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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10082025-192529


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
GIUNTINI, NICOLA
URN
etd-10082025-192529
Titolo
Valutazione microbiologica della cute perilesionale e di biopsie punch in pazienti affetti da idrosadenite suppurativa
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA
Relatori
relatore Prof. Esin, Semih
Parole chiave
  • idrosadenite
  • suppurativa
Data inizio appello
12/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/11/2028
Riassunto
L’idrosadentite suppurativa (HS) è una dermatosi cronica, multifattoriale, progressiva e talora ingravescente, sistemica, autoinfiammatoria e autoimmunitaria. La malattia è caratterizzata da un andamento remittente e recrudescente, da un quadro patologico e clinico polimorfi e da un ragguardevole fardello psicologico, sociale e lavorativo, combinati a un peggioramento nella qualità della vita della persona. È noto che la composizione del microbiota cutaneo varia sensibilmente nell’aggravarsi della malattia. Nonostante ciò, non ci sono dati definitivi circa il ruolo dei batteri nella malattia in esame, anche se sempre più nuove evidenze scientifiche mettono in risalto il loro ruolo nell’esacerbazione e nella formazione di specifiche lesioni istologiche dette tunnel. Questo studio monocentrico, condotto dalla Microbiologia Universitaria di Pisa e dalla Dermatologia della AOU Pisana, mirava a migliorare la comprensione del ruolo microbico nell'eziologia e nella patogenesi dell'HS. Inoltre, è stato studiato il potenziale prognostico di strumenti diagnostici non invasivi come pH-metri e dispositivi di imaging a fluorescenza (Moleculight i:X) al fine di esaminarne la fattibilità nella valutazione dello stato infiammatorio e della colonizzazione batterica delle lesioni dell'HS. I risultati ottenuti dal nostro studio hanno rivelato una colonizzazione dominante dei campioni di lesioni da HS con normale flora commensale cutanea, con variazioni in relazione allo stadio di gravità della malattia (Hurley stage). Questa osservazione è in accordo con lavori precedenti, suggerendo che i batteri commensali possano suscitare risposte infiammatorie in individui geneticamente suscettibili, contribuendo alla patogenesi della malattia. È stata riscontrata anche una correlazione statisticamente significativa tra un pH della lesione superiore a 7,5 e segni clinici di infiammazione, affermando la misurazione del pH come uno strumento non invasivo valido per la valutazione dell'infiammazione della lesione. Inoltre, è stata osservata una correlazione statisticamente positiva tra la fluorescenza rossa e la colonizzazione da Staphylococcus spp, sottolineando il potenziale del dispositivo nell'identificazione di patogeni batterici nelle lesioni da HS. Viedippiù, è stata anche registrata una correlazione statisticamente significativa tra l’emissione di fluorescenza rossa dalle aree di lesione interessate dai prelievi e la colonizzazione da parte di Staphylococcus spp (p value < 0.0139). Infatti, sono 13 su 15 i campioni analizzati con CFU totali di Staphylococcus spp maggiori di 10.000 e presenza di fluorescenza rossa, rilevata con Moleculight i:X. Mentre è solo 1 su 5 i campioni analizzati con CFU totali di Staphyloccoccus spp inferiori a 10.000 che presenta la fluorescenza rossa.
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