Tesi etd-09302025-215011 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MELITI, MICHELA
URN
etd-09302025-215011
Titolo
MADRI DETENUTE E DIRITTI DEI FIGLI: IL RUOLO DEL SUPPORTO FAMILIARE E SOCIALE TRA DETENZIONE E REINSERIMENTO
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SOCIOLOGIA E MANAGEMENT DEI SERVIZI SOCIALI
Relatori
relatore Prof.ssa Vizzoni, Lavinia
Parole chiave
- best interest of the child
- detenzione femminile in italia
- madri in carcere
- protezione dei minori
- rensierimento sociale
- supporto familiare
- supporto sociale
Data inizio appello
20/10/2025
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il tema delle madri in carcere sta acquisendo sempre più importanza nel contesto del dibattito giuridico, sociale e politico attuale, poiché si colloca all’incrocio tra il sistema penale, la salvaguardia dei diritti fondamentali e la protezione dei minori. L’incarcerazione di una madre non coinvolge solamente l’individuo recluso, ma ha effetti profondi e duraturi su tutta la famiglia, con un impatto particolare sui figli, che possono affrontare traumi affettivi, isolamento sociale e fragilità nelle relazioni. Da queste considerazioni, la presente ricerca intende esplorare, attraverso una prospettiva multidimensionale, il legame tra detenzione femminile, genitorialità e diritti dei bambini, ponendo un'attenzione particolare sul sostegno familiare e sociale, fondamentale per mantenere i legami e facilitare i processi di reinserimento. Nella parte introduttiva, il primo capitolo del lavoro analizza il contesto giuridico e sociale della detenzione femminile in Italia, mettendo in evidenza le peculiarità e le difficoltà di un sistema penitenziario generalmente orientato verso la popolazione maschile. Dopodiché, l’attenzione si sposta sulla figura dell’assistente sociale penitenziario, un attore cruciale per supportare le madri detenute, gestire conflitti, mobilitare risorse locali e orientare i percorsi di reintegrazione. Il principio del Best Interest of the Child assume un'importanza fondamentale, in quanto richiede di porre il benessere del minore al primo posto in ogni decisione legale e organizzativa, intrecciandosi con le responsabilità genitoriali anche in circostanze di privazione della libertà. Si dedica ampio spazio alla riflessione sul ruolo della rete di servizi, composta da psicologi, educatori, giudici e organizzazioni del terzo settore, che è essenziale per mantenere la continuità affettiva e supportare la genitorialità in carcere. Si esamina inoltre le misure alternative previste dalla legge (come la custodia attenuata, le case famiglia protette e la detenzione domiciliare), spesso ostacolate da vincoli strutturali e da una applicazione non uniforme in diverse aree. La fase di liberazione viene analizzata in dettaglio, rivelandosi un momento di grande vulnerabilità ma anche di attesa opportunità per il riscatto, dove il supporto familiare e istituzionale gioca un ruolo vitale nel prevenire la recidiva e l’emarginazione, facilitando un reinserimento sociale positivo. Con questa ricerca, la tesi si propone di contribuire al dibattito scientifico e istituzionale sul legame tra maternità e detenzione, suggerendo raccomandazioni normative e operative mirate a rafforzare le politiche per la protezione dei diritti dei minori, migliorare le pratiche di assistenza per le madri detenute e valorizzare il ruolo del supporto familiare e sociale come strumenti essenziali per costruire percorsi di responsabilizzazione, continuità affettiva e reintegrazione.
File
| Nome file | Dimensione |
|---|---|
| Tesi_MAG...7_PDF.pdf | 1.72 Mb |
Contatta l’autore |
|