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Il primo capitolo inquadra la teoria sociologica sul tempo, introducendo i concetti di tempo naturale, tempo individuale e tempo sociale, per poi focalizzarsi sulla ricostruzione dello sviluppo diacronico della rappresentazione sociale del tempo, nelle sue modalità storicamente persistenti e nelle modificazioni della società industriale.
Nel capitolo successivo, partendo dai concetti di doppia separazione, accelerazione e compressione spazio-temporale, vengono illustrate le conseguenze del paradigma neoliberista e dei processi di globalizzazione sulla dimensione temporale attraverso i concetti di cronofrenia e presentificazione, anche dalla prospettiva della sociologia della vita quotidiana.
Il terzo capitolo è dedicato alla temporalità nel contesto penitenziario, utilizzando una prospettiva relazionale: guardando alle tendenze macro viene esaminata la deriva carceraria delle società occidentali; da un punto di vista micro, viene analizzato il tempo quotidiano dentro al penitenziario, evidenziandone discrepanze e analogie con i processi temporali all'esterno.
Nell’ultimo capitolo vengono presentate le riflessioni emerse sulla base dell’affondo etnografico condotto in un penitenziario toscano negli ingressi effettuati da febbraio a settembre 2023, arricchito dall’intervista a un testimone privilegiato. La base empirica è stata oggetto di una computer-assisted content analysis con il software Qualcoder.