Tesi etd-10082024-175029 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BARSANTI, ELISA
URN
etd-10082024-175029
Titolo
Valutazione del dispositivo oscillometrico Pet Trust per la misurazione della pressione arteriosa sistemica nel cane e nel gatto
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof.ssa Tognetti, Rosalba
Parole chiave
- anestesia canina
- anestesia felina
- canine anesthesia
- cardiologia
- cardiology
- comparison
- confronto
- feline anesthesia
- hypertension
- hypotension
- ipertensione
- ipotensione
Data inizio appello
25/10/2024
Consultabilità
Completa
Riassunto
Riassunto
Parole chiave: cardiologia, anestesia, ipertensione, ipotensione, confronto, canina, felina.
Obiettivo e tipologia di studio: studio di tipo prospettico in cui è stata svolta una valutazione dello strumento, effettuando le misurazioni in soggetti coscienti e in soggetti anestetizzati per confrontarli rispettivamente con il dispositivo oscillometrico Vet HDO Monitor (S+B medVET GmbH) e con la metodica diretta mediante cateterismo arterioso.
Materiali e metodi: nella parte dello studio in cui si esegue il confronto tra i due dispositivi oscillometrici, i pazienti reclutati sono stati cani e gatti in visita presso l’ambulatorio di cardiologia. Non ci sono state distinzioni di razza, taglia, sesso ed età: abbiamo ottenuto 3 misurazioni in contemporanea per ogni dispositivo, per ognuno dei 75 pazienti inclusi, ma sono stati scartati dalla statistica i cani di peso < 5 kg e i gatti. Sono stati riportati in una tabella di raccolta i valori di PAS, PAM, PAD e la FC. Nella parte dello studio in cui si confronta il dispositivo PetTrust Plus con la metodica diretta, i pazienti reclutati sono stati cani anestetizzati, sottoposti a procedure chirurgiche presso le sale operatorie dell’ospedale. Anche in questo caso non ci sono state distinzioni di razza, taglia, sesso ed età: dai 18 pazienti reclutati abbiamo ottenuto un totale di 230 misurazioni, sia per la metodica diretta che per lo strumento oscillometrico. Nella tabella di raccolta dati sono stati annotati i valori di PAS, PAM, PAD per ogni metodica, insieme a FC, FR e valore dell’ETCO2.
Risultati: i casi sono stati divisi in base al peso in tre categorie diverse: < 5 kg, 5-20 kg, > 20 kg. Per i pazienti svegli è stata effettuata un’ulteriore sottodivisione in normotesi e ipertesi. Sono stati considerati significativi valori di p < 0,05 e valori di r > 0,70. Valori di ICC > 0,75 sono stati considerati buoni e > 0,90 eccellenti. Nella prima parte dello studio è emerso che entrambi gli strumenti non hanno mostrato una buona ripetibilità (ICC < 0,75, p < .001); inoltre, non è stata rilevata una buona correlazione tra i due strumenti per le misurazioni di PAS (r = 0,41), di PAM (r = 0,48) e di PAD (r = 0,3) sia quando valutate nel complessivo, sia quando valutate nelle sottocategorie di peso o di ipertensione/normotensione, con valori di r sempre < 0,70. Nella seconda parte dello studio è emerso che i valori di PAS sono risultati non concordanti sia quando valutati in base al peso, sia quando valutati nel complesso; nei pazienti con peso < 5 kg è emersa una buona correlazione (r = 0,72) ma questo dato è da verificare. Per i valori di PAM la concordanza è invece risultata adeguata in tutti i gruppi tranne quello dei soggetti con peso < 5 kg, mentre la correlazione risultata buona in tutti i gruppi tranne in quello dei soggetti con peso 5-20 kg (r = 0,57). Per i valori di PAD la concordanza è risultata adeguata in tutti i gruppi tranne quello dei soggetti con peso < 5 kg, mentre la correlazione risultata buona solamente nel gruppo con peso < a 5 kg (r = 0,84).
Conclusioni e rilevanza clinica: in conclusione, dal nostro studio è emerso che i due dispositivi oscillometrici non sono purtroppo equiparabili. Riuscendo a identificare la PAM con risultati soddisfacenti (e, di conseguenza, rilevando correttamente gli stati ipotensivi) si conferma però come un buon strumento da utilizzare soprattutto durante l’anestesia.
