Tesi etd-10082025-084522 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
QUERCI, MATILDE
URN
etd-10082025-084522
Titolo
Termoablazione dei noduli tiroidei benigni : indicazioni, tecniche e risultati clinici
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
RADIODIAGNOSTICA
Relatori
relatore Prof. Neri, Emanuele
correlatore Dott. Auci, Alessio
correlatore Dott. Auci, Alessio
Parole chiave
- termoablazione noduli tiroidei benigni
Data inizio appello
08/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
08/11/2095
Riassunto
I noduli tiroidei sono estremamente comuni nella popolazione generale, con una prevalenza stimata tra il 50 ed il 67%, unendo le stime dei dati autoptici ed ecografici[1]. Questi noduli possono avere una natura benigna o maligna, che viene determinata attraverso lo screening ecografico e l’analisi cito-istologica su campioni di agoaspirati e biopsie.
I noduli benigni non necessitano di trattamento, a meno che non determinino effetto massa e compressione delle strutture circostanti, difetti estetici o che presentino una citologia indeterminata con rischio di trasformazione maligna.
In questi casi i trattamenti classici, quali procedure chirurgiche, radio-iodio ed ablazioni con iniezione percutanea di etanolo possono comportare rischi e complicanze per il paziente. Molti pazienti rifiutano quindi di sottoporsi alle procedure di trattamento tradizionali perché temono i rischi delle operazioni rispetto ai benefici che potrebbero trarne. In molti scelgono dunque la sorveglianza attiva tramite periodici follow-up, opzione che spesso lascia il paziente in uno stato di inquietudine o che lo induce a dover convivere con i sintomi compressivi e i difetti estetici legati al nodulo.
Qui entrano in gioco le tecniche mini-invasive della radiologia interventistica ossia la termoablazione dei noduli. In questo studio sono riportati dati inerenti a un pool di pazienti operati al Nuovo Ospedale Apuano di Massa e i risultati ottenuti.
I noduli benigni non necessitano di trattamento, a meno che non determinino effetto massa e compressione delle strutture circostanti, difetti estetici o che presentino una citologia indeterminata con rischio di trasformazione maligna.
In questi casi i trattamenti classici, quali procedure chirurgiche, radio-iodio ed ablazioni con iniezione percutanea di etanolo possono comportare rischi e complicanze per il paziente. Molti pazienti rifiutano quindi di sottoporsi alle procedure di trattamento tradizionali perché temono i rischi delle operazioni rispetto ai benefici che potrebbero trarne. In molti scelgono dunque la sorveglianza attiva tramite periodici follow-up, opzione che spesso lascia il paziente in uno stato di inquietudine o che lo induce a dover convivere con i sintomi compressivi e i difetti estetici legati al nodulo.
Qui entrano in gioco le tecniche mini-invasive della radiologia interventistica ossia la termoablazione dei noduli. In questo studio sono riportati dati inerenti a un pool di pazienti operati al Nuovo Ospedale Apuano di Massa e i risultati ottenuti.
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