Tesi etd-09282007-165202 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MATARAZZO, SILVANA
URN
etd-09282007-165202
Titolo
RISULTATI PRELIMINARI DI CHEMIOEMBOLIZZAZIONE INTRA-ARTERIOSA
CON NUOVE PARTICELLE EMBOLIZZANTI
IN PAZIENTI CON EPATOCARCINOMA
Dipartimento
MEDICINA E CHIRURGIA
Corso di studi
MEDICINA E CHIRURGIA
Relatori
Relatore Prof. Bartolozzi, Carlo
Parole chiave
- cuneo
- milano
- pavia
- pisa
Data inizio appello
23/10/2007
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/10/2047
Riassunto
Scopo: presentare i risultati preliminari di uno studio multicentrico italiano condotto su pazienti con epatopatia cirrotica cronica ed epatocarcinoma (HCC) trattati con chemioembolizzazione intra-arteriosa (TACE) eseguita con somministrazione di HepaSphere Microsphere e confrontare tali risultati con quelli ottenuti in un’analoga serie di pazienti sottoposti a TACE con DC Beads.
Materiali e Metodi: Da dicembre 2005 a dicembre 2006, 50 pazienti (M:F=36/14, età media 68,4 anni) con HCC (1-4 noduli, diametro medio 42,5mm) sono stati sottoposti a TACE con iniezione superselettiva di HepaSphere (range 50-100µm) a rilascio di doxorubicina (n=18) o epirubicina (n=32) alla dose di 25-50 mg. I dati sono stati confrontati con quelli ottenuti in una serie di 30 pazienti (M:F=22/8, età media 65,3 anni) con HCC (1-4 noduli, diametro medio 35,2mm) sottoposti a TACE con iniezione superselettiva di DC Beads (range 100-700 µm) a rilascio di epirubicina (dose 40-100 mg). I pazienti sono stati sottoposti a controllo TC a 1 e 6 mesi, per definire la risposta tumorale secondo i criteri WHO modificati da EASL.
Risultati: Il successo tecnico immediato è stato del 100% in entrambi i casi, con un unico caso di pancreatite dopo trattamento con Hepasphere, risoltosi con terapia medica. Entrambe le procedure sono state ben tollerate con 9 (18%) e 5 (16,7%) casi di modesto rialzo febbrile dopo Hepasphere e DC Beads, rispettivamente. La risposta tumorale ad 1 e 6 mesi è stata simile nei due gruppi, con percentuali di risposta oggettiva del 86% e 78,3% dopo TACE con Hepasphere, e 86,6% e 69,6% dopo utilizzo di DC Beads. La TACE con particelle è stata ripetuta nel 22% dei pazienti trattati con Hepasphere e 20% dei pazienti trattati con DC Beads.
Conclusioni: sebbene i dati siano tuttora limitati dal basso numero di pazienti arruolati e dal ridotto follow-up, la TACE con particelle embolizzanti a rilascio di chemioterapico rappresenta una modalità terapeutica sicura, ben tollerata e con promettenti percentuali di risposta tumorale.
Materiali e Metodi: Da dicembre 2005 a dicembre 2006, 50 pazienti (M:F=36/14, età media 68,4 anni) con HCC (1-4 noduli, diametro medio 42,5mm) sono stati sottoposti a TACE con iniezione superselettiva di HepaSphere (range 50-100µm) a rilascio di doxorubicina (n=18) o epirubicina (n=32) alla dose di 25-50 mg. I dati sono stati confrontati con quelli ottenuti in una serie di 30 pazienti (M:F=22/8, età media 65,3 anni) con HCC (1-4 noduli, diametro medio 35,2mm) sottoposti a TACE con iniezione superselettiva di DC Beads (range 100-700 µm) a rilascio di epirubicina (dose 40-100 mg). I pazienti sono stati sottoposti a controllo TC a 1 e 6 mesi, per definire la risposta tumorale secondo i criteri WHO modificati da EASL.
Risultati: Il successo tecnico immediato è stato del 100% in entrambi i casi, con un unico caso di pancreatite dopo trattamento con Hepasphere, risoltosi con terapia medica. Entrambe le procedure sono state ben tollerate con 9 (18%) e 5 (16,7%) casi di modesto rialzo febbrile dopo Hepasphere e DC Beads, rispettivamente. La risposta tumorale ad 1 e 6 mesi è stata simile nei due gruppi, con percentuali di risposta oggettiva del 86% e 78,3% dopo TACE con Hepasphere, e 86,6% e 69,6% dopo utilizzo di DC Beads. La TACE con particelle è stata ripetuta nel 22% dei pazienti trattati con Hepasphere e 20% dei pazienti trattati con DC Beads.
Conclusioni: sebbene i dati siano tuttora limitati dal basso numero di pazienti arruolati e dal ridotto follow-up, la TACE con particelle embolizzanti a rilascio di chemioterapico rappresenta una modalità terapeutica sicura, ben tollerata e con promettenti percentuali di risposta tumorale.
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