Tesi etd-10012024-163010 |
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Tipo di tesi
Tesi di specializzazione (5 anni)
Autore
MERCINELLI, CHIARA
URN
etd-10012024-163010
Titolo
An open label, single arm, phase 2 study of neoadjuvant Nivolumab and Nab-paclitaxel before radical cystectomy for patients with muscle-invasive bladder cancer: the NURE-combo trial
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
ONCOLOGIA MEDICA
Relatori
relatore Prof.ssa Cremolini, Chiara
Parole chiave
- biomarcatori
- biomarkers
- bladder cancer
- neoadiuvante
- neoadjuvant
- tumore vescicale
Data inizio appello
04/11/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/11/2027
Riassunto
Italiano:
La tesi presenta i risultati preliminari dello studio clinico NURE-Combo, uno studio di fase II condotto presso l'ospedale San Raffaele di Milano su pazienti con carcinoma della vescica muscolo-invasivo (MIBC). Lo studio ha valutato l'efficacia e la sicurezza della combinazione di nivolumab e nab-paclitaxel come terapia neoadiuvante, seguita da nivolumab come terapia adiuvante. Su 31 pazienti arruolati, il 32,3% ha ottenuto una risposta patologica completa (ypT0N0) e il 70,9% una risposta patologica maggiore (ypT≤1N0-x). La combinazione ha mostrato un buon profilo di sicurezza, con il 25,8% dei pazienti che ha riportato eventi avversi di grado 3. Le analisi traslazionali hanno suggerito che un alto carico mutazionale tumorale (TMB) e bassi livelli di alcune cellule polimorfonucleate potrebbero essere correlati a una migliore risposta all’immunoterapia, aprendo nuove prospettive terapeutiche per i pazienti non eleggibili alla chemioterapia a base di cisplatino.
English:
The thesis presents the preliminary results of the NURE-Combo clinical study, a phase II trial conducted at San Raffaele Hospital in Milan on patients with muscle-invasive bladder cancer (MIBC). The study evaluated the efficacy and safety of the combination of nivolumab and nab-paclitaxel as neoadjuvant therapy, followed by nivolumab as adjuvant therapy. Among the 31 enrolled patients, 32.3% achieved a complete pathological response (ypT0N0) and 70.9% a major pathological response (ypT≤1N0-x). The combination showed a good safety profile, with 25.8% of patients reporting grade 3 adverse events. Translational analyses suggested that a high tumor mutational burden (TMB) and low levels of certain polymorphonuclear cells might be associated with a better response to immunotherapy, offering new therapeutic prospects for patients ineligible for cisplatin-based chemotherapy.
La tesi presenta i risultati preliminari dello studio clinico NURE-Combo, uno studio di fase II condotto presso l'ospedale San Raffaele di Milano su pazienti con carcinoma della vescica muscolo-invasivo (MIBC). Lo studio ha valutato l'efficacia e la sicurezza della combinazione di nivolumab e nab-paclitaxel come terapia neoadiuvante, seguita da nivolumab come terapia adiuvante. Su 31 pazienti arruolati, il 32,3% ha ottenuto una risposta patologica completa (ypT0N0) e il 70,9% una risposta patologica maggiore (ypT≤1N0-x). La combinazione ha mostrato un buon profilo di sicurezza, con il 25,8% dei pazienti che ha riportato eventi avversi di grado 3. Le analisi traslazionali hanno suggerito che un alto carico mutazionale tumorale (TMB) e bassi livelli di alcune cellule polimorfonucleate potrebbero essere correlati a una migliore risposta all’immunoterapia, aprendo nuove prospettive terapeutiche per i pazienti non eleggibili alla chemioterapia a base di cisplatino.
English:
The thesis presents the preliminary results of the NURE-Combo clinical study, a phase II trial conducted at San Raffaele Hospital in Milan on patients with muscle-invasive bladder cancer (MIBC). The study evaluated the efficacy and safety of the combination of nivolumab and nab-paclitaxel as neoadjuvant therapy, followed by nivolumab as adjuvant therapy. Among the 31 enrolled patients, 32.3% achieved a complete pathological response (ypT0N0) and 70.9% a major pathological response (ypT≤1N0-x). The combination showed a good safety profile, with 25.8% of patients reporting grade 3 adverse events. Translational analyses suggested that a high tumor mutational burden (TMB) and low levels of certain polymorphonuclear cells might be associated with a better response to immunotherapy, offering new therapeutic prospects for patients ineligible for cisplatin-based chemotherapy.
File
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