta da polmonite da Sars-CoV-2 per determinare se una o più comorbidità possano essere associate ad un aumento della mortalità ospedaliera o ad un outcome peggiore.
Materiali e metodi: è stato condotto uno studio di coorte retrospettivo monocentrico, arruolando pazienti di età >18 anni, con diagnosi confermata di polmonite da Sars-CoV-2 e ricoverati in ospedale dal 29 febbraio 2020 al 11 maggio 2020 presso il N.O.A. di Massa. Sono state analizzate le caratteristiche cliniche di base, le comorbidità, le terapie ed il ricorso a supporto ventilatorio intensivo. Sono stati raccolti dati clinici, antropometrici e demografici, dati di laboratorio e trattamenti intraospedalieri. È stata utilizzata l'analisi statistica univariata e multivariata.
Risultati: Tra i 286 pazienti arruolati (M 58%), con un'età media di 78 (65; 85) anni, 93 (32%) sono deceduti. La fibrillazione atriale e la demenza sono risultate associate ad un aumento della mortalità intra-ospedaliera, indipendentemente dall'età e da altre comorbidità (OR 2,26-95% CI 1,07-4,77; p = 0,03 e OR 2,15-95% CI 1,13-4,07; p = 0,02 rispettivamente). Inoltre, i pazienti con fibrillazione atriale e con obesità hanno mostrato un maggior ricorso al supporto intensivo delle vie aeree (OR 2,35-95% CI 1,12-4,93; p = 0,02 e OR 2,93-95% CI 1,58-5,45; p = 0,001 rispettivamente).
Conclusioni: la fibrillazione atriale e la demenza rappresentano fattori di rischio indipendenti per la mortalità intraospedaliera nei pazienti con polmonite da SARS-CoV-2. Questi risultati identificano una popolazione vulnerabile, che potrebbe beneficiare di strategie preventive per migliorarne gli outcomes.

Introduction: The COVID-19 pandemic has affected millions of people, resulting in thousands of deaths. The worst risk factors and outcome indicators were studied, with older age being one of the main ones. Given the high prevalence of comorbidities in this population, the prognostic impact of age relative to individual comorbidities has yet to be evaluated.
Aim of the study: To describe the characteristics of a population affected by Sars-CoV-2 pneumonia to determine whether one or more comorbidities may be associated with an increase in in-hospital mortality or a worse clinical course.
Materials and Methods: A retrospective single-center cohort study was conducted, enrolling patients> 18 years old, with a confirmed diagnosis of Sars-CoV-2 pneumonia and hospitalized from Feb 29, 2020 to May, 11, 2020, at N.O.A. Hospital in Massa. The basic clinical characteristics, comorbidities, current therapies and use of ventilatory support were analyzed. Clinical, anthropometric and demographic data, laboratory data and in-hospital treatments were collected. Univariate and multivariate analysis was used.
Results: Among the 286 enrolled patients (M 58%), with a mean age of 78 (65; 85) years, 93 (32%) died. Atrial fibrillation and dementia were associated with increased in-hospital mortality, regardless of age and other comorbidities (OR 2.26-95% CI 1.07 to 4.77; p = 0.03 and OR 2.15-95% CI 1.13 to 4.07; p = 0.02 respectively). In addition, patients with atrial fibrillation and obesity showed increased use of intensive airway support (OR 2.35-95% CI 1.12 to 4.93; p = 0.02 and OR 2.93-95% CI 1.58 to 5.45; p = 0.001 respectively) .
Conclusions: Atrial fibrillation and dementia were independent risk factors for in-hospital mortality in patients with SARS-CoV-2 pneumonia. These results identify a vulnerable population, which could benefit from preventive strategies to improve its outcome.