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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-10012024-105937


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DELLISANTI, REBECCA
URN
etd-10012024-105937
Titolo
L'introduzione della televisione in Italia dal 1954 al 1973: Impatti politici e sociali
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
COMUNICAZIONE D'IMPRESA E POLITICA DELLE RISORSE UMANE
Relatori
relatore Prof. Volpi, Alessandro
Parole chiave
  • era Bernabei
  • televisione
Data inizio appello
21/10/2024
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
21/10/2027
Riassunto
L’elaborato esamina l’avvento dell’apparecchio televisivo in Italia, un fenomeno di rilevante importanza che ha segnato una svolta tecnologica, sociale e politica nel periodo post-bellico. Nel giro di pochi anni, la televisione si è evoluta da un bene di lusso per l’élite a potente mezzo di comunicazione di massa, influenzando profondamente la percezione della realtà da parte degli italiani, modificando le norme sociali e ridefinendo il panorama politico e culturale. La ricerca mira a comprendere come la televisione abbia impattato il discorso sociale e politico, attraverso un confronto tra le due posizioni espresse dai due principali quotidiani italiani: “L’Unità” e “La Stampa”.

Il focus principale dello studio è analizzare l’impatto della televisione in Italia e come sia stata utilizzata e percepita dalla popolazione e dalle istituzioni. La prima sezione fornisce un’analisi storica della nascita della televisione negli anni ’50 e del suo ruolo come strumento di modernizzazione, evidenziando come abbia cambiato i costumi, la vita familiare e il modo in cui gli italiani accedevano all’informazione e all’intrattenimento. La seconda sezione esamina la relazione tra televisione e politica, mettendo in evidenza il ruolo della Rai sotto l’influenza dei Democratici Cristiani e le visioni contrastanti tra intellettuali come Umberto Eco e Pier Paolo Pasolini riguardo al potere della televisione come veicolo di conoscenza o come strumento del consumismo.

La terza sezione si focalizza sul confronto tra le visioni dei giornali “L’Unità” e “La Stampa” riguardo alla televisione. “L’Unità” considerava la televisione come uno strumento di controllo politico e ideologico, denunciando l'influenza della Chiesa e la mancanza di pluralismo, mentre “La Stampa” adottava un approccio più pragmatico, riconoscendo la televisione come un mezzo di informazione e intrattenimento, pur mettendo in evidenza le problematiche legate alla gestione politica.

I risultati mostrano come la televisione sia stata una forza propulsiva nella modernizzazione della società italiana, influenzando l’alfabetizzazione e la diffusione della cultura popolare. La televisione ha avuto un ruolo cruciale nel plasmare i valori, le abitudini e la consapevolezza politica degli italiani e comparando i quotidiani “L’Unità” e “La Stampa” mette in luce le tensioni tecnologiche e il dibattito su come la televisione dovesse essere gestita e percepita riflette i cambiamenti culturali e politici dell’epoca.
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