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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10012024-153409


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GAROSI, FRANCESCA
URN
etd-10012024-153409
Titolo
La protezione temporanea: l'applicazione della Direttiva 2001/55/CE e i suoi più recenti sviluppi
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
STUDI INTERNAZIONALI
Relatori
relatore Poli, Sara
Parole chiave
  • direttiva 2001/55/CE
  • protezione temporanea
  • regolamento (UE) 2024/1359
  • sfollati
Data inizio appello
21/10/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/10/2064
Riassunto
La Direttiva 2001/55/CE ha introdotto nel diritto dell’Unione europea il meccanismo di protezione temporanea, la procedura di carattere eccezionale destinata a garantire una tutela immediata in caso di afflusso massiccio di sfollati provenienti da Paesi terzi e impossibilitati a ritornare nei propri Paesi di origine. Attivata all’unanimità dal Consiglio dell’UE nel 2022 in occasione dell’aggressione russa in Ucraina, la direttiva ha offerto un rifugio sicuro a milioni di sfollati in fuga dalle violenze e dalle atrocità della guerra. Ciononostante, con il passare del tempo, ha prevalso un approccio orientato agli interessi nazionali che ha relegato in secondo piano l’accoglienza e la tutela dei diritti umani. La direttiva è stata infatti sostituita dal Regolamento (UE) 2024/1359, uno strumento legislativo introdotto dalla Commissione europea che assiste gli Stati in situazioni di crisi e di forza maggiore, con l’obiettivo di migliorare la preparazione e la resilienza dell’Unione europea. Ponendo l’accento sulle misure di emergenza e sicurezza, nonché sulla possibilità di applicare deroghe alle norme comuni in materia di asilo e immigrazione, il regolamento rischia però di distogliere l’attenzione dall’obiettivo originario della direttiva: la protezione di profughi e rifugiati in fuga da contesti di calamità e di emergenza.

Directive 2001/55/EC introduced the temporary protection mechanism into European Union law, an exceptional procedure designed to ensure immediate protection in the event of a mass influx of displaced persons from third countries who are unable to return to their countries of origin. Activated unanimously by the Council of the EU in 2022 in response to the Russian aggression in Ukraine, the directive has offered safe refuge to millions of displaced persons fleeing the violence and atrocities of war. However, over time, an approach oriented towards national interests has prevailed, relegating reception and the protection of human rights to the background. The directive has in fact been replaced by Regulation (EU) 2024/1359, a legislative instrument introduced by the European Commission that assists States in situations of crisis and force majeure, with the aim of improving the European Union's preparedness and resilience. However, by placing the emphasis on emergency and security measures, as well as on the possibility of applying derogations from the common rules on asylum and immigration, the regulation risks diverting attention from the original objective of the directive: the protection of refugees and asylum seekers fleeing from disaster and emergency situations.
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