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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10052022-121204


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MIGLIETTA, CLARA
URN
etd-10052022-121204
Titolo
CARATTERIZZAZIONE DEL RUOLO DI PECAM-1/CD31 NEL CARCINOMA MAMMARIO TRIPLO NEGATIVO
Dipartimento
BIOLOGIA
Corso di studi
BIOLOGIA APPLICATA ALLA BIOMEDICINA
Relatori
relatore Dott. Scatena, Cristian
relatore Prof. Naccarato, Antonio Giuseppe
Parole chiave
  • carcinoma della mammella triplo negativo
  • immunoistochimica
  • citofluorimetria a flusso
  • PECAM-1/CD31
  • angiogenesi
  • triple negative breast cancer
  • immunohistochemistry
  • flow cytometry
  • angiogenesis
Data inizio appello
25/10/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
25/10/2092
Riassunto
Il carcinoma della mammella triplo negativo (TNBC) costituisce circa il 15-20% di tutti i carcinomi invasivi della mammella e rappresenta il sottotipo molecolare più aggressivo. Recentemente sono state identificate 7 sottoclassi molecolari di TNBC differenti per profilo di espressione genica e dipendenti da vie di segnale distinte. La chemioterapia neoadiuvante (NAC) ad oggi rappresenta il principale trattamento, sebbene risulti efficace solo nel 30-40% dei casi.
Le cellule tumorali non sono entità isolate ma sono in continua interazione con le componenti cellulari ed extracellulari del microambiente tumorale (TME). Una delle principali popolazioni del TME è rappresentata dai linfociti infiltranti il tumore, i quali svolgono un ruolo cruciale nell’immunomodulazione del TNBC, risultando discriminanti nel determinare la prognosi. Comprendere ulteriormente il cross-talk tra le cellule neoplastiche e le differenti componenti del TME è un requisito essenziale per migliorare le attuali terapie.
Questo lavoro di tesi si inserisce in uno studio più ampio volto alla caratterizzazione molecolare delle popolazioni cellulari del TME al fine di comprendere la variabilità nella risposta alla chemioterapia neoadiuvante tra le pazienti con TNBC ed individuare nuovi target candidabili come bersagli terapeutici.
Dagli archivi dell’Unità di Anatomia Patologica 1 dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana sono state selezionate le pazienti sottoposte a chemioterapia neoadiuvante negli anni tra il 2016 e il 2021 per il trattamento di un TNBC. I casi selezionati sono stati distintiti in due gruppi in base alla risposta patologica ottenuta dopo NAC (completa pCR oppure parziale pPR).
L’analisi di espressione genica di più di 400 geni tramite tecnologia Next Generation Sequencing (NGS) ha mostrato una differenza statisticamente significativa dei livelli di espressione di Platelet endothelial cell adhesion molecule (PECAM-1) tra i due gruppi di pazienti. In particolare, le pazienti del gruppo pPR mostravano livelli di espressione maggiori rispetto alle pazienti del gruppo pCR.
PECAM-1 codifica per la proteina CD31 marker di angiogenesi sia in condizioni fisiologiche ma anche patologiche.
Questo lavoro di tesi si pone l’obiettivo di validare il risultato ottenuto dall’NGS attraverso un’indagine immunoistochimica volta alla caratterizzazione del ruolo di PECAM-1 (CD31) nel microambiente tumorale del TNBC.
I risultati hanno mostrato un trend verso la significatività statistica che suggeriva che elevati livelli di CD31 si osservano più frequentemente nei pazienti con risposta patologica parziale.
CD31 era espresso non solo dalle cellule endoteliali, ma anche da cellule morfologicamente simili a linfociti. Poiché alcuni dati in letteratura indicavano l’esistenza di una popolazione di linfociti T CD31+ nel circolo ematico di pazienti oncologici, è stata condotta un’indagine immunoistochimica con doppia colorazione (anti-CD3/anti-CD31) per verificare la presenza di tale popolazione linfocitaria nel tessuto tumorale.
Sebbene il numero di campioni analizzati non sia elevato, questo studio ha permesso di identificare per la prima volta una popolazione di linfociti T CD31+ nel tessuto tumorale del carcinoma della mammella. Inoltre, la presenza di linfociti T CD31+ è stata associata ad una risposta patologica parziale in modo statisticamente significativo.
In prospettiva di isolare i linfociti T CD31+ dal microambiente tumorale di campioni a fresco di tessuto tumorale, sono stati condotti saggi in citofluorimetria utilizzando anticorpi specifici per la rilevazione delle cellule neoplastiche su linee commerciali di MCF7 e linee primarie per ottimizzare le condizioni sperimentali.
L’utilizzo di anticorpi specifici per la rilevazione individuale delle diverse sottopopolazioni cellulari del microambiente tumorale consentirà di dissipare l'eterogeneità del tumore e identificare il potenziale contributo di ciascuna sottopopolazione nella crescita della neoplasia.
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