Tesi etd-10042004-144918 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Marchese, Marco Antonio
URN
etd-10042004-144918
Titolo
Principi di funzionamento dei radar meteorologici
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI
Relatori
relatore Ing. Greco, Maria Sabrina
relatore Verrazzani, Lucio
relatore Verrazzani, Lucio
Parole chiave
- meteo
- radar meteorologici
Data inizio appello
21/10/2004
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/10/2044
Riassunto
Il radar è tutt’oggi l’unico sistema in grado di consentire un rilevamento a distanza e da una singola postazione delle particelle presenti nell’atmosfera su vaste aree, e con una risoluzione spaziale e temporale che se fossero ottenute con una rete di pluviometri porterebbero a dei costi proibitivi, a causa della difficoltà di trasmissione e elaborazione dei dati ricavati. La capacità delle microonde di penetrare nuvole e pioggia pone i radar meteorologici in una indiscussa posizione per monitorare l’atmosfera a distanza.
In particolare, il radar doppler a impulsi è il solo strumento che può rivelare le direzioni dei venti e misurare le loro velocità radiali ( a distanza ), sia in condizioni di cielo sereno che con cielo nuvoloso e con pioggia, ed è in grado di fornire in tempo reale lo sviluppo di tempeste, tornado, cicloni e altri eventi atmosferici pericolosi.
L’evoluzione della tecnologia, avvenuta durante la seconda metà del ’900, riguardo le tecniche radar per applicazioni meteorologiche, ha consentito di ampliare gli orizzonti dei risultati ottenibili, aumentando la quantità di grandezze misurabili; infatti il segnale radar retrodiffuso da un volume di idrometeore ( gocce di pioggia o chicchi di grandine o fiocchi di neve), è caratterizzato da: potenza, fase, frequenza, polarizzazione e fluttuazione aleatoria ( indotta dalla precipitazione ) e le tecniche di oggi, e quelle in via di sviluppo, come la riflettività differenziale, la più generale diversità di polarizzazione e le analisi doppler, tendono ad utilizzare in modo combinato tutte le informazioni significative contenute in questi parametri [Fac03]. I radar in grado di applicare tali tecniche sono detti “radar di nuova generazione”, come i NEXRAD che costituiscono la prima rete digitale meteorologica negli Stati Uniti, e che saranno i protagonisti della storia più affascinante della meteorologia radar, grazie alla loro abilità nel monitorare a distanza gli eventi atmosferici, cosa che era impossibile per i precedenti radar convenzionali. Sebbene sia allettante romanzare sulla storia dei radar meteorologici, è sicuramente più intrigante studiare il loro principio di funzionamento e seguire il loro contemporaneo sviluppo, con l’idea che i migliori anni della loro storia siano nel futuro.
In particolare, il radar doppler a impulsi è il solo strumento che può rivelare le direzioni dei venti e misurare le loro velocità radiali ( a distanza ), sia in condizioni di cielo sereno che con cielo nuvoloso e con pioggia, ed è in grado di fornire in tempo reale lo sviluppo di tempeste, tornado, cicloni e altri eventi atmosferici pericolosi.
L’evoluzione della tecnologia, avvenuta durante la seconda metà del ’900, riguardo le tecniche radar per applicazioni meteorologiche, ha consentito di ampliare gli orizzonti dei risultati ottenibili, aumentando la quantità di grandezze misurabili; infatti il segnale radar retrodiffuso da un volume di idrometeore ( gocce di pioggia o chicchi di grandine o fiocchi di neve), è caratterizzato da: potenza, fase, frequenza, polarizzazione e fluttuazione aleatoria ( indotta dalla precipitazione ) e le tecniche di oggi, e quelle in via di sviluppo, come la riflettività differenziale, la più generale diversità di polarizzazione e le analisi doppler, tendono ad utilizzare in modo combinato tutte le informazioni significative contenute in questi parametri [Fac03]. I radar in grado di applicare tali tecniche sono detti “radar di nuova generazione”, come i NEXRAD che costituiscono la prima rete digitale meteorologica negli Stati Uniti, e che saranno i protagonisti della storia più affascinante della meteorologia radar, grazie alla loro abilità nel monitorare a distanza gli eventi atmosferici, cosa che era impossibile per i precedenti radar convenzionali. Sebbene sia allettante romanzare sulla storia dei radar meteorologici, è sicuramente più intrigante studiare il loro principio di funzionamento e seguire il loro contemporaneo sviluppo, con l’idea che i migliori anni della loro storia siano nel futuro.
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