Tesi etd-10062024-172027 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CALUGI, RACHELE
URN
etd-10062024-172027
Titolo
LA LOTTA CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA: IL RUOLO DELLA SCUOLA, FAMIGLIA E SERVIZI SOCIALI
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof. Tomei, Gabriele
Parole chiave
- abbandono scolastico
- dispersione scolastica
- povertà educativa
Data inizio appello
21/10/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/10/2094
Riassunto
La tesi si propone di analizzare il fenomeno della dispersione scolastica in Italia, offrendo una panoramica completa su cosa è l’adolescenza, il disagio adolescenziale, la scuola e la dispersione scolastica stessa. Vengono evidenziate le sfide e le opportunità legate a questo tema, con particolare attenzione all'importanza di un approccio integrato che coinvolga famiglia, scuola, Servizio sociale e comunità, al fine di garantire un adeguato supporto ai giovani.
L’elaborato si suddivide in quattro capitoli.
Il primo capitolo si concentra sullo sviluppo dell'adolescente, analizzando la transizione dall'infanzia all'età adulta, con particolare attenzione alla ricerca dell'Identità e all'influenza delle dinamiche familiari e sociali. In questa fase, il ruolo della famiglia è cruciale nel supportare lo sviluppo dell’adolescente, offrendo sostegno emotivo e modelli di comportamento.
Il secondo capitolo approfondisce il disagio adolescenziale e giovanile, evidenziando le sfide del XXI secolo come la crisi pandemica Covid-19, il nichilismo, il bullismo e cyberbullismo, i disturbi dell’alimentazione, l’autolesionismo non suicidario e il fenomeno Hikikomori. È stata inoltre esaminata l’importanza e il ruolo dei Servizi sociali nella prevenzione e gestione del disagio giovanile.
Il terzo capitolo analizza il sistema scolastico italiano, sottolineando l'importanza dell'orientamento, delle competenze (INVALSI e OCSE Pisa) e dei piani di intervento come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) 2021 – 2026 e l'Agenda 2030 per migliorare l'istruzione e ridurre le disuguaglianze.
Il tema centrale di codesto elaborato è trattato nel quarto capitolo: esamina la dispersione scolastica, sottolineando come la povertà educativa sia un fattore chiave. La povertà educativa, intesa come mancanza di risorse materiali e stimoli culturali, è uno degli elementi chiave che alimenta il fenomeno. I bambini provenienti da contesti socio-economici svantaggiati affrontano maggiori difficoltà nell'accesso all'istruzione, con le regioni del Sud Italia più colpite. La dispersione scolastica si manifesta in due forme: esplicita, con l'abbandono formale degli studi, e implicita, in cui gli studenti non raggiungono adeguate competenze. Il capitolo esamina anche il fenomeno dei NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non sono in formazione), degli ELET (studenti che abbandonano precocemente la scuola) e il ruolo del Servizio sociale nella prevenzione all’abbandono scolastico. Vengono analizzati i programmi di contrasto come il PNRR, che mirano a ridurre le disuguaglianze educative. Nonostante i progressi, la pandemia ha aggravato la situazione, evidenziando la necessità di una rete di supporto più solida che coinvolga scuola, famiglia e comunità per prevenire la dispersione e offrire un'educazione inclusiva e di qualità. Si sottolinea anche l'importanza di un approccio multidisciplinare, con la scuola come osservatorio privilegiato per individuare i segnali di disagio. La salvaguardia della dispersione richiede un approccio multisettoriale e coordinato con il Servizio sociale che funge da collegamento tra scuola, famiglia e territorio. Per fare ciò, è utile creare spazi di dialogo dove insegnanti e professionisti del sociale possano condividere approcci e sviluppare protocolli comuni. È necessario uscire dai propri ambiti professionali e intervenire sul territorio utilizzando le risorse disponibili, concentrandosi sulla famiglia e sull’interesse del minore. Solo così sarà possibile costruire una rete di sostegno in grado di prevenire l'abbandono scolastico e garantire a tutti gli studenti un'educazione di qualità, potenziando anche le strutture, specialmente nelle zone più a rischio.
L’elaborato si suddivide in quattro capitoli.
Il primo capitolo si concentra sullo sviluppo dell'adolescente, analizzando la transizione dall'infanzia all'età adulta, con particolare attenzione alla ricerca dell'Identità e all'influenza delle dinamiche familiari e sociali. In questa fase, il ruolo della famiglia è cruciale nel supportare lo sviluppo dell’adolescente, offrendo sostegno emotivo e modelli di comportamento.
Il secondo capitolo approfondisce il disagio adolescenziale e giovanile, evidenziando le sfide del XXI secolo come la crisi pandemica Covid-19, il nichilismo, il bullismo e cyberbullismo, i disturbi dell’alimentazione, l’autolesionismo non suicidario e il fenomeno Hikikomori. È stata inoltre esaminata l’importanza e il ruolo dei Servizi sociali nella prevenzione e gestione del disagio giovanile.
Il terzo capitolo analizza il sistema scolastico italiano, sottolineando l'importanza dell'orientamento, delle competenze (INVALSI e OCSE Pisa) e dei piani di intervento come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) 2021 – 2026 e l'Agenda 2030 per migliorare l'istruzione e ridurre le disuguaglianze.
Il tema centrale di codesto elaborato è trattato nel quarto capitolo: esamina la dispersione scolastica, sottolineando come la povertà educativa sia un fattore chiave. La povertà educativa, intesa come mancanza di risorse materiali e stimoli culturali, è uno degli elementi chiave che alimenta il fenomeno. I bambini provenienti da contesti socio-economici svantaggiati affrontano maggiori difficoltà nell'accesso all'istruzione, con le regioni del Sud Italia più colpite. La dispersione scolastica si manifesta in due forme: esplicita, con l'abbandono formale degli studi, e implicita, in cui gli studenti non raggiungono adeguate competenze. Il capitolo esamina anche il fenomeno dei NEET (giovani che non studiano, non lavorano e non sono in formazione), degli ELET (studenti che abbandonano precocemente la scuola) e il ruolo del Servizio sociale nella prevenzione all’abbandono scolastico. Vengono analizzati i programmi di contrasto come il PNRR, che mirano a ridurre le disuguaglianze educative. Nonostante i progressi, la pandemia ha aggravato la situazione, evidenziando la necessità di una rete di supporto più solida che coinvolga scuola, famiglia e comunità per prevenire la dispersione e offrire un'educazione inclusiva e di qualità. Si sottolinea anche l'importanza di un approccio multidisciplinare, con la scuola come osservatorio privilegiato per individuare i segnali di disagio. La salvaguardia della dispersione richiede un approccio multisettoriale e coordinato con il Servizio sociale che funge da collegamento tra scuola, famiglia e territorio. Per fare ciò, è utile creare spazi di dialogo dove insegnanti e professionisti del sociale possano condividere approcci e sviluppare protocolli comuni. È necessario uscire dai propri ambiti professionali e intervenire sul territorio utilizzando le risorse disponibili, concentrandosi sulla famiglia e sull’interesse del minore. Solo così sarà possibile costruire una rete di sostegno in grado di prevenire l'abbandono scolastico e garantire a tutti gli studenti un'educazione di qualità, potenziando anche le strutture, specialmente nelle zone più a rischio.
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