Abstract
Keywords: cardiology, anesthesia, hypertension, hypotension, comparison, canine, feline.
Objective and type of study: a prospective study was conducted to evaluate the instrument, measuring the BP in conscious and anesthetized subjects to compare the results between the oscillometric device Vet HDO Monitor (S+B medVET GmbH) and the direct method by arterial catheterization.
Material and methods: the comparison of the two oscillometric devices took place during the echocardiographic examination of the patients (both dogs and cats) recruited. There was no distinction of race, size, sex and age. We obtained 3 measurements for both devices simultaneously, for each of the 75 patients included, but dogs < 5 kg and cats were excluded from the statistical analysis. SAP, MAP, DAP and FC values have been noted in a collection table. In the study part where the PetTrust Plus has been compared to the direct method, the recruited patients were anesthetized dogs undergoing surgical procedures at the hospital. Again, there was no distinction of race, size, sex and age: we obtained a total of 230 measurements from the 18 patients, both for the direct method and for the oscillometric device. SAP, MAP and DAP values have been recorded for each method. Parameters like HR, RR and ETCO2 were collected too.
Results: the cases were divided into three different categories according to the weight: < 5 kg, 5-20 kg, > 20 kg. For awaken patients a further subdivision was made into normotensive and hypertensive patients. Significant values of p < 0.05 and r > 0.70 were considered. ICC values of > 0.75 were considered good and > 0.90 excellent. In the first part of the study, we found out that both instruments did not show good repeatability (ICC < 0.75, p < .001); in addition, no good correlation was found between the two instruments for the total SAP values (r = 0.41), MAP values (r = 0.48) and DAP values (r = 0.3), and for the subcategories by weight or by BP ranges too, with values of r < 0.70. In the second part of the study, we found out that there was no agreement with SAP values, both when assessed by weight and when evaluated as a whole; there was a good correlation in patients weighing < 5 kg (r = 0.72) but this has to be verified. For MAP values, the concordance was adequate in all groups except subjects weighing < 5 kg, while the correlation was good in all groups except subjects of 5-20 kg (r = 0.57). For DAP values, the agreement was adequate in all groups except the one of < 5 kg, while the correlation was good only in the group of < 5 kg (r = 0.84).
Conclusions and clinical relevance: in conclusion, our study proved that the two oscillometric devices unfortunately are not comparable. By being able to identify the PAM with quite successful results (and, as a result, by correctly detecting hypotensive states) it confirms itself as a good device to be used, especially during anesthesia.
Parole chiave: cardiologia, anestesia, ipertensione, ipotensione, confronto, canina, felina.
Obiettivo e tipologia di studio: studio di tipo prospettico in cui è stata svolta una valutazione dello strumento, effettuando le misurazioni in soggetti coscienti e in soggetti anestetizzati per confrontarli rispettivamente con il dispositivo oscillometrico Vet HDO Monitor (S+B medVET GmbH) e con la metodica diretta mediante cateterismo arterioso.
Materiali e metodi: nella parte dello studio in cui si esegue il confronto tra i due dispositivi oscillometrici, i pazienti reclutati sono stati cani e gatti in visita presso l’ambulatorio di cardiologia. Non ci sono state distinzioni di razza, taglia, sesso ed età: abbiamo ottenuto 3 misurazioni in contemporanea per ogni dispositivo, per ognuno dei 75 pazienti inclusi, ma sono stati scartati dalla statistica i cani di peso < 5 kg e i gatti. Sono stati riportati in una tabella di raccolta i valori di PAS, PAM, PAD e la FC. Nella parte dello studio in cui si confronta il dispositivo PetTrust Plus con la metodica diretta, i pazienti reclutati sono stati cani anestetizzati, sottoposti a procedure chirurgiche presso le sale operatorie dell’ospedale. Anche in questo caso non ci sono state distinzioni di razza, taglia, sesso ed età: dai 18 pazienti reclutati abbiamo ottenuto un totale di 230 misurazioni, sia per la metodica diretta che per lo strumento oscillometrico. Nella tabella di raccolta dati sono stati annotati i valori di PAS, PAM, PAD per ogni metodica, insieme a FC, FR e valore dell’ETCO2.
