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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-10032007-153705


Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
BACCIGALUPO, LUCA
URN
etd-10032007-153705
Titolo
Differenze molecolari tra erk2 ed ERK2
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE BIOLOGICHE
Relatori
Relatore Costa, Mario
Relatore Bardi, Giuseppe
Parole chiave
  • erk1/2
Data inizio appello
22/10/2007
Consultabilità
Completa
Riassunto
RIASSUNTO.


Studio delle differenze molecolari tra ERK1 ed ERK2.

ERK1/2 (Extracellular Regulated Kinase 1 and 2) sono proteine citosoliche, appartenenti alla famiglia delle MAP chinasi, capaci di traslocare nel nucleo cellulare in seguito alla fosforilazione da parte di altre proteine chiamate MEK (MAP ERK Kinases). Queste ultime condividono con ERK1/2 un segnale a cascata regolato da stimoli extracellulari. Questa “cascata biochimica”, meglio definita come “trasduzione del segnale”, venne messa in luce grazie agli studi di oncologia cellulare che la descrissero come una serie di eventi biochimici correlati alla sopravvivenza cellulare. Gli stimoli esterni modulano l’attivazione (fosforilazione e seguente cambio conformazionale) di ERK1/2 tramite il legame con recettori accoppiati a “proteine g” (GTP binding proteins), che si presentano come un complesso trimerico associato alla membrana cellulare. Gli stimoli esterni (ormoni o proteine presenti nel siero o, comunque, in spazi extracellulari), una volta legati ai propri recettori, inducono uno scambio GDP-GTP ed un successivo rilascio delle subunità α e βγ dal complesso trimerico. Le subunità α e βγ a loro volta avviano la trasduzione che alla fine consente l’entrata nel nucleo di ERK e la regolazione di un complesso programma cellulare. ERK1 ed ERK2 sono molto simili, in quanto sono costituite da un dominio chinasico centrale identico fiancheggiato da corti e differenti domini non catalitici localizzati nella parte N- e C-terminale. La differenza più grande è identificabile nella porzione 3’ non tradotto, dove ERK1 presenta 611 nucleotidi rispetto ai 1608 di ERK2. Lo scopo di questa tesi è quello di studiare A) le differenze tra la localizzazione spazio temporale tra ERK1 ed ERK2; B) il ruolo del 3’ non tradotto nel processo di poliadenilazione a seguito di stimolo.


A)Localizzazione spazio temporale degli ERK.
Per avere una visione in tempo reale della localizzazione spazio temporale delle due chinasi, sono state utilizzate tecniche di “imaging dinamico”, basato sulla microscopia confocale. Il c-DNA codificante per ERK1 ed ERK2 è stato fuso in un vettore di espressione eucariotico a quello di proteine fluorescenti e transfettato in fibroblasti NIH 3T3. I fibroblasti esprimenti le nostre chimere sono stati analizzati al microscopio confocale con saggio di “Fluorescence recovering after photobleacing” (FRAP) e time lapse. Questo approccio ha mostrato caratteristiche non evidenti con le tecniche biochimiche classiche, dimostrando che ERK2 ha un equilibrio, tra il compartimento nucleare e citoplasmatico, 3.6 volte più rapido di ERK1.

B)Ruolo del 3’ non tradotto nel processo di poloadenilazione.
La grande differenza tra il 3’ non tradotto di ERK1 ed ERK2 ci fa ipotizzare un ruolo non secondario di questa porzione genica a livello della regolazione della poliadenilazione; in particolare, una maggior o minor stabilità della molecola e di una possibile disponibilità del messaggero alla traduzione. Gli esperimenti di RACE-PAT e LM-PAT mostrano che le cellule, quando stimolate, aumentano drammaticamente la lunghezza della coda di poliadenilazione.


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