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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10062025-181833


Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (4 anni)
Autore
BADALUCCO, FEDERICA
URN
etd-10062025-181833
Titolo
Il rischio di trasmissione iatrogena di papillomavirus umano (HPV) in ambito ginecologico
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA (non medici)
Relatori
relatore Prof.ssa Casini, Beatrice
Parole chiave
  • Human Papillomavirus
  • infezioni correlate all'assistenza
  • medical devices contamination
Data inizio appello
12/11/2025
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
12/11/2028
Riassunto
Human Papillomavirus è la causa del 90% dei tumori della cervice uterina, il quinto tumore più diffuso a livello mondiale, responsabile di centinaia di morti ogni anno e di un forte impatto in termini sanitari, sociali ed economici.
La trasmissione iatrogena rappresenta una potenziale modalità di diffusione non sessuale dell’HPV, favorita dall’elevata resistenza e persistenza ambientale del virus. L’obiettivo di questa tesi è valutare il rischio di trasmissione del virus durante procedure ginecologiche ambulatoriali, in particolare durante esami ecografici transvaginali, e verificare l’efficacia dei protocolli di disinfezione adottati.

Lo studio, approvato dal Comitato Etico competente, è condotto presso un policlinico universitario italiano, coinvolge pazienti sottoposte a ecografia transvaginale, di età compresa tra 18 e 65 anni, che hanno avuto un test molecolare positivo per HPV nei 12 mesi precedenti.
Dopo aver ottenuto il consenso e compilato un questionario anagrafico/anamnestico, sono state sottoposte a campionamento le superfici della sonda ecografica (trasduttore e manico) e dell’ecografo potenzialmente esposte a contaminazione (alloggio della sonda, cavo, tastiera). I campioni (totale 96) sono stati sottoposti ad estrazione del DNA e PCR, end-point e real-time, utilizzando un pool di 18 primer consensus in grado di identificare oltre 40 genotipi mucosotropici di HPV. Il sequenziamento è stato condotto per verificare l’appartenenza a genotipi a medio o alto rischio. L'infettività virale è stata valutata tramite infezione di cellule HaCaT e HeLa, seguita dall’analisi dell’espressione degli mRNAs dei geni precoci E6 ed E7.
L'età media delle pazienti attualmente arruolate nello studio è di 35,5 anni e i mesi trascorsi dalla diagnosi di infezione 8,2. Il 66,7% ha completato il ciclo vaccinale anti-HPV. Le analisi hanno rilevato sempre la positività del campione del coprisonda, ad eccezione di una paziente con HPV-DNA test positivo da poco meno di 12 mesi, esclusa quindi dalle analisi.
5 su 32 campioni relativi alle superfici della sonda (trasduttore e manico) sono risultati positivi dopo sanificazione, 4 su 16 di quelli dell’alloggio, 2 su 16 del cavo e 1 su 16 della tastiera. Alcuni genotipi sono risultati ad alto rischio (HPV 16, HPV 31, HPV 45, HPV 51).La valutazione dell'infettività dell'HPV in questi campioni, attualmente in corso, aiuterà a chiarire il reale rischio di trasmissione.
Questa contaminazione potrebbe derivare da infezioni multiple delle pazienti e/o da una contaminazione incrociata residua da esami precedenti.
In conclusione, a causa dell'elevata resistenza e persistenza di HPV nell'ambiente, la trasmissione iatrogena è stata ipotizzata come una potenziale modalità di trasmissione non sessuale dell'HPV. I risultati dello studio confermano questa ipotesi e fanno emergere la necessità di adottare strategie in grado di mitigarlo e di aumentare la percezione del rischio da parte dei ginecologi.
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