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Una delle molteplici diramazioni di cui si occupa la neuroetica è la <<neuroscienza della moralità>>; l'obiettivo di tale ambito di ricerca è quello di rispondere a nuove ed insistenti esigenze che incardinano le teorie morali su una psicologia, che non sia lo sterile e passivo prodotto dell'immaginazione di filosofi o teologi, ma abbia un rigore logico-dimostrativo con quello che oggi la scienza dice su di noi. Ecco che le problematiche di cui si occupa la neuroetica ineriscono ad un ambito interdisciplinare, venendo a costituire una migliore auto-comprensione di noi stessi. La "tavola rotonda" creata da questa nuova disciplina vede al suo cospetto studiosi di estrazione culturale e credenze diverse, i quali sviluppano riflessioni che hanno lo scopo di edificare un confronto costantemente aperto, senza nessun tipo di pregiudizi, ovvietà o idiosincrasie.