Risultati: i casi sono stati divisi in base al peso in tre categorie diverse: < 5 kg, 5-20 kg, > 20 kg. Per i pazienti svegli è stata effettuata un’ulteriore sottodivisione in normotesi e ipertesi. Sono stati considerati significativi valori di p < 0,05 e valori di r > 0,70. Valori di ICC > 0,75 sono stati considerati buoni e > 0,90 eccellenti. Nella prima parte dello studio è emerso che entrambi gli strumenti non hanno mostrato una buona ripetibilità (ICC < 0,75, p < .001); inoltre, non è stata rilevata una buona correlazione tra i due strumenti per le misurazioni di PAS (r = 0,41), di PAM (r = 0,48) e di PAD (r = 0,3) sia quando valutate nel complessivo, sia quando valutate nelle sottocategorie di peso o di ipertensione/normotensione, con valori di r sempre < 0,70. Nella seconda parte dello studio è emerso che i valori di PAS sono risultati non concordanti sia quando valutati in base al peso, sia quando valutati nel complesso; nei pazienti con peso < 5 kg è emersa una buona correlazione (r = 0,72) ma questo dato è da verificare. Per i valori di PAM la concordanza è invece risultata adeguata in tutti i gruppi tranne quello dei soggetti con peso < 5 kg, mentre la correlazione risultata buona in tutti i gruppi tranne in quello dei soggetti con peso 5-20 kg (r = 0,57). Per i valori di PAD la concordanza è risultata adeguata in tutti i gruppi tranne quello dei soggetti con peso < 5 kg, mentre la correlazione risultata buona solamente nel gruppo con peso < a 5 kg (r = 0,84).
Conclusioni e rilevanza clinica: in conclusione, dal nostro studio è emerso che i due dispositivi oscillometrici non sono purtroppo equiparabili. Riuscendo a identificare la PAM con risultati soddisfacenti (e, di conseguenza, rilevando correttamente gli stati ipotensivi) si conferma però come un buon strumento da utilizzare soprattutto durante l’anestesia.
Abstract
Keywords: cardiology, anesthesia, hypertension, hypotension, comparison, canine, feline.
Objective and type of study: a prospective study was conducted to evaluate the instrument, measuring the BP in conscious and anesthetized subjects to compare the results between the oscillometric device Vet HDO Monitor (S+B medVET GmbH) and the direct method by arterial catheterization.
Material and methods: the comparison of the two oscillometric devices took place during the echocardiographic examination of the patients (both dogs and cats) recruited. There was no distinction of race, size, sex and age. We obtained 3 measurements for both devices simultaneously, for each of the 75 patients included, but dogs < 5 kg and cats were excluded from the statistical analysis. SAP, MAP, DAP and FC values have been noted in a collection table. In the study part where the PetTrust Plus has been compared to the direct method, the recruited patients were anesthetized dogs undergoing surgical procedures at the hospital. Again, there was no distinction of race, size, sex and age: we obtained a total of 230 measurements from the 18 patients, both for the direct method and for the oscillometric device. SAP, MAP and DAP values have been recorded for each method. Parameters like HR, RR and ETCO2 were collected too.
Results: the cases were divided into three different categories according to the weight: < 5 kg, 5-20 kg, > 20 kg. For awaken patients a further subdivision was made into normotensive and hypertensive patients. Significant values of p < 0.05 and r > 0.70 were considered. ICC values of > 0.75 were considered good and > 0.90 excellent. In the first part of the study, we found out that both instruments did not show good repeatability (ICC < 0.75, p < .001); in addition, no good correlation was found between the two instruments for the total SAP values (r = 0.41), MAP values (r = 0.48) and DAP values (r = 0.3), and for the subcategories by weight or by BP ranges too, with values of r < 0.70. In the second part of the study, we found out that there was no agreement with SAP values, both when assessed by weight and when evaluated as a whole; there was a good correlation in patients weighing < 5 kg (r = 0.72) but this has to be verified. For MAP values, the concordance was adequate in all groups except subjects weighing < 5 kg, while the correlation was good in all groups except subjects of 5-20 kg (r = 0.57). For DAP values, the agreement was adequate in all groups except the one of < 5 kg, while the correlation was good only in the group of < 5 kg (r = 0.84).
Conclusions and clinical relevance: in conclusion, our study proved that the two oscillometric devices unfortunately are not comparable. By being able to identify the PAM with quite successful results (and, as a result, by correctly detecting hypotensive states) it confirms itself as a good device to be used, especially during anesthesia.
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