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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10022008-132702


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
HADAVANDI, SHEIDA
URN
etd-10022008-132702
Titolo
Rivalutazione clinica delle osteosintesi nelle fratture di femore del cane
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
Relatore Prof. Carlucci, Fabio
Relatore Dott. Barsotti, Giovanni
Relatore Prof. Breghi, Gloria
Parole chiave
  • cane
  • complicazione
  • femore
  • frattura
  • osteosintesi
Data inizio appello
24/10/2008
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
24/10/2048
Riassunto
Le fratture femorali presentano un 'incidenza piuttosto alta nel cane soprattutto in seguito traumi ad alta velocità dovuti a incidenti automobilistici o cadute. Il trattamento di tale tipo di lesione richiede solitamente la riduzione e la stabilizzazione chirurgica mediante l'impiego di diverse tecniche di osteosintesi, quali fissatori esterni, placche e viti a compressione dinamica, chiodi centro midollari, cerchiaggi ecc. scelti di volta in volta in funzione di fattori quali: l'età e la mole dell'animale, il tipo e la localizzazione della frattura, l'indole e la disponibilità del proprietario. Il recupero funzionale postoperatorio si presenta solitamente buono per ciascuna tecnica impiegata; le principali complicazioni che sono state osservate sono rappresentate da malunioni e pseudoartrosi, dovute per lo più al cedimento degli impianti, e osteomieliti. Scopo del presente lavoro di tesi è stato quello di rivalutare in senso critico i risultati ottenuti dal trattamento delle fratture di femore del cane con diversi mezzi di osteosintesi. A tale scopo sono state prese in esame le cartelle cliniche dei soggetti, afferiti presso il Dipartimento di Clinica Veterinaria dell'Università di Pisa nel periodo compreso tra gennaio 2001 e settembre 2008, per i quali è stata emessa diagnosi di frattura di femore. In particolare sono stati presi in considerazione la razza e la mole del soggetto; l’eziologia; le caratteristiche della frattura; il tipo di osteosintesi messa in atto; i dati riguardanti il follow-up, e l'eventuale insorgenza di complicazioni. La miglior opzione terapeutica è risultata l'osteosintesi con placche a compressione dinamica che è esitata in un maggior numeri di guarigioni ossee corrette. Le principali complicazioni riscontrate sono riferibili ad una cattiva gestione del periodo post-operatorio, con mobilizzazione o cedimento dei mezzi di fissazione, in un caso evolute in pseudoartrosi, o, anchilosi dell'articolazione del ginocchio. Come per tutte le fratture delle ossa lunghe, anche per quelle femorali, il corretto management e il buon esito del trattamento dipendono da diversi fattori. In particolare la scelta del mezzo di osteosintesi più appropriato e una buona gestione del periodo post-operatorio rappresentano i punti critici nel trattamento delle fratture di femore del cane.
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