Tesi etd-09282013-002021 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC6
Autore
FERRARI, FEDERICA
URN
etd-09282013-002021
Titolo
Effetto della chirurgia bariatrica sulle concentrazioni sieriche di Insulin-like Growth Factor Binding Protein 2 (IGFBP 2)
Dipartimento
RICERCA TRASLAZIONALE E DELLE NUOVE TECNOLOGIE IN MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
relatore Prof. Santini, Ferruccio
Parole chiave
- calo ponderale
- chirurgia bariatrica
- IGFBP 2
- metabolismo
Data inizio appello
15/10/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’obesità è un importante problema di salute pubblica, in quanto si associa ad un aumentato rischio di sviluppare importanti comorbidità con conseguente aumento della mortalità.
La chirurgia bariatrica sta assumendo sempre maggior importanza nel trattamento delle forme di obesità grave. L’intervento chirurgico permette di ottenere un marcato calo ponderale, stabile nel tempo ed un miglioramento o risoluzione del diabete mellito di tipo 2. I meccanismi responsabili di tali miglioramenti non sono ad oggi completamente noti: l’ipotesi principale coinvolge le variazioni degli ormoni del tratto gastro-intestinale (GLP-1, GIP, PYY, grelina, colecistochinina), della leptina, dell’insulina e probabilmente di altri ormoni non ancora caratterizzati.
L’IGFBP 2, appartiene ad una famiglia di sei proteine di trasporto degli IGFs e sembra svolgere un ruolo nel controllo metabolico: in modelli murini l’IGFBP 2 si è dimostrata in grado di proteggere dallo sviluppo dell’obesità, promuovere il calo ponderale e migliorare il profilo glicemico.
Scopo di questa tesi è stato quello di misurare, per la prima volta, in un gruppo di pazienti affetti da obesità grave (50 soggetti con IMC medio di 47,53 ± 7,3 kg/m2) , le eventuali variazioni dei livelli sierici di IGFBP-2 (misurati con metodica ELISA) prima e dopo intervento bariatrico di bypass gastrico. Lo studio è stato condotto fino ad un anno dall’intervento con particolare attenzione alla finestra temporale (0-3 mesi) durante la quale sono attesi i maggiori rimaneggiamenti degli ormoni regolatori del peso e delle funzioni metaboliche.
I nostri risultati mostrano che i livelli di IGFBP-2 aumentano parallelamente all’aumentare dell’età e sono significativamente più bassi nei grandi obesi (179,7 ± 13,5 ng/ml) rispetto ai soggetti normopeso. Dopo bypass gastrico i livelli di IGFBP 2 aumentano significativamente (aumento medio del 77%) tre giorni dopo intervento (346,2 ± 34,6 ng/ml) e si normalizzano molto precocemente durante il follow up.
In conclusione, i nostri dati supportano l’ipotesi che, nel paziente grande obeso, l’IGFBP 2 possa essere uno dei mediatori coinvolti nella perdita di peso e nel miglioramento del diabete, rivestendo un ruolo nel raggiungimento dei risultati che seguono la chirurgia bariatrica. In questo caso l’IGFBP 2 non sarebbe più da considerare soltanto una proteina di trasporto ma svolgerebbe un’azione in qualità di vero e proprio ormone.
La chirurgia bariatrica sta assumendo sempre maggior importanza nel trattamento delle forme di obesità grave. L’intervento chirurgico permette di ottenere un marcato calo ponderale, stabile nel tempo ed un miglioramento o risoluzione del diabete mellito di tipo 2. I meccanismi responsabili di tali miglioramenti non sono ad oggi completamente noti: l’ipotesi principale coinvolge le variazioni degli ormoni del tratto gastro-intestinale (GLP-1, GIP, PYY, grelina, colecistochinina), della leptina, dell’insulina e probabilmente di altri ormoni non ancora caratterizzati.
L’IGFBP 2, appartiene ad una famiglia di sei proteine di trasporto degli IGFs e sembra svolgere un ruolo nel controllo metabolico: in modelli murini l’IGFBP 2 si è dimostrata in grado di proteggere dallo sviluppo dell’obesità, promuovere il calo ponderale e migliorare il profilo glicemico.
Scopo di questa tesi è stato quello di misurare, per la prima volta, in un gruppo di pazienti affetti da obesità grave (50 soggetti con IMC medio di 47,53 ± 7,3 kg/m2) , le eventuali variazioni dei livelli sierici di IGFBP-2 (misurati con metodica ELISA) prima e dopo intervento bariatrico di bypass gastrico. Lo studio è stato condotto fino ad un anno dall’intervento con particolare attenzione alla finestra temporale (0-3 mesi) durante la quale sono attesi i maggiori rimaneggiamenti degli ormoni regolatori del peso e delle funzioni metaboliche.
I nostri risultati mostrano che i livelli di IGFBP-2 aumentano parallelamente all’aumentare dell’età e sono significativamente più bassi nei grandi obesi (179,7 ± 13,5 ng/ml) rispetto ai soggetti normopeso. Dopo bypass gastrico i livelli di IGFBP 2 aumentano significativamente (aumento medio del 77%) tre giorni dopo intervento (346,2 ± 34,6 ng/ml) e si normalizzano molto precocemente durante il follow up.
In conclusione, i nostri dati supportano l’ipotesi che, nel paziente grande obeso, l’IGFBP 2 possa essere uno dei mediatori coinvolti nella perdita di peso e nel miglioramento del diabete, rivestendo un ruolo nel raggiungimento dei risultati che seguono la chirurgia bariatrica. In questo caso l’IGFBP 2 non sarebbe più da considerare soltanto una proteina di trasporto ma svolgerebbe un’azione in qualità di vero e proprio ormone.
File